Convocato alle 15 il Consiglio dei ministri per approvare il nuovo decreto anti-Covid. Il provvedimento con ogni probabilità prorogherà fino al 5 marzo il blocco dello spostamento tra Regioni. All’ordine del giorno ci sono: decreto legge con ‘Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19‘; esame, ai sensi dell’articolo 127 della Costituzione, di leggi regionali; provvedimenti di Protezione civile a norma dell’art. 24 del decreto legislativo n.1 del 2018; varie e eventuali.
In mattinata aveva parlato il presidente della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini: “Quando ho incontrato, a nome dei colleghi presidenti delle Regioni, il premier incaricato Mario Draghi”, ha detto a 24Mattino su Radio24. “Ci ha chiesto se avessimo già un orientamento sul tema degli spostamenti tra regioni. Ieri mattina, durante la Conferenza delle Regioni lo abbiamo affrontato e, ad eccezione di pochi, come la Val D’Aosta, che sarebbero stati favorevoli agli spostamenti tra regioni gialle, tutti abbiamo espresso l’opinione che ora è meglio essere ancora prudenti. Le varianti stanno circolando. Dunque, fino al cinque marzo abbiamo detto che preferivamo la proroga del divieto di spostamento tra le Regioni”.
Il nuovo decreto, ancora a firma Conte, dovrebbe quindi confermare la possibilità di uscire dalla propria Regione solamente per ragioni di lavoro, salute e urgenza, da giustificare attraverso autocertificazione. Dovrebbe restare invariata la possibilità di spostarsi fuori Regione per raggiungere la seconda casa, anche se in zona arancione o rossa, ma solamente se si ha avuto titolo di poterlo fare prima del 14 gennaio: nella seconda casa può andare un solo nucleo familiare per volta. Intanto il 15 febbraio dovrebbero riaprire gli impianti sciistici nelle Regioni gialle, anche se resta il divieto di andare in albergo o nelle case in affitto per brevi periodi: quindi il sì allo sci vale solo nella propria Regione o dove si ha una seconda casa.