Il malcapitato con cui abbiamo scambiato qualche parola questa volta si chiama Cristiano Maffa, in arte Seck, che il 3 aprile ha pubblicato Seck’s Tape, prodotto da Riccardo Scirè, mixato da Frankindeed e masterizzato da Stefano Giuncato per MALAMENTE Records. Classe 1995, Seck arriva dritto da Monza e qui muove i suoi primi passi prima con i Raza Blunt, collettivo di artisti con i quali pubblica nel 2015 “Eclissi EP”, per poi proseguire dal 2017 con il proprio progetto da solista.
La vera svolta arriva però con l’uscita del singolo Oki e Drink lo scorso 13 marzo che segna l’iniziodi un nuovo percorso musicale più maturo e consapevole per Seck, nel quale si inserisce anche Seck’s Tape. Il progetto ha mostrato un’ulteriore sfaccettatura con la pubblicazione del nuovo singolo “Non cambi mai”, pubblicato proprio oggi e ottima fotografia del suo eclettismo.
Nel contesto lombardo Seck è riuscito ad entrare in contatto con grandi produttori della scena urban e hip-pop che hanno creduto in lui sin dal giorno zero. Non passano di certo inosservate le collaborazioni con Frankindeed e Pitto Stail, giusto per citare un paio di nomi. Insomma, anno dopo anno Seck ha cercato sempre più di ritagliarsi il proprio spazio all’interno di una scena musicale hip-pop molto agguerrita, esplorando e creando mix interessanti.
L’esordio di Seck
L’estate scorsa infatti ha esordito con i tre singoli Venice Beach, Good Vibes e Pianeti per poi pubblicare a novembre dello stesso anno il suo primo EP “Il paese delle stelle” sempre per MALAMENTE Records. La vera svolta arriva però con l’uscita del singolo Oki e Drink lo scorso 13 marzo che segna l’inizio di un nuovo percorso musicale più maturo e consapevole per Seck, nel quale si inserisce anche Seck’s Tape. Con questo brano l’artista monzese parla con voce sincera di sesso e di amore, e soprattutto di come queste due sfere siano confondibili e collegate.
Seck’s Tape apre una finestra sul sesso ai tempi dei social, tema sicuramente attuale visti anche gli ultimi sviluppi e scandali in tema di revenge porn, e Cristiano è pronto a prendere questo toro per le corna raccontando “il lato sporco dell’amore” con schiettezza e senza filtri. Questo è un pezzo che in modo intimo analizza il sesso, le sue maschere e le sue paure, e di questo e altro abbiamo parlato proprio con lui!
Seck: l’intervista
F: Ciao Cristiano! Direi di riscaldare i motori con una prima domanda veloce: come ti descriveresti in 3 parole?
S: Ciao, allora in tre parole ti direi: incasinato, sensibile, determinato.
F: Dove finisce Cristiano Maffa e comincia Seck? Consideri Seck più come un tuo alterego o una parte complementare di Cristiano?
S: Considero Seck più come l’alterego di Cristiano. Ha una visione diversa, racconta quello che Cristiano non dice, senza filtri a volte. L’alterego però nasce da Cristiano, dal suo vissuto. Non lo considero una parte complementare per il fatto che litigano tra loro a volte.
La crew monzese
F: Curiosando tra i tuoi pezzi ho notato che molti sono made in Monza: partendo dal collettivo Raza Blunt, con il quale hai mossi i tuoi primi passi, per arrivare a tutti i ragazzi della crew monzese (fra i tanti Pitto Stail, Frankindeed, Frenkie G, Maya) che hanno mixato, prodotto o masterizzato i tuoi lavori da solista. Che aria tira, artisticamente parlando, a Monza? Cosa ti ha spinto a fare musica?
S: Giuro che ho iniziato per caso, oggi credo sia stato il destino. Scegliendo una strada diversa dalla solita per tornare a casa, ho incontrato due amici che cantavano su una base e mi prendeva di brutto cosi ho iniziato. Da lì, i Raza Blunt con cui ho fatto i primi passi, poi ho proseguito con Mindset che ha continuato a crederci nonostante le scarse possibilità. Nel frattempo conoscevo Waya, lavoravamo insieme nelle stesso ristorante.
Spaccava fortissimo sia come produttore sia come artista, abbiamo fatto un progetto insieme a Mindset “Non ci sei”. Tramite Anthem Brand, un brand che seguo e amo da sempre, e in particolare tramite Tommi, ho conosciuto Pitto e Frankindeed e sono riuscito a prendermi la mia chance per dimostrargli che facevo sul serio. Dopo aver prodotto qualche singolo tramite Frankindeed che ha creduto nel mio progetto e nella mia musica, ho fatto sentire a Indiehub la mia musica su cui hanno deciso di scommettere.
