Il campionato di serie C 1956/57 fu il penultimo disputato a girone unico. Accanto alle due solite promozioni in B prevedeva una retrocessione in meno, tre invece di quattro a causa della riforma della IV serie. Vediamo come è andata.
La stagione è stata dominata dal Prato, che grazie a un avvio fulminante, sei vittorie e un pareggio, si è portato subito in testa alla classifica restandoci fino al termine. Alle spalle dei lanieri si è messo in evidenza il Lecco che ha dovuto lottare con la Salernitana fino all’ultima giornata. La vittoria ottenuta per 1-2 sul campo della Reggiana ha regalato ai blucelesti la B rendendo vano il successo della Salernitana col Vigevano.
Prato 48, Lecco 45, Salernitana 44 la classifica finale. Quarta, staccata a quota 38 la Reggiana, mai veramente in lotta per la promozione. In coda solo tre le retrocessioni, come contropartita alla nascita di una quarta serie più ristretta e di alto livello che le società di C temevano potesse far diminuire l’interesse verso il loro torneo. A retrocedere, tutte con qualche giornata di anticipo, Molfetta 22, Treviso 26 e Siracusa con 29 punti. Nell’estate del 1957 però il Pavia fallì e la formazione siciliana poté così essere riammessa alla Serie C.
Massagrande capocannoniere
Capocannoniere si laureò Lidio Massagrande con 16 reti.. Nato a Villafranca di Verona nel 1924 giocò quel campionato nelle file della Salernitana in cui militava dal 1952. Vi rimase poi ancora una stagione prima del ritiro. Giocatore di categoria, una carriera tra B e C, centrocampista che si adattava a fare l’attaccante, ebbe una sola esperienza in Serie A col Venezia.
L’edizione seguente della Serie C, quella del 1957/58 sarebbe stata l’ultima a girone unico e avrebbe chiuso per sempre il tentativo del calcio italiano di darsi un carattere nazionale anche per la terza serie. Troppo elevati i costi per sostenere le trasferte per le società di Serie C più piccole. Ne parleremo la prossima settimana. Qui invece potete trovare la precedente.