Il problema della sovrappopolazione del pianeta è sempre stato discusso ma mai approfondito. Il sovrappopolamento influisce sullo stile di vita, sul grado di libertà di una determinata società, sulla ripartizione delle risorse. Quest’ultimo punto in particolare dovrebbe suscitare una riflessione: siamo troppi per questo pianeta oppure il mito della sovrappopolazione è utile?

Risorse mal distribuite

La sovrappopolazione viene indicata come una delle principali cause di molti dei problemi che affliggono il pianeta, cambiamento climatico e carenza energetica in primis. L’idea che le risorse non siano sufficienti per tutti, approfondendo la questione, appare profondamente sbagliata in molti ambiti. Il livello di popolazione per esempio non incide sulla povertà di una nazione, ma è la distribuzione delle risorse a porre la stessa nazione ai gradini bassi della scala del benessere sociale.

I paesi col maggior numero di abitanti nella non hanno una quantità proporzionata di risorse e servizi che garantiscano il benessere comune. In cima alla classifica dei paesi più ricchi individualmente si trova il Lussemburgo, primo in Europa e in tutto il mondo. Genera ingenti introiti grazie al sistema finanziario basato sul sistema bancario, sul quale si erge l’economia del paese, concedendo un reddito pro capite medio di poco inferiore ai 116 mila dollari all’anno. La popolazione del Lussemburgo è di 632 mila 275 abitanti, perciò la domanda da porsi è: come mai così poche persone dispongono di tanta ricchezza?

La Cina, il paese più popoloso al mondo non è nemmeno nei primi dieci posti della classifica. I paesi fortemente industrializzati, grazie a tecnologia e risorse naturali che esportano in tutto il mondo dovrebbero avere grandi introiti e delle floride economie. In realtà la problematica è un’altra. La ricchezza totale in questi paesi è monopolizzata da pochi individui. Le stime dimostrano la veridicità di tali affermazioni. Il 10% della popolazione mondiale detiene l’80% della ricchezza. Sulla carta, i più ricchi sarebbero proprio Stati Uniti e Cina. In realtà, il reddito pro capite in questi paesi è largamente inferiore ad altre nazioni, il che li pone agli ultimi posti in termini di qualità della società.

Sovrappopolazione e inquinamento

Altra riflessione degna di attenzione, è quella riguardante il tema dell’inquinamento. Naturalmente, nei paesi più popolati, il tasso di inquinamento da CO2 risulta elevato. In testa Cina e USA. Ma analizzando i dati, la verità è diversa.

Da un punto di vista generale è indiscutibile il maggior inquinamento dei paesi maggiormente popolati, ma per individuo, i paesi che inquinano di più corrispondono in realtà a quelli con minor popolazione e con redditi più alti. In Qatar per esempio, nella top ten dei paesi più ricchi per reddito pro capite, la produzione di CO2 è di 32,4 tonnellate, con una popolazione di poco più di 2 milioni di persone. Mentre in Europa, è proprio il Lussemburgo che per individuo ne produce maggiormente, con 15,5 tonnellate. La Cina, con 7,4 tonnellate si trova al 38° posto.

In conclusione, i paesi meno popolati e con una ricchezza pro capite maggiore, sono anche quelli che producono più CO2 a livello individuale. Un paradosso che solleva qualche dubbio.

La logica dello spreco appartiene ai paesi meno popolati

Una popolazione superiore ha bisogno di risorse alimentari maggiori. Ma ancora una volta i dati sono contrastanti. Se da un lato i paesi più popolati hanno uno spreco maggiore di cibo, dall’altro non sono quelli che a livello individuale ne sprecano maggiormente.

La Cina è il paese che spreca di più, con circa 92 milioni di tonnellate totali di cibo all’anno. Ma il paese che ne spreca di più individualmente è l’Australia con 102 kg. C’è una enorme sproporzione se consideriamo la popolazione di Cina e Australia. Quasi 40 kg in più di cibo sprecato per una popolazione, quella australiana, 56 volte inferiore, con 25 milioni di abitanti.

Riepilogando, i paesi più popolati sono quelli con individui più poveri e con un numero inferiore in percentuale di coloro che detengono la ricchezza rispetto a quelli meno popolati, ma sono anche i paesi che individualmente sprecano meno e inquinano meno individualmente. Viene da chiedersi dunque se la sovrappopolazione non sia un tema strumentalizzato, al fine di consentire a poche persone uno stile di vita meno restrittivo. A causa del numero, le grandi popolazioni appaiono responsabili. In realtà, sembrerebbe si tratti piuttosto di un capro espiatorio.