A Roma: focus su Eliseo e Ambra Jovinelli. Per la Stagione dei Teatri di Ravenna, Amleto take away

Teatro Eliseo. Tra le novità del calendario 2019/2020 del teatro Eliseo segnaliamo il doppio appuntamento con Arthur Miller. In scena dal 4 al 16 febbraio ci sarà infatti Vetri rotti, opera scritta nel 1994, dedicata alle stragi naziste. Elena Sofia Ricci, Maurizio Donadoni e David Coco gli interpreti del dramma diretto da Armando Pugliese sul tema dell’Olocausto vissuto a distanza. Nella Brooklin del 1938, una coppia benestante di ebrei, Philip e Sylvia Gellburg, apprende dai giornali della Notte dei Cristalli in Germania dove sinagoghe, cimiteri e negozi ebrei vengono dati alle fiamme e si susseguono violenze e deportazioni.

LUCA BARBARESCHI DIRETTORE ARTISTICO DELL'ELISEO ED ELENA SOFIA RICCI
(C) TEATRO ELISEOELISEO E AMBRA JOVINELLI
LUCA BARBARESCHI DIRETTORE ARTISTICO DELL’ELISEO ED ELENA SOFIA RICCI
(C) TEATRO ELISEO

La donna, poco dopo, rimane paralizzata su una sedia a rotelle e viene chiamato ad assisterla il dottor Harry Hyman, conoscente di famiglia, che si convince della natura psicosomatica della malattia. Inizia una discesa agli inferi per la coppia, attraversata dall’angoscia sul doppio binario: quello della menomazione fisica conseguente al trauma psicologico provato alla notizia delle persecuzioni che sta subendo il popolo ebraico.

Ma anche quello dell’angoscia causato dal medico Hyman, attratto dalla donna che sta curando, che porta alla luce il non detto e le recriminazioni del passato che alla fine mettono in crisi la coppia.

ALESSANDRO HABER (C) TEATRO ELISEO
ELISEO E AMBRA JOVINELLI
ALESSANDRO HABER (C) TEATRO ELISEO

Dal 24 marzo al 9 aprile è la volta di un altra opera di Miller, Morte di un commesso viaggiatore, nella nuova traduzione di Masolino D’Amico con Alessandro Haber e Alvia Reale, diretti da Leo Muscato. Opera del 1949, in cui Miller mette a nudo il lato oscuro della favola americana della spasmodica ricerca del successo, fagocitante nella società post bellica, nelle cui pieghe si consuma il dramma familiare dei Loman.

La loro frustrazione per non aver raggiunto un posto accettabile sulla scala sociale ha l’apoteosi nel suicidio del capofamiglia Willy, per poter far riscuotere a moglie e figli il premio assicurativo.

ANNA BONAIUTO (C) TEATRO ELISEO
ELISEO E AMBRA JOVINELLI
ANNA BONAIUTO (C) TEATRO ELISEO

Tra gli spettacoli compresi nel cartellone del Piccolo Eliseo, invece, Giusto la fine del mondo di Jean-Luc Lagarce con Anna Bonaiuto, Antonio Folletto, Vanessa Scalera, Barbara Ronchi e Vincenzo De Michele per la regia di Francesco Frangipane.

In Giusto la fine del mondo (1990), opera scritta prima che lo stesso autore sapesse di essere sieropositivo, Lagarce racconta la storia di Louis, ammalatosi di Aids e vicino alla morte, e del suo ritorno a casa, dopo anni di lontananza, per comunicare ai familiari la sua malattia e la sua fine imminente. Cosa che non farà perché Louis andrà via la stessa sera, senza aver comunicato ai suoi la notizia.

RUGGERO CAPUCCIO (C) TEATRO IN COMUNE
ELISEO E AMBRA JOVINELLI
RUGGERO CAPUCCIO (C) TEATRO IN COMUNE

In scena dal 31 marzo al 5 aprile, invece, Paolo Borsellino Essendo Stato, scritto da Ruggero Cappuccio, che si sofferma sull’ultimo secondo di vita del magistrato, il 19 luglio 1992, dilatato in una sequenza di ricordi e immagini.

Un istante in cui rivede la sua vita di uomo e magistrato, un attimo prima di morire, lasciato nella più totale solitudine, come il collega Giovanni Falcone. Il docufilm offre uno spaccato della vita del giudice in cui si intrecciano la sua infanzia, il campo da calcio dove giocava insieme a Giovanni, il Palazzo di Giustizia, la spiaggia.

Il testo, scritto nel