Il pericolo della dipendenza dei giovani dai social network è sempre stato un punto di riflessione importante per definire meglio la questione del corretto utilizzo di queste piattaforme. In particolare, recentemente, un rapporto americano presentato dal Surgeon general degli Stati Uniti Vivek Murthy ha lanciato l’allarme per i danni che può causare in adolescenti e bambini l’eccessivo utilizzo dei social proponendo una serie di raccomandazioni da adottare per rendere queste piattaforme più sicure

Social Network, la dipendenza fra gli adolescenti e l’allarme di Murthy

I social netwok sono pericolosi, fonte insidemarketing.it
Social network, fonte insidemarketing.it

Un’indagine di ESPAD®Italia basata su un campione di studenti tra i 15 e 19 anni dimostra che il 97% possiede un device per collegarsi ad internet e il 93% usa social network di cui il 23% resta collegato per più di 6 ore durante i giorni di scuola. Sono numeri che rivelano quanto la vita degli adolescenti sia sempre più iperconnessa nonostante i pericoli che derivano dalla rete. Uno di essi è senza dubbio il pericolo della dipendenza dai social e degli effetti negativi che ne derivano. Danni che derivano da una sensazione di euforia scatenata ogni volta che s’interagisce con i nostri post facendo perdere di attrattiva la realtà effettiva a causa del tempo prolungato in cui social si utilizzano.

L’utilizzo stesso della Rete può risultare in alcuni casi problematico come, per esempio, quando i ragazzi rimangono collegati per più tempo di quanto vorrebbero, trascurano i compiti o i rapporti con gli amici pur di continuare a utilizzare Internet, perdono ore di sonno o si sentono nervosi a causa dell’impossibilità di connettersi”, aveva già detto infatti nel 2022 Sabrina Molinaro, direttrice di ricerca dell’Istituto di fisiologia clinica (Ifc) del Cnr sull’almanacco del Cnr stesso. Ora è arriva il nuovo allarme degli Usa lanciato dal massimo esponente della sanità americana ossia il Surgeon general degli Stati Uniti Vivek Murthy. Questi presentando un rapporto sui social ha affermato che “siamo nel bel mezzo di una crisi nazionale della salute mentale dei giovani e temo che i social media siano uno dei principali fattori di questa crisi qualcosa che dobbiamo affrontare con urgenza”

I dati del rapporto Murthy

Secondo il rapporto presentato da Murthy il 95% dei ragazzi statunitensi tra i 13 e i 17 anni usa i social network e di essi un terzo ha dichiarato di usarli “quasi costantemente”. In base a questi dati il rapporto evidenzia come molti ragazzi americani siano esposti al rischio di cyberbullismo e depressione causata dal costante confronto con gli altri coetanei sulle piattaforme social. A rischiare più problemi mentali ed essere più esposte sono le ragazze soprattutto per quanto riguarda i disturbi alimentari.

Ad essere in pericolo anche i bambini che, afferma Murthy, come riportato da Quotidianosanità. “sono esposti a contenuti dannosi sui social media, che vanno dai contenuti violenti e sessuali, al bullismo e alle molestie. E per troppi bambini, l’uso dei social media sta compromettendo il sonno e il prezioso tempo trascorso di persona con la famiglia e gli amici. Siamo nel mezzo di una crisi nazionale di salute mentale dei giovani e sono preoccupato che i social media siano un motore importante di quella crisi, che dobbiamo affrontare con urgenza”.

Le raccomandazioni finali

Per questo il Surgeon general degli Stati Uniti ha lanciato un appello per “un’azione urgente da parte di politici, aziende tecnologiche, ricercatori, famiglie e giovani per raggiungere una migliore comprensione del pieno impatto dell’uso dei social media, massimizzare i benefici e ridurre al minimo i danni delle piattaforme di social media e creare ambienti online più sicuri e più sani per proteggere i bambini”. Infine il rapporto di Murthy fornisce una serie di raccomandazioni affinchè tutte le parti interessate come governi, famiglie, ricercatori e aziende tecnologiche, abbiano gli strumenti utili per contrastare questi fenomeni attraverso la trasparenza e la tutela della privacy, il miglioramento dei rapporti sociali effettivi e la priorità a nuove ricerche sull’impatto dei social sulla salute mentale.

Una serie di comportamenti da adottare anche in Italia dove un recente studio promosso dal dipartimento Politiche Antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri e dal Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto superiore di Sanità evidenzia che almeno 100000 adolescenti tra gli 11 e 17 anni usa compulsivamente i social e altrettanti si chiudono in camera per mesi sostituendo la realtà con il mondo virtuale.

Stefano Delle Cave

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