Sinisa Mihajlovic era molto legato alla famiglia, in particolare in questi ultimi mesi così difficili con la moglie, Arianna Rapaccioni, romana, la conobbe nel 1995. Sinisa e Arianna insieme hanno avuto cinque figli: Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nicholas, a cui nel 2005 si è aggiunto anche Marko, nato nel 1993 da una precedente relazione del calciatore. Anche se il rapporto con questo figlio cresciuto lontano era fatto di alti e bassi, come raccontava lui stesso e ne soffriva. “Con i miei figli sono affettuosissimo. Anche perché io so cosa vuol dire avere dei genitori che non ti abbracciano”, aveva raccontato Sinisa Mihajlovic.

Mihajlovic era diventato anche nonno, nonostante la giovane età: nel 2021 la secondogenita Virginia, legata anche lei a un calciatore, Alessandro Vogliacco, del Genova, ha dato alla luce Violante. “La prima cosa che ho pensato quando l’ho vista è stata: “Chissà come sarebbero belli i nostri figli”. Sono perfino andato a chiedere la mano a suo padre, come si faceva una volta”, aveva raccontato l’ex allenatore del Bologna parlando dell’incontro con la moglie Arianna. Il pubblico della tv ha conosciuto anche le figlie grandi di Sinisa e Arianna, Viktorjia e Virginia perché insieme parteciparono all’Isola dei Famosi 2019. Avventura iniziata con entusiasmo ma poi chiusa dopo un mese per stanchezza e nostalgia di casa. I figli Miroslav e Dusan invece giocano a calcio come il papà.

Viktoriija, 25 anni, la maggiore, lavora nella moda e ha numeri da influencer sui social. Ha sempre difeso il padre quando era stato insultato per qualche risultato non soddisfacente e lo ha accompagnato nei momenti difficili della malattia e ha scritto anche un libro, “Sinisa, mio padre”, uscito due anni fa quando lui aveva già combattuto la prima battaglia contro la leucemia. “Mi hanno proposto questo progetto, avevo paura, tanta… poi ho pensato che questo sarebbe stato un regalo stupendo per la mia famiglia, per me. Per raccontare al mondo il grande cuore di papà, perché per capire il suo sguardo, bisogna conoscere la sua storia, bisogna “leggere” il suo cuore, il nostro cuore”, ha raccontato Viktoriija.

La 23enne Virginia è colei che gli ha dato una nipotina – Violante -, nata l’anno scorso dalla relazione con il calciatore del Genoa Alessandro Vogliacco. “Sinisa, mio padre” è il libro scritto da Viktorija per raccontare la vita privata e la malattia di papà. Viktorija e Virginia nel 2019 avevano anche partecipato all’Isola dei Famosi, e Sinisa aveva mandato loro questo videomessaggio: “Ciao ragazze mie, non perdete mai il sorriso. Dite sempre quello che pensate in faccia: guardate tutti dritto negli occhi. Nei momenti di difficoltà fuori il vostro carattere. Non vi dimenticate mai che siete delle Mihajlovic. Papà vi ama molto, mi vengono le lacrime agli occhi guardando dove siete in questo momento”.

Dove vivono i figli di Sinisa Mihajlovic?

La foto risale ad agosto del 2021, quando Sinisa stava combattendo con la malattia già da un paio d’anni e accarezzava la lecita speranza di poterla domare. Magari non di sconfiggerla del tutto, ma quanto meno di controllarla. È uno scatto che emoziona a prescindere, succederebbe anche se Mihajlovic fosse ancora in vita perché non c’è nulla di più bello di un sorriso in famiglia. Lui adorava la sua famiglia, e la sua famiglia adorava lui. Sentimenti forti che la malattia ha cementato ulteriormente. “Con i miei figli sono affettuosissimo. Anche perché io so cosa vuol dire avere dei genitori che non ti abbracciano”, amava dire Sinisa.

L’ex giocatore ha parlato dei figli avuti dalla sua inseparabile Arianna Rapaccioni e del loro rapporto. sottolineando come, per via dei suoi impegni di allenatore fuori dalla Capitale, non sempre sono a stretto contatto.

I suoi “ragazzi” vivono proprio a Roma, e il padre ne ha dipinto un breve profilo in questi termini: “Sono il doppio di me, il più grande è quasi due metri, non lo so cosa mangiano. E studiano tutti, sono bravi, sanno che con me sull’università non si discute. Vivono a Roma, io a Bologna, li vedo nel mio giorno libero e ci sentiamo spesso. Però è meglio se li chiamo io, che se chiamano loro è perché hanno sempre bisogno di qualcosa”.

Diverso, stando sempre al suo racconto, sarebbe il rapporto con il primogenito Marko. Queste le parole spese per descrivere la situazione nell’intervista rilasciata alla stessa rivista: “L’ho riconosciuto, mantenuto, ma non l’ho cresciuto io. Non lo sento da un anno. Gli avevo chiesto di prendersi più responsabilità, non ne è stato capace. Mi ha chiamato, non ho risposto. Lo chiamerò io quando sarò pronto. Se qualcuno mi delude, mi serve tempo