Sono 488 gli operatori sanitari sospesi dalla Regione Lombardia per essersi rifiutati di farsi somministrare il vaccino. Altri 502 invece sono stati riammessi dopo aver deciso di vaccinarsi per continuare a praticare la propria professione. I controlli sui sanitari no vax intanto continuano. La notizia arriva oggi sul web da Fanpage.

Sospesi 488 sanitari no vax che si rifiutano di farsi il vaccino nella Regione Lombardia

Secondo quanto riportato dalla Regione Lombardia, sono stati sospesi 488 operatori sanitari no-vax dalle aziende pubbliche, perché si sono rifiutati di farsi somministrare il vaccino contro il Covid-19. I lavoratori in questione che in questo momento non possono continuare a svolgere la propria professione sono medici, infermieri, dirigenti e operatori delle aziende pubbliche. I sanitari sotto osservazione nell’ultima settimana sono 1.334, secondo le fonti di Fanpage.

Hanno cambiato invece idea 502 persone che sono state riammesse, in quanto, dopo numerose sollecitazioni e la sospensione dall’esercizio della professione, si sono sottoposte al vaccino anti-Covid. Si sono dimesse o sono andate in pensione invece 43 persone e 23 hanno cambiato mestiere. I sanitari esonerati invece dalla vaccinazione sono 159.

Mentre alcuni operatori sanitari si rifiutano di vaccinarsi o decidono di sottoporsi alla somministrazione della prima dose solo ora, la maggior parte dei loro colleghi sta invece ricevendo la terza dose. Le prenotazioni sono incominciate già il 18 ottobre. In questo momento possono vaccinarsi, a sei mesi dalla seconda dose, tutti i cittadini che esercitano professioni sanitarie e gli operatori che svolgono le loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, nelle parafarmacie e negli studi professionali. Sono attive ovviamente anche le vaccinazioni della terza dose per la popolazione over 60 e per i pazienti fragili, mentre è incominciato il richiamo della seconda dose per chi si è vaccinato con Johnson & Johnson.