Calcio

Simone Inzaghi è una furia: “Inter, è gravissimo”. Adesso rischia?

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Il fischio finale del Derby d’Italia si è impregnato, come di consueto, di veleni e polemiche. La Juventus di Massimiliano Allegri ha sconfitto l’Inter di Simone Inzaghi sul manto erboso del Giuseppe Meazza segnando nel primo tempo con Filip Kostic. Il gol dell’ala serba, ex Eintracht, è però viziato da un evidente tocco di braccio di Adrien Rabiot non ravvisato da arbitro e VAR. Un episodio che ha scatenato la furia dell’ambiente nerazzurro con il tecnico piacentino che davanti ai microfoni si è sfogato sull’accaduto.

Le parole di Simone Inzaghi dopo la sconfitta in Inter-Juventus

C’è grandissima amarezza per una sconfitta arrivata in questo modo, dopo Monza mi ero ripromesso di non parlare di arbitri – ha detto il tecnico dell’Inter, visibilmente arrabbiato e deluso, durante l’intervista svolta ai microfoni di DAZN a fine partita –, ma è successa una cosa gravissima anche questa sera. Abbiamo preso un gol inaccettabile nell’era del Var, che mi dicano che non ci siano immagini è un’ulteriore mancanza di rispetto. Siamo amareggiati, e chiediamo rispetto. Parlare della partita, da allenatore, mi è difficile. Dubbi sul mano di Rabiot? Non c’è neanche da parlarne, io l’ho vista in venti immagini diverse. Abbiamo fatto tante partite contro la Juve, sapevamo che sarebbero ripartiti. Siamo stati bravi, i ragazzi a fine primo tempo hanno visto cosa era successo ma sono rimasti nella gara. Questa sconfitta ci rallenta in classifica e ci fa fare un passo indietro nella corsa Champions. Diversi in campo europeo? Vero, ma stasera a differenza di altre partite sbavature non ci sono state. Il gol ha cambiato il match“.

Adesso il tecnico rischia di non essere confermato?

Le voci su una possibile separazione a fine anno continuano sempre più a rincorrersi con la dirigenza nerazzurra che non sarebbe felice delle prestazioni in campionato della squadra nei due anni di regno dell’ex Lazio. In estate saranno tanti gli allenatori che potrebbero ritrovarsi su piazza in cerca di un ingaggio. I possibili nomi sono davvero altisonanti: Josè Mourinho, Thomas Tuchel, Jurgen Klopp, Antonio Conte o la “scommessa” Roberto De Zerbi. Grandi professionisti che potrebbero prendere l’eredità del piacentino che lo scorso anno ha perso lo scudetto contro il Milan, mentre in questa stagione è stato soverchiato da un Napoli pazzesco e sta lottando, con troppi affanni, per un posto nella prossima Champions League. Coppa dalle grandi orecchie che, però, potrebbe salvarlo: in caso di finale o di vittoria, infatti, sarebbe difficile allontanarlo dal club.

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