“Shining”: la luccicanza gioca con noi per sempre!

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Di Redazione Metropolitan

Shining, è un horror movie diretto nel 1980 da Stanley Kubrick e scritto insieme alla penna di Diane Johnson. La storia di Jack Torrance è una trasposizione cinematografica del best seller dello scrittore di culto Stephen King.
Shining, è divenuto un caso cinematografico mondiale negli anni ’80. Ha attraversato varie generazioni arrivando fino ad oggi attraverso un omaggio del film che è stato riproposto anche nella versione restaurata e integrale in molte sale cinematografiche d’Italia.
A 40 anni di distanza il secondo capitolo, Doctor Sleep, dimostra l’attualità della storia che da sempre ha affascinato i cultori del filone cinematografico. Siamo rimasti delusi dalle vicende moderne che coinvolgono l’adulto Danny, nonostante ciò…la Luccicanza è una moda senza tempo!

Shining
Jack Nicholson nei panni di Jack Torrance in una scena del film-photo credits: web

C’era una volta uno strano Hotel e un uomo apparentemente tranquillo

Jack Torrance (Jack Nicholson) è un ex insegnante disoccupato e con un brutto vizio, quello dell’alcolismo. Il giovane padre di famiglia accetta un lavoro decisamente particolare, quello di guardiano dell’Overloock Hotel. Una struttura turistica situata tra le montagne. Nei primi fotogrammi di Shining sfrecciamo tra le curve di strade piuttosto desolate e impervie, dove non si trova nessuno se non il malcapitato guardiano.

Shining
primi fotogrammi di The Shining-photo credits: web

Jack, malgrado alcuni avvertimenti, accetta l’incarico e si trasferisce insieme alla moglie Wendy Torrance (Shelley Duvall) ed il piccolo e speciale Danny (Danny Lloyd).
Fin qui tutto abbastanza normale, anche se il colloquio con lo psicologo presagisce un pericolo dietro le porte dell’Hotel. L’ex insegnante viene avvisato di un probabile rischio e come dice il detto: “uomo avvisato mezzo salvato”. Fare il guardiano dell’Hotel include ben 5 mesi di totale isolamento nella struttura. Jack punta proprio all’alienazione totale per poter lavorare al suo libro ma prende sotto gamba gli effetti del piano da eremita. Quale strana sorte tocca all’innocente Wendy e al piccolo Danny? che cos’è la luccicanza?

Danny Torrance e l’inquietante moquette

Ammettiamolo, il lungo piano sequenza in cui il piccolo Danny corre e sfreccia con il suo triciclo come se non ci fosse un domani è tra le scene più iconiche ed osannate nella storia del cinema horror. Quando pensiamo a Shining la nostra mente è pervasa dalla stessa inquietudine del piccolo Danny Terrence. Basta poco per rivedere quella moquette così egocentrica e le dolci gemelle avvolte in dei graziosi vestitini ottocenteschi color carta da zucchero (l’apparizione delle twins sister proveniva da una fotografia di Diane Arbus di cui Kubrick era profondo ammiratore seriale).

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L’iconico lungo piano sequenza idi Danny Terrence-photo credits: web

Il lungo piano sequenza nell’Overloock Hotel segna il primo incontro tra Danny e la famigerata RedRoom (nel libro la stanza era la 217, mentre nell’operazione filmica sarà la 237.Secondo alcune indiscrezioni sul set, il motivo fu legato alla paura del gestore dell’Hotel di avere ripercussioni future da parte dei turisti).
La Redroom è una stanza in cui tutte le nostre perversioni e paure si nutrono del nostro inconscio, ci ammaliano e finiscono letteralmente per farci fuori. Ricordate la signora in decomposizione che attendeva gli ospiti a braccia aperte a bordo vasca? anche in quel caso Kubrick ha omaggiato, in modo inquietante, la fotografa Diane Arbus. Diane era stata trovata morta nel 1971 in evidente stato di decomposizione, a causa di una eccessiva dose di barbiturici e tagli suicidi.

Parlando del personaggio di Danny, dopo molti anni dall’uscita del film nelle sale, alcuni rumours raccontano che il piccolo attore si sia reso conto di aver preso parte ad un horror movie solo all’età di 13 anni, rivedendo la pellicola. Secondo Lloyd infatti i ricordi del lavoro sul set furono piuttosto confusi, tali da fargli ricordare di aver recitato in un film drammatico. Danny ha un personaggio davvero interessante e in fondo è lui il vero protagonista dell’Overloock Hotel. La luccicanza descriveva le sue capacità paranormali. Il piccolo Terrence infatti sin dalle prime scene, mostra al pubblico delle doti. Danny vede e sente delle voci, ha un nuovo amico immaginario nella sua bocca, Tony. L’idea di Tony è nata proprio durante la scelta dell’attore durante i casting e a quanto pare fu del tutto improvvisata all’epoca dal piccolo Lloyd!

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Il piccolo Danny in una scena del film-photo credits: web

Shining: la scena più splatter ed ambigua

Kubrick ha elogiato Stephen King, malgrado lo scrittore non sia mai stato così soddisfatto della trasposizione per il cinema, attraverso una serie di simbolismi ed interpretazioni trascendentali che andavano oltre il vissuto filmico. Nella scena della cascata di sangue dall’ascensore dell’Overloock Hotel, osservando attentamente si può scorgere un oggetto cadere nel flusso. Dopo anni, la spiegazione sul web è ancora una questione aperta: per alcuni si tratterebbe del corpo del fatidico Tony di cui ci parla Danny.

Tony è nella sua bocca sin dai primi istanti in cui varchiamo insieme al piccolo, la hall di quell’hotel. Quello che vediamo cadere tra il sangue, nel pavimento, è il corpo di Lloyd dunque? molti sorridono rispetto a questa osservazione. Altri suppongono si tratti di un oggetto materiale, oppure di un semplice riflesso.
Che Kubrick ci abbia posto davanti a dei demoni come accade al mal capitato Jack Torrence è chiaro. Non sapremo mai se in fondo siamo vittime di Luccicanza o se l’intera esperienza di Jack sia frutto di un suo incubo. Finale metaforico anche se contrario a quello voluto da Stephen King! Jack è completamente congelato e Kubrick ribalta la sua morte!

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Silvia Pompi