Benvenute e benvenuti su CoffeeNSupes, la rubrica sui supereroi da leggere in pausa caffè!
Tazzina alla mano, vi accompagnerò in un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta dei film sui supereroi più e meno conosciuti fino a spingerci nelle profondità della psicologia, filosofia e sociologia nascosta tra le righe degli affascinanti eroi e villains moderni.
In questo appuntamento parleremo del film Spiderman 3 diretto da Sam Raimi e ci soffermeremo sulla trasformazione dell’Uomo Ragno indotta da Venom, interrogandoci sulla differenza tra giustizia e vendetta. Ma prima, rewind: nelle puntate precedenti incentrate su Spiderman abbiamo parlato del senso di responsabilità che guida Peter e del significato della sua maschera. Ora zuccherate il vostro caffè e allacciate i mantelli…
Nerds, assemble!
Dopo il successo ottenuto nel 2005, Spiderman 3 non riesce a mantenere la profondità di temi e di messa in scena dei due capitoli precedenti, scatenando le ire dei fan che ancora lo ricordano tra i peggiori cinecomics. Questo film del 2007 segna la fine della trilogia dedicata all’Uomo Ragno diretta da Sam Raimi iniziata nel 2002. Sarà poi il reboot The Amazing Spider-Man di Marc Webb del 2012 a riportare sugli schermi questo supereroe. Nonostante il fallimento di questa pellicola, però, ci viene qui proposto lo spunto per una riflessione morale.
La vendetta è come un veleno che ti invade tutto, senza che tu te ne accorga ti trasforma in un essere spregevole.
Anche la giustizia ha il suo doppio oscuro
È in questo film che Peter e zia May apprendono dalla polizia che l’uomo ritenuto colpevole della morte di zio Ben era solo il complice del vero criminale ancora in libertà. Caso vuole che questo sia Flint Marko, il nuovo supercattivo noto come Uomo Sabbia. Peter, che inizia ad accusare l’influenza del simbionte alieno Venom, si precipita ad indossare la maschera e sbarazzarsi dell’assassino. Alla notizia della morte di Marko per mano di Spiderman, zia May risponde incredula in quanto mai l’amichevole Uomo Ragno di quartiere sarebbe capace di confondere la vendetta con la giustizia.
Ma facciamo un passo indietro. Nella scorsa puntata dedicata a Spiderman abbiamo iniziato a trattare il tema del doppio oscuro che prosegue anche in questo terzo film, seppur in maniera molto più superficiale rispetto al precedente. Se Harry Osborn ha il Goblin, anche Mary Jane inizia a mostrare il suo lato oscuro, quello che desidera il successo e si sente minacciato dalla fama del fidanzato Peter/Spiderman. Ma tra tutti i personaggi ce n’è uno che risulta essere una sorta di doppio di Peter: Eddie Brock.
Venom come rappresentazione della vendetta
Eddie si presenta al giornale dove lavora Peter proponendosi come nuovo fotografo di Spiderman, e tanto fa che passa avanti a Parker aggiudicandosi l’agognato posto fisso in redazione. Inutile dire che i due entrano subito in contrasto, considerato che prima di Eddie era Peter stesso l’unico fotografo della redazione incaricato degli scatti del supereroe. Influenzato dal simbionte Venom, Peter agisce per vendetta riuscendo a smascherare una foto falsa di Eddie e facendolo licenziare dalla redazione. Perso il lavoro e perso l’amore della sua vita, Eddie si rifugia a pregare in Chiesa. Chiede a Dio la morte di Peter. È qui che, mentre Spiderman si sta spogliando di Venom, il simbionte si impossessa del corpo di Eddie, che si rivelerà un ospite soddisfatto della comunione aliena.
Infatti, dopo essersi vendicato nei confronti di Mary Jane per averlo lasciato, Peter si rende conto di quanto l’influenza di Venom lo stia cambiando in peggio, perciò decide di liberarsene. L’alieno acuisce quella parte aggressiva e desiderosa di vendetta e distruzione insita nell’essere umano. Ma la natura di Peter è buona, votata alla giustizia e alla responsabilità, perciò la simbiosi tra i due non sarebbe potuta durare. Al contrario, Eddie vuole vendetta e desidera la morte del suo ex collega, ha una base caratteriale che ben si sposa con Venom tanto da diventarne dipendente. Mentre Spiderman viene consumato dal simbionte, piegato al “lato oscuro della Forza” e trasformato in un essere egoista e superbo, Eddie è già tutto ciò e vi trova il coraggio e la scusante per mostrare in totale libertà il suo vero io.
Qual è la differenza tra giustizia e vendetta?
Spiderman è mosso dal desiderio di giustizia. Ben diversa dalla voglia di vendetta, la giustizia non parte dal desiderio di far del male all’altro bensì dall’intenzione di risolvere un conflitto agendo in modo moralmente corretto. Quando si sceglie di seguire la giustizia si riconoscono e si rispettano i diritti altrui, puntando a ripristinare un equilibrio rotto in precedenza da un’azione moralmente sbagliata. Spiderman dà prova di credere nel valore della giustizia quando si scopre capace e disposto a perdonare l’assassino di zio Ben.
Eddie Brock, invece, è un animo debole, indifferente alle sofferenze e alle ragioni altrui. Segue la strada della vendetta, la volontà di provocare dolore in chi ha commesso un torto, volontariamente o meno. Venom amplifica l’incapacità di Eddie di distinguere tra giusto e sbagliato. L’alieno è proprio come zia May descrive la vendetta, un veleno che si appiccica addosso, che corrode lentamente convincendoti che ciò che stai perseguendo è giustizia. Una convinzione errata che fa sentire grandi e potenti ma che tiene sotto scacco chi la cerca con un pugnale sul cuore.
Continua a seguire la rubrica CoffeeNSupes per ripercorrere insieme tutti i film sui supereroi. Ti aspetto giovedì prossimo 10 dicembre alle 10:30 con un nuovo appuntamento!
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Rubrica a cura di Eleonora Chionni