Serie D, lasciate ogni speranza o voi che tifate

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Serie D ferma ancora, in costante attesa di qualche decisione che ne salvi, in un modo o in un altro, gli esiti sportivi. Attesa snervante, difficile per i vertici delle Società, per i calciatori, ma anche per i tifosi, che forse, alla fine, pagheranno il conto più salato…

Serie D e tifo, il matrimonio non s’ha da fare

Non c’è giorno che passi, ormai, che non si cerchino gli ultimi dati inerenti l’epidemia da Covid-19, perché sappiamo tutti benissimo, che le decisioni della politica e degli organismi che regolano le manifestazioni sportive e quelle calcistiche nel nostro Paese, nonché produttive in genere, devono essere in linea con le decisioni degli organismi tecnico-scientifici che monitorano e contrastano il fenomeno.

La Serie D, al pari delle leghe professionistiche, dovrà uniformarsi alle indicazioni igienico-sanitarie che gli organi competenti emaneranno nel prossimo futuro. Dapprima per riprendere gli allenamenti, poi per tornare in campo e riprendere la vera attività agonistica, per ricominciare a dare segno di sé nel modo più normale: giocando le partite.

Accadrà, prima o poi tutto questo accadrà, occorre ancora un po’ di pazienza, ma questo obiettivo si concretizzerà. Rimane da capire, però, che cosa ne sarà dei tifosi, ovvero di tutti quei numerosi appassionati che con la loro presenza, danno senso al massimo movimento calcistico dilettantistico in Italia (e non solo), senza i quali, a ben guardare, le gare di Serie D finirebbero per assomigliare maledettamente, a quelle virtuali che si giocano sulle piattaforme elettroniche.

Il “matrimonio” tra tifo e squadre, purtroppo, data l’attuale situazione, rischia di saltare, o comunque di essere posticipato di molti mesi. Proviamo a capire perché…

La sicurezza negli stadi ed il vaccino che non c’è

Non li ripetiamo, non ne possiamo più, ma i principi che assicurano l’efficacia del distanziamento sociale nella lotta contro la propagazione del virus, sono semplici, ma numerosi. Fatalmente, tuttavia, questi difficilmente potrebbero essere garantiti all’interno di uno stadio, durante una qualsiasi manifestazione sportiva.

Davvero crediamo che non si riduca mai la distanza al di sotto del metro magari dopo un gol? Davvero siamo certo che nessuno si stringa la mano e si baci anche per un semplice saluto? Siamo così convinti che tutto il pubblico presente indossi la mascherina giusta in contesti come questo?

Facile rispondere di no. Se un principio dovrà ispirare e guidare le scelte degli organismi preposti in ambito sportivo e civile, è quello della sicurezza. Sulla base di questo elemento, è del tutto evidente, crediamo, che forse è possibile organizzare una gara di calcio a porte chiuse, magari con giocatori ed addetti ai lavori con mascherine con filtro, ma che al contempo, non sia sicuro ospitare tifosi sugli spalti. Sarebbe una beffa, certo, che seguirebbe al danno, ma lo scenario che si delinea sembra essere proprio questo.

Per contenere la diffusione del virus nelle nostre comunità, l’unica strada credibile ed efficace sul piano scientifico, è l’impiego di un vaccino specifico, così come è stato per molte altre malattie infettive. Già, un vaccino sul quale in molti già lavorano in diverse parti del mondo, ma che ancora non c’è.

Ancora incertezza nei tempi d’attesa

Non vogliamo per forza rendere l’argomento più complicato o triste di quel che è, ma anche quando il vaccino sarà disponibile sul mercato, occorrerà del tempo affinché tutta la popolazione possa essere concretamente vaccinata e come facile immaginare, questo non avverrà in un giorno.

Occorrerà altra pazienza, serviranno altre settimane o mesi e forse una certificazione per dimostrare ai cancelli di uno stadio, di essere stati vaccinati contro il Coronavirus.

Si vedrà, quel che sembra (purtroppo) più certo, è che al di là delle risoluzioni sportive che saranno individuate per garantire la massima “regolarità” nella chiusura di questa sfortunata edizione della Serie D, il ritorno dei tifosi negli stadi, è una condizione ancora lontana dall’avverarsi, perché nessuno degli esperti della materia, ad oggi, sa dire quando questo potrà realizzarsi con il giusto grado di sicurezza.

(Photo credit in evidenza: Pro Sesto)

Articolo precedente

Seguici su:

Pagina Facebook Il calcio di Metropolitan

Pagina Facebook Metropolitan Magazine Italia

Account Twitter Ufficiale Metropolitan Magazine Italia

SERIE D