Sono tre le partite delle 15 valide per la quinta giornata di Serie A. Al Renato Dall’Ara la Roma, reduce dalla brutta sconfitta contro il Real Madrid, ha affrontato un Bologna in piena crisi d’identità. Mentre i cugini della Lazio si sono confrontati all’Olimpico di Roma contro il Genoa di Ballardini. Chievo e Udinese è stato invece il terzo match previsto per le 15 al Bentegodi di Verona.

Bologna – Roma 

La Roma di Eusebio Di Francesco è scesa in campo di nuovo con il 4-3-3 con la sorpresa Marcano da terzino. Prima volta da titolare in Serie A di Justin Kluivert, ritorno dal primo minuto del Monito Perotti ai lati di Edin Dzeko e centrocampo tutto italiano con Pellegrini, De Rossi e Cristante. Il Bologna di Filippo Inzaghi, che era ancora a caccia del primo gol in questa stagione di Serie A, si è schierato con il 3-5-2. In attacco sono stati scelti Falcinelli e Santander come titolari, a discapito di Destro. Roma che ha cominciato con buon piglio nei primi minuti, ma sono stati i rossoblu ad avvicinarsi maggiormente al vantaggio, sfruttando un buco difensivo giallorosso. Falcinelli, a due passi dalla porta, ha lisciato il pallone che sarebbe potuto essere il primo gol degli emiliani nella Serie A 2018/2019. Il poco equilibrio nelle fila dei giocatori di Di Francesco si è iniziato a notare alla mezz’ora: due ammoniti tra i giallorossi nei primi 30 minuti e al 34′ è stato Mattiello a mettere a segno il primo gol stagionale del Bologna. Difesa della Roma che ha peccato di poca aggressività e poca decisione nel liberare il pallone dalla zona pericolosa, e il giocatore rossoblu, al suo primo gol in Serie A, ha potuto scagliare un violento sinistro sul secondo palo. La reazione dei giallorossi non si è fatta attendere, ma ci ha pensato prima Skorupski a mettere una pezza, poi i brutti errori dei ragazzi di Di Francesco. Ma il nervosismo e la confusione in casa Roma sono stati lampanti anche all’inizio del secondo tempo. Ripartenza Bologna e con tre passaggi Santander si è ritrovato davanti a Olsen da solo, battendolo sulla sinistra per il suo primo gol nel campionato italiano. Nona rete subita in Serie A dalla difesa giallorossa, un bottino preoccupante per Di Francesco. Si fa fatica a riconoscere la squadra del tecnico abruzzese: squadra lunga, poco aggressiva e poco compatta. La confusione sembra regnare sovrana nello spogliatoio di Trigoria. Un centrocampo che deve ancora scoprirsi. Ma la classifica – giallorossi ora a 5 punti – adesso sta diventando un grave problema per la Roma, che deve svegliarsi presto per poter essere competitiva in questa stagione di Serie A. Il Bologna invece sfata il tabù gol fatti e conquista i suoi primi 3 punti in campionato, arrivando a quota 4.

L’autore del primo gol del Bologna Mattiello (fonte: dal web)

Lazio – Genoa

All’Olimpico di Roma Simone Inzaghi ha schierato la sua Lazio con il 3-5-2. Ancora diversi i dubbi per l’allenatore biancoceleste che ha scelto la migliore formazione fatta eccezione per Luis Alberto, in panchina dopo le fatiche di Europa League. In campo al suo posto Felipe Caicedo in coppia per la prima volta con Ciro Immobile. A caccia di equilibrio il Genoa di Ballardini, che ha conquistato 6 punti nelle tre partite giocate finora. Confermato davanti Piatek (4 gol in 3 partite), al suo fianco l’esordiente Madeiros. Scelta azzeccata quella di mister Inzaghi: sono bastati 23 minuti ad entrambi gli attaccanti per andare a segno. Prima Caicedo ha insaccato di testa il vantaggio dopo solo 7 minuti di gioco (da segnalare anche l’assist di Milinkovic-Savic, parso da subito più voglioso rispetto alle ultime uscite). Poi Immobile al 23′, dopo una brutta palla persa sulla trequarti campo del Genoa, viene imbeccato da Parolo e batte Marchetti con un rasoterra a incrocio per il raddoppio. Il cambio di modulo della seconda metà del match ha giovato al Genoa, che con Piatek (quinto gol in quattro partite) ha messo a segno il gol che ha riaperto il match. Ma la Lazio è sembrata molto più sul pezzo, e Milinkovic-Savic ha riportato quasi immediatamente il risultato in sicurezza sul 3 a 1 con un gran colpo di testa e infine è stato ancora Immobile a mettere il punto esclamativo sulla prestazione dei biancocelesti, mettendo a segno il definitivo 4 a 1. Vittoria convincente della Lazio, che testimonia la crescita di condizione dei ragazzi di Simone Inzaghi, che si portano così a 9 punti in classifica dopo le tre vittorie consecutive (quattro con quella in Europa League). Genoa che deve ancora capire il suo vero volto: quello da trasferta (doppia sconfitta) o quello di casa (doppia vittoria). Starà a Ballardini trovare la quadratura del cerchio, intanto può continuare a coccolarsi il suo nuovo bomber.

Il centrocampista della Lazio Milinkovic-Savic (fonte: Gazzetta.it)

Chievo – Udinese

4-3-2-1 per il Chievo di D’Anna, che ospita il 4-1-4-1 dell’allenatore spagnolo dell’Udinese Velazquez. Panchina a sorpresa per Kevin Lasagna. Al suo posto Teodorczyk. Friulani alla ricerca di continuità dopo un buon inizio di stagione. I veronesi si affidano invece all’unica punta Stepinsky, in gol nell’ultima giornata contro la Roma. Botta e risposta tra le due compagini: punizione di Birsa per i clivensi e traversa colpita da Fofana per i friulani. Bella la sfida nella sfida tra i due centravanti polacchi nel secondo tempo. Occasioni sia per Teodorczyk che per Stepinsky. Ma la prestazione del polacco bianconero è insufficiente per Velazquez e Kevin Lasagna è finalmente entrato al 67′ dando alla sua squadra maggiore profondità. Poco dopo l’ingresso dell’attaccante titolare dei friulani, Rodrigo De Paul, ancora una volta il migliore dell’Udinese, ha calciato una fucilata verso la porta che si è infilata alle spalle di Sorrentino per poi fare l’assist al suo compagno neo entrato Lasagna che ha messo a segno il 2 a 0 con il quale si è chiuso l’incontro. L’Udinese conferma di essere una squadra scoppiettante, in grado di mettere in difficoltà chiunque in qualunque campo. Per il Chievo una sconfitta che brucia. I clivensi rimangono così a -1 in classifica.

Luca Matteuzzi