Francesi alle urne per il ballottaggio per la presidenza della Repubblica tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen. I seggi hanno aperto alle 8 e i cittadini potranno votare fino alle 19. La chiusura sarà posticipata alle 20 a Parigi e in alcune grandi città.

I sondaggi preannunciano un duello più serrato rispetto al 2017 – quando lo scarto tra i due fu di ben 32 punti – ma il capo dello Stato resta ancora il favorito, oscillando tra il il 55,5 e il 57,5 per cento nelle intenzioni di voto.

Secondo una recente stima di Ipsos-Sopra Steria, inoltre, il 43 per cento dei francesi ha ritenuto Macron più convincente nel confronto tv dello scorso mercoledì – seguito da 15,6 milioni di spettatori – contro il 24 per cento di coloro che hanno incoronato come vincitrice la candidata dell’estrema destra. Tra i sostenitori del leader della Republique en Marche e quelli di Le Pen c’è comunque un terzo blocco: quello degli astensionisti, che potrebbero essere il 26 per cento del totale della popolazione, come al primo round.

Circa 48,5 milioni di francesi saranno chiamati a scegliere al ballottaggio tra i due candidati, proprio come è accaduto nel 2017. I loro programmi sono completamente opposti, divisi su tanti temi, dall’Europa, all’economia, al potere d’acquisto, alle pensini e all’immigrazione.

Questo presidente dovrà guidare la Francia in un momento davvero molto teso, dominato dalla guerra alle porte dell’Unione Europea, dopo anni caratterizzati da diverse crisi, dai “gilet jaunes” alla pandemia Covid. L’incognita del voto rimane l’astensione, che rischia di essere molto alta, anche più di quella registrata al primo turno, che ha raggiunto il 26,31%. Proprio come le schede bianche o nulle, che nel 2017 avevano registrato un record.