Una nuova forma e tendenza del wellness è senza dubbio lo sleep tourism ossia l’idea di andare in vacanza per dormire. Un’ossessione per la cura del riposo che porta lo sleep tourist a spendere anche diverse migliaia di euro per un soggiorno a base di sonno.
Sleep tourism, cos’è la nuova tendenza del sonno
Secondo uno studio condotto dai Skyscanner il sonno è in cima ai desideri dei viaggiatori italiani in base ai trend di viaggio del 2024. Secondo questa ricerca infatti, come riportato da Adnkronos, per il 24% degli intervistati la cura del sonno in vacanza rappresenta una priorità. A seguire l’interesse per la fauna selvatica, gli sport acquatici e apprendere nuovi arti e nuove abilità. Sono dati questi che dimostrano come in Italia sta prendendo piede una nuova moda diffusa anche in altre parti del mondo come lo sleep tourism. Queste due parole inglesi, che si traducono come il turismo del sonno, indicano quella nuova modalità di godersi le vacanza in chiave wellness mettendo come priorità il dormire bene.
Un buon sonno infatti aiuta di per se il nostro cuore a rimanere in salute riducendo il rischio di infarti e malattie cardiovascolari. Viene migliorata inoltre la nostra percezione cognitiva con una maggiore plasticità celebrale. Si regola infine la nostra glicemia e migliora il nostro umore. Sono tutti questi elementi che il 69% degli italiani non vive bene secondo l’Osservatorio Sanità di Unisalute e Nomisma perchè non ha un buon sonno a causa dello stress. Per l’Osservatorio Unibravo infatti il fattore principale del disturbo del sonno è il lavoro per il 76,9% degli italiani. Ecco perchè in vacanza si cerca spesso ossessivamente di recuperare
Un business milionario
“Una volta dormire in vacanza vacanza era la cosa più noiosa del mondo . È solo negli ultimi 10 anni che abbiamo iniziato a parlare dell’importanza del sonno e a essere disposti a pagare per averlo”. È quanto ha affermato Kaushik Vardharajan, professore associato presso la Boston University School of Hospitality Administration, al New York Times. Ecco perchè sempre più alberghi propongo camere per rilassarsi a prezzi da capogiro. Ci ritroviamo stanze semivuote con raggi infrarossi, cuscini e letti atti al riposto costante, mascherine per dormire, marchingegni collegate alle nostre teste per testare la qualità del nostro sonno, medici, massaggi e tisane per dormire a prezzi che possono raggiungere anche i duemila euro a notte. Il tutto per un business che, secondo HTF Market Intelligence, crescerà dell’8% entro il 2028 con un valore di oltre 400 miliardi di dollari.
Sarà una spinta importante per l’industria del benessere che vale già 814 miliardi dollari e che sta già industrializzando lo sleep tourism con un incremento dovuto a diversi determinanti fattori. Tra di essi l’invecchiamento della popolazione, il cambiamento climatico e il già citato stress e le malattie croniche che sono in aumento.
Il rischio connesso
Può essere sufficiente la cura maniacale di due settimane di sonno per migliorare la propria vita? Spiega Jing Wang, direttrice medica del Mount Sinai Integrative Sleep Center, come si legge su Fanpage, che “per esempio, si tratta di apnea notturna, problemi psicologici? Puoi anche imparare nuove pratiche in un resort di lusso, ma senza una consapevolezza sulle possibili cause di un sonno discontinuo ci sono poche possibilità di un cambiamento“. Infatti per migliorare la nostra vita, afferma la Wang, bisogna andare alla radice del problema ed affrontarlo nella vita di tutti giorni. Solo con un sonno regolare e sano anche a casa nostra e non solo in due settimane di vacanza riusciremo a rafforzare il nostro benessere. Il tutto evitando che la cura maniacale del sonno diventi un’ossessione come l’ortoressia ossia la cura maniacale dell’alimentazione sana dimenticando di tutelare la qualità del dormire.
Stefano Delle Cave
Seguici su Google news