Eccoci arrivati alla quarta stagione della Serie C a girone unico. Parliamo oggi del campionato 1955/56, edizione che fu particolarmente favorevole alle squadre le cui città si affacciavano al Mar Adriatico.
Con una composizione sempre più sbilanciata verso il Nord della penisola, 12 rappresentanti contro 2 del Centro, 2 delle Isole e 2 del Sud, il campionato di Serie C 55/56 fu una lotta a tre. Venezia, Sambenedettese e Carbosarda le protagoniste. Le tre formazioni si sono presentate all’ultimo turno con Samb e Carbosarda prime a quota 43 seguite dal Venezia a 42.
In programma Cremonese-Sambenedettese e lo scontro diretto Venezia – Carbosarda.
I marchigiani riescono a strappare un punto a Cremona pareggiando 1-1 si garantiscono la promozione in B. Il Venezia invece sfrutta il fattore campo e vince 2-0 negando ai sardi un’impresa storica.
La Carbosarda è la squadra della città mineraria di Carbonia, voluta da Mussolini, e nacque come dopolavoro pochi mesi dopo la fondazione della città stessa. Se fosse riuscita a conquistare la B sarebbe stata la seconda squadra sarda a riuscirci. Il terzo posto in C resta comunque a tutt’oggi il miglior risultato di una squadra dell’isola diversa dal Cagliari. Col nome di ASD Carbonia la società è ancora attiva e partecipa al campionato di Promozione.
In coda un’altra squadra attiva su un’isola, il Piombino,
e l’Empoli capirono molto presto di essere destinate alle retrocessione. Invece Colleferro e Pavia lottarono a lungo e solo l’ultima giornata ne sancì la discesa in IV serie. Il Colleferro pareggiò a Prato, chiudendo il campionato a quota 31, mentre il Pavia a 31 rimase perdendo 2-0 a Mestre . La Mestrina di punti ne aveva 30 e col successo salì a 32, scavalcò lombardi e laziali e li fece retrocedere.
Non era però finita! Venne fuori che il Piacenza aveva cercato di comprare una partita della ventottesima giornata col rassegnato Piombino e gli furono tolti tutti i punti conquistati. Quindi quasi tre mesi dopo la fine del campionato, il primo settembre 1956 Pavia e Colleferro furono richiamati in campo per giocarsi la salvezza a Firenze. Vinse il Pavia 1-0. Il Colleferro, altra formazione fondata come dopolavoro in periodo fascista, era il 1937, lasciò la Serie C. Vi aveva collezionato cinque presenze dal 1942/43 in poi. Non vi fece ritorno mai più. Oggi la società è attiva in Eccellenza laziale.
Capocannoniere di quel torneo fu Gastone Bean, nato a san Canzian D’Isonzo nel 1936. Nemmeno ventenne segnò 23 reti. Fu subito chiamato in A dal Milan, ebbe una bella carriera oltre che coi rossoneri con Genoa, Napoli e Spal. Chiuse la carriera da giocatore-allenatore con tre stagioni nel Bellaria dove giocò fino al 1972. Quattro le sue presenze in Nazionale. Continuò poi da allenatore girando l’Italia fino al 1989, dieci diverse, undici col Bellaria, le società che lo hanno visto in panchina.