
Questo è solo l’inizio, perché con un Torino così ingolfato per il Napoli è fin troppo facile attaccare. Nell’arco di 10′ dimostra di essere la sola squadra in campo prima con Mertens che nell’ 1 contro 1 prova a servire Verdi, anticipato all’ultimo dal doppio intervento di Sirigu e Moretti; poi triangolo incredibile Insigne-Hamsik con l’autore del goal che se ne va, mettendo in mezzo d’esterno per l’inserimento di un compagno, ma il pericolo viene spazzato via da N’Koulou.
Il calcio spettacolo degli azzurri viene apprezzato da Ancelotti, ma vorrebbe dai suoi maggiore concretezza per acciuffare il 2-0 e gestire tranquillamente il match. L’occasione ideale per farlo non tarda ad arrivare: Mertens riceve lateralmente e al momento giusto serve un assist perfettamente calibrato a Simone Verdi che calcia al volo, trovando il secondo goal della partita.

Il dominio del Napoli dura più di 20′, finché Mazzarri non si fa sentire coi suoi, pretendendo una concentrazione maggiore e una risposta veloce, che arriva solo al 27′ su tentativo di Berenguer, servito ottimamente da Meité che calcia in porta, trovando Ospina. I partenopei non hanno intenzione di allentare la presa, scacciando ogni manovra granata con dei contropiedi letali.
I padroni di casa non sembrano molto in partita, per mancanza di concentrazione o per pochezza in costruzione di gioco, difatti la prima occasione si presenta solo al 46′, quando gli avversari del giorno si ritrovano col fiato corto per il caldo afoso e l’impegno in Champions: Aina sfila sulla fascia sinistra, proponendo per Zaza in area che di testa fa sponda per l’accorrente Rincon, ma l’ex Juve spreca tutto, sparando alto.

Il primo tempo si chiude 2-0 per il Napoli di Ancelotti che partito bene si è ritrovato a metà dell’opera, permettendosi di andare a riposo senza rimorsi, al contrario dei granata che verranno strigliati da un Walter Mazzarri per nulla soddisfatto dei suoi giocatori fino a qui.
La ripresa del match porta temporaneamente dell’amaro in bocca agli ospiti che vengono bucati da Belotti: bodycheck irregolare di Luperto su Berenguer in area di rigore, calcio dal dischetto per il gallo che spiazza Ospina e 1-2 dei padroni di casa che fa ben sperare. Ancelotti non vuole vedersi rimontare e opta per il cambio strategico di Verdi per Zielinski, bisognoso di forze fresche in campo.
L’ingresso a partita in corso del polacco è quasi sempre una certezza, come accade al 59′ su primo tiro in porta del secondo tempo del Napoli che ammutolisce il tifo granata: il neo entrato fa scattare il contropiede, servendo Callejon che dalla destra conclude a rete, trovando prima il legno della porta e poi l’intervento repentino di Insigne, che rifila una bordata contro l’altro palo, ottenendo il 3-1 e la doppietta del giorno.
L’allenatore azzurro può ritenersi estremamente contento dei suoi ragazzi che non si sono fatti prendere dalla foga agonistica dei granata per il goal di Belotti, aspettando di trovare il varco giusto per ribadire i conti. Giunti a questo punto Ancelotti sente di doversi coprire, sostituendo Allan per Rog, ma dall’altra parte Mazzarri vuole riprendere gli avversari, inserendo Soriano per un buon Meité.
70′ sul cronometro dell’arbitro Irrati mentre le squadre sono stremate fisicamente per il caldo torrido di Torino. Il Napoli mantiene una gestione del pallone ottimale col Torino che insegue, sprecando tante energie. Arriva infatti un altro momento per i cambi: fuori Luperto, Aina e Baselli dentro Maksimovic, Parigini ed Edera.
Nulla cambia da qui alla fine del match, col possesso partenopeo che si rivela utile per preservare forze ed evitare inutili pericoli targati Torino, riuscendo infine a portare a casa 3 punti importanti per lanciarsi a quota 12 punti (al pari della Juve che però deve ancora giocare col Frosinone).
YVONNE ALESSANDRO