Cinema

Stasera in tv Michael Fassbender con “Slow West”, il western più indie di sempre

È il 2015, e al Sundance Film Festival viene presentato Slow West. Premiato come miglior dramma straniero, il film verrà poi distribuito nelle sale americane ottenendo un grande successo. Michael Fassbender e il giovane Kodi Smit-McPhee (Nightcrawler nei recenti X-Men), diretti dallo scozzese John Maclean al suo debutto cinematografico, sono proiettati in uno strano viaggio alla riscoperta del West, girato però quasi interamente nella magnifica desolazione della Nuova Zelanda, da anni terra privilegiata dai registi.

Slow West - Photo Credits: Movielicious
Michael Fassbender in Slow West – Photo Credits: Movielicious

Di cosa parla Slow West ?

Jay Cavendish, un giovane scozzese sognatore, decide di partire per il profondo West, dove la sua amata che non lo ama si è rifugiata insieme al padre. Ad accompagnarlo, in cambio di poco denaro, sarà il silenzioso Silas, interpretato da Michael Fassbender, che con Maclean aveva già collaborato in due cortometraggi. Ne viene fuori un’avventura nuova, fresca, che i seguaci del cinema indipendente non potranno che amare, mentre i fan del western sgraneranno forse un po’ gli occhi, per poi ricredersi.

Sono certo da copione gli individui solitari e le bande di farabutti che i due incontrano sul loro cammino (nel piccolo affollamento di personaggi spunta poi nientemeno che Rory McCann, il Mastino de Il Trono di Spade). E la coppia insolita che si viene a formare, animata dall’ingenuo eroismo di Jay e dal sanguinario cinismo di Silas, ci racconta un west inedito come avrebbe potuto farlo già Il Grinta nel 2010. Ma i toni sono, in realtà, assai diversi.

Un West lento, un film veloce

Sono terre dove tutto si muove lentamente, quelle attraversate dai due personaggi. Terre a tratti oniriche, a tratti quasi malinconiche. Ma Jay e Silas non hanno tempo da perdere, e gli avvincenti scontri in cui si trovano coinvolti, alle volte esilaranti, soprattutto per gli amanti del black humour, possono durare anche solo il tempo di uno sparo. Il lento West evocato sullo schermo contrasta quindi con una vivacità d’azione che rende il film brillante, accelerandone i tempi narrativi. Slow West ci regala allora una visione unica, e non dura neanche un’ora e trenta.

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Manuela Famà

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