Una sparatoria ad Auckland in Nuova Zelanda, prima della partita inaugurale della nona edizione della Coppa del Mondo di calcio femminile all’Eden Park di Auckland. Secondo le prime informazioni, un 24enne armato munito di braccialetto elettronico è entrato in un cantiere, uccidendo due persone e ferendone sei. Lo stesso aggressore è stato poi trovato morto.

La sparatoria nel centro di Auckland

Sparatoria ad Auckland- Photo Credits RaiNews
Sparatoria ad Auckland- Photo Credits RaiNews

La sparatoria in una delle strade trafficate del centro città è avvenuta poche ore prima della partita inaugurale della nona edizione della Coppa del Mondo all’Eden Park di Auckland. La nazionale statunitense, che attualmente si trova ad Auckland, in un comunicato dice che tutte le sue giocatrici e il suo staff sono al sicuro. “Dopo aver raggiunto i livelli superiori dell’edificio, l’uomo si è rinchiuso all’interno del vano ascensore”, ha riferito la polizia “e il nostro staff ha tentato di interagire con lui. L’uomo ha sparato altri colpi e poco tempo dopo è stato trovato morto”. Tra i feriti c’è anche un agente di polizia, che è riuscito a raggiungere a piedi un’ambulanza con l’aiuto dei colleghi. 

Chi era l’uomo?

L’uomo che ha aperto il fuoco, 24 anni, era in detenzione domiciliare. Aveva un’eccezione per lavorare nel sito, ha detto il commissario di polizia Andrew Coster parlando ai media dopo la sparatoria. “L’individuo è noto per i suoi precedenti di violenza familiare”, ha dichiarato Coster aggiungendo di ritenere che ci fossero “indicazioni di una storia di salute mentale” nell’aggressore, ma che non c’erano prove che fosse ad alto rischio di letalità e che i suoi precedenti reati non suggerivano che rappresentasse una minaccia.

La Fifa garantisce sul regolare svolgimento del Mondiale

Il primo ministro neozelandese Chris Hipkins, ha dichiarato che “non c’è alcuna minaccia alla sicurezza nazionale. Il torneo si svolgerà come previsto” e che il governo è in contatto regolare con la Fifa. A suo avviso, “non c’è stato alcun motivo politico o ideologico per la sparatoria”, ha dichiarato, quando gli è stato chiesto se si trattasse di un atto di terrorismo. “Sembra che si tratti delle azioni di un singolo individuo”, ha aggiunto. “La polizia ha neutralizzato la minaccia e non sta cercando nessun altro in relazione all’incidente”, ha chiarito il primo ministro. La Fifa ha prontamente rassicurato sul regolare svolgimento della manifestazione. “Siamo in costante contatto con le forze dell’ordine. Le nazionali che alloggiano vicino al luogo della sparatoria sono state contattate e siamo pronti a fornire loro qualsiasi tipo di supporto del quale possano necessitare”.

Giulia Simonetti

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