L’importanza del recupero crediti insoluti
Per operare con metodo efficace nel mondo del recupero crediti occorre però vantare una grande capacità peculiare oltre che diversi anni di esperienza alle spalle. In un’epoca attuale come la nostra però, dove tutto sembra in qualche modo essere sotto controllo e raggiungibile, può capitare di ritrovarsi alle prese con un debitore che improvvisamente scompare nel nulla, determinando per l’impresa l’insorgere di crediti insoluti, ovvero dei veri e propri incassi mancati.
Per evitare che tutto questo si verifichi e per non rischiare di non rivedere la cifra prestata, è fondamentale affidarsi ad un esperto del settore che garantisce le chance da utilizzare per rientrare finalmente in possesso del denaro prestato, anche nel caso in cui si tratti di somme ingenti.
Come intervenire per recuperare i crediti
Per intervenire nel recupero dei crediti insoluti è fondamentale perciò vantare ed attuare una precisa strategia da perseguire.
In primis bisogna valutare nel dettaglio i costi e i benefici per elaborare un piano su misura con il quale partire.
L’analisi inizia così prendendo visione del materiale cartaceo e dei documenti in possesso per capire se iniziare ad eseguire una procedura stragiudiziale oppure se invece è il caso di procedere direttamente e da subito per vie legali.
Si dovranno privilegiare poi le iniziative di recupero con un basso costo economico con magari eventuali compensi legati ai risultati.
Per i crediti di un certo valore invece occorrerà procedere ad un’analisi più specifica per ogni singolo credito sostenendo anche i costi d’istruttoria relativi al reperimento delle informazioni.
Naturalmente appare chiaro che i crediti ormai contratti da diversi anni sono più difficili da recuperare in quando il debitore potrebbe aver cambiato il proprio domicilio oppure la sua conformazione societaria. Infine occorrerà classificare il credito in base alla sua geografia per conoscere i tempi di ogni tribunale e gli eventuali costi.
Procedura per il recupero dei crediti
La procedura per il recupero crediti prevede dei tempi specifici e prefissati. Agire con metodo e soprattutto in tempo si rivela infatti assolutamente fondamentale.
La prima fase relativa all’attività investigativa verrà attuata direttamente entro tre giorni dall’affidamento della pratica, per poi passare all’avviso messo in mora dopo una settimana.
È possibile affermare che il momento più importante in tale contesto, è quello in cui si passa all’azione stragiudiziale, dove il professionista cercherà di contattare l’interessato per fornirgli informazioni sul debito. Se l’esito risulterà negativo il debitore verrà sollecitato con una diffida formale inviata per e-mail a cui seguiranno, se ancora non sufficienti, altri solleciti.
Nel caso in cui l’azione stragiudiziale non dovesse subire l’effetto sperato, si passa alla seconda strategia molto più perentoria e decisiva. Qui infatti si va per vie legali con causa in Tribunale.
Prima di procedere con le pratiche, si tenderà a verificare se vi sono dei beni che possono essere pignorati al debitore, che potranno poi essere utilizzati per pagare il debito contratto al creditore.
L’obiettivo di questa azione, è sostanzialmente quello di ottenere un vero e proprio titolo esecutivo per agire sui possedimenti del debitore in maniera coatta.
In linea generale tale azione viene esercitata entro 180 giorni, periodo nel quale si viene a determinare l’attività giudiziale per il recupero dei crediti.
Nello specifico l’avvocato provvederà a notificare l’atto di citazione e dopo circa quaranta giorni dall’avvenuta notifica, il decreto passa a tutti gli effetti in giudicato e diventa esecutivo; possedendo un titolo valido si procede anche al pignoramento.
Il recupero dei crediti si rivela quindi un’operazione molto importante se l’obiettivo che si vuole percorrere è quello di riprendere in mano la somma di denaro prestata ad un debitore che non vuole saperne di restituirla.