Serie A: la situazione di Milan e Inter

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Di Redazione Metropolitan

Milanesi ancorate al fondo della classifica dopo le prime due giornate di campionato ma con umori radicalmente opposti: il Milan è reduce dalla sconfitta del San Paolo ma esce rinforzata dalla buona prestazione e con tanto amaro in bocca; di contro, l’Inter di Spalletti prosegue il suo iniziato di stagione problematico tra le polemiche e i malumori.

QUI MILAN

Il rientro di Hakan Calhanoglu può essere una manna dal cielo per Gattuso: il turco può dare fantasia a tutta la manovra

La squadra di Gattuso non ha il tempo di mordersi le mani per la rimonta subita a Napoli che vede alle porte la sfida di domani sera contro la Roma a San Siro. I rossoneri si sono trovati sul doppio vantaggio nella partita contro il grande ex Ancelotti, mostrando un buon calcio e una notevole organizzazione per circa un’ora. Poi c’è stato un netto calo, per alcuni versi inspiegabile. Specialmente alcuni uomini, tra cui Biglia, sono sembrati in ritardo di condizione e hanno favorito con i loro errori la rimonta napoletana. Strappare anche solo un punto avrebbe fatto comunque morale e rafforzato la mentalità di Gattuso e dei suoi, invece si guarda alla prossima gara contro la Roma già con la consapevolezza di non poter sbagliare. Il tecnico milanista sembra orientato a operare alcune sostituzioni rispetto all’11 sceso in campo al San Paolo: ad esempio sulla destra Abate potrebbe rilevare Calabria, bravo a trovare il gol del momentaneo 0-2 ma poi schiacciato dalla reazione dei partenopei; anche Musacchio dovrebbe lasciare spazio a Caldara, pronto quindi al debutto ufficiale dal primo minuto. Se a centrocampo nè Biglia e nè Bakayoko sembrano convincere appieno al momento, davanti si può sorridere alla notizia del rientro del turco Hakan Calahnoglu dopo la squalifica scontata a Napoli, che potrà comporre il tridente offensivo con Higuain e Suso.

QUI INTER

Si sbloccherà Mauro Icardi? I suoi gol servono come il pane all’11 di Spalletti per uscire da questa difficile inizio

Anche l’Inter è reduce da una rimonta subita, per alcuni versi ancora più pesante di quella dei cugini milanisti. Dopo il tonfo di Sassuolo ci si aspettava una reazione veemente dei neroazzurri ma l’effetto rabbia è durato giusto il primo tempo, poi la squadra si è sgretolata come per magia, rischiando addirittura di perdere al cospetto del grande ex Walter Mazzarri. Dopo un anno in cui il suo operato è stato sempre difeso e ammirato, è finito sul banco degli imputati anche il tecnico Luciano Spalletti. L’ex allenatore della Roma, in questa prima parte di stagione, non sembra avere le idee chiarissime e alla Pinetina c’è ancora un enorme cartello con scritto “Lavori in corso”. Spalletti aveva preannunciato ad inizio ritiro la scelta di passare alla difesa a 3 visto l’enorme potenziale dei tre centrali a disposizione. Nella gara con il Sassuolo aveva invece optato per la linea a 4 abituale con l’inserimento di Laurato Martinez al fianco di Icardi in avanti. Una settimana dopo si è vista, invece, la tanto decantata difesa a 3 ma la sorpresa è stata l’esclusione, molto discussa, di Miranda in luogo di un adattato D’Ambrosio. Anche la decisione di far entrare Dalbert, criticatissimo a Sassuolo, al posto dell’infortunato Asamoah è stata fonte di enormi discussioni tra i tifosi interisti. Chissà se il rientro di Nainggolan, che dovrebbe comporre assieme a Perisic la linea dei 2 trequartisti che agiranno alle spalle di Icardi nel 3-4-2-1, riuscirà a risolvere parte degli evidenti problemi di manovra e di equilibrio che finora ha avuto questa Inter. La consapevolezza è che a Bologna davvero non si può più sbagliare o sarà veramente crisi profonda dopo sole 3 giornate!