Oggi ho delle persone nella mia vita lavorativa e non, che credono in me e in ciò che faccio, come Indiehub e tutto il mio gruppo di lavoro, compreso Luca Lonardi per le grafiche e Giordano Mattar per foto e video. Tutto questo, per rispondere alla domanda, mi ha spinto a fare musica: ogni passo avanti concreto che ho fatto, l’ho fatto affidandomi alla mia musica. Ho sempre avuto melodie in testa fin da piccolo.
F: Andiamo al sodo adesso e parliamo un po’ di Seck’s Tape. Come nasce l’idea di questo brano?
S: Questo brano era nato da una super produzione Trap-Reaggeton di Riccardo Scirè. Da lui nasce anche l’idea del titolo Seck’s Tape che è stata fantastica. Con Frankindeed abbiamo provato a creare una seconda versione con chitarra che gli è piaciuta molto e, partendo dalla sua idea, siamo arrivati al pezzo. Per quanto riguarda il testo, ho messo dentro sesso e amore nella storia di una ragazza, per cercare di far comprendere a chi mi ascolta quanto siano confondibili e collegate, ma da non confondere. Odio la superficialità e mi sembrava il modo migliore per smascherarla.
Seck’s Tape
F: Il primo impatto con questa traccia è singolare perché colpiscono subito i giri di chitarra che dominano l’intera canzone (chitarra impugnata dalle sapienti mani di Samuele Colombo). Cosa ti ha condotto verso questa svolta in termini di sound? Cosa distingue Seck’s Tape dai tuoi lavori precedenti?
S: Le chitarre sono di Samuele Colombo che è sempre capace di stupire il team. Io credo un sacco nelle sue capacità, è davvero forte. Seck’s Tape è particolare perché riesce ad essere delicata nonostante un testo diretto. Ha una musicalità che vuole invitare a riflettere e non a puntare il dito. È la prova che la semplicità può essere bella.
Oggi il sesso è ovunque e il sesso vende. Ma deve anche fare i conti con la velocità della tecnologia e l’esigenza di comunicazione continua che caratterizza la nostra generazione.
F: Nella tua canzone menzioni ad esempio Instagram (“Mi manda il cuore nei dm”) e quindi vorrei chiederti: cosa pensi dell’amore e del sesso ai tempi dei social?
S: È strano, ma non è cosi assurdo. In fondo oggi siamo sempre più sui social che nella realtà e oggi più che mai gli stessi social, che tanto ci allontanano dalla realtà, sono gli stessi che riescono a tenerci in contatto aggrappati a una sorta di normalità. Perché ci permettono comunque di sentirci o vederci. Ogni invenzione ha i suoi pro e contro. Oggi grazie ai canali digitali non siamo isolati, troveremo il modo giusto per essere virali. Oggi con i social arriviamo ovunque.
Il sesso sui social esiste come esiste l’amore. Conosco coppie che si sono sposate grazie a Tinder e gente che incontra ragazze che ha conosciuto sui social. Non è una novità, io comunque sono un fan degli incontri per caso, che è tutto più vero, ma il mio primo amore l’ho visto che partiva e l’ho ritrovato grazie ai social.
Le “mancanze” di Seck
F: Leggendo una tua dichiarazione dici “In Seck’s Tape racconto aspetti dell’amore contemporaneo e mostro un lato “sporco” o “borderline”, che maschera una moltitudine di mancanze”. Quali sono per te le mancanze che spingono verso questo lato più “sporco”?
S: La superficialità delle persone, la paura di vestirsi della vita dell’altro, i nostri obbiettivi che non lasciano tempo a una storia, per qualcuno i casini in casa, per altri è solo un gioco o un modo per fasciare le ferite. Bisogna considerare che a volte anche nel sesso c’è un po di amore, ma non deve confondersi mai l’amore con il sesso non so se mi riesco a spiegare.
F: Vorrei anche togliermi una curiosità. Nel testo della canzone dici “Voglio un’Harley Quinn, crazy”. Quali sono le caratteristiche di una Harley Quinn? Cos’è che ricerchi in questo tipo di ragazza?
S: Harley Queen è pazza, è impulsiva, è vera e non finge. Quando dico che “vorrei un’ ’ Harley Qinn” intendo una ragazza che mi sorprenda, una ragazza da cui non so mai cosa aspettarmi, che non aspetti la mossa, ma che sia in grado di farla dimostrando carattere.
Progetti di Seck
F: Concludiamo con la classica domanda scomoda alla quale non si vuole mai rispondere alle cene di famiglia: e adesso? Quali sono i tuoi programmi per il futuro?
S: Per il futuro a cena direi “Cambierà tutto un giorno”, a voi dico che c’è un sacco di musica che voglio farvi sentire e che non vedo l’ora di farvela ascoltare!
Vjesna Doda
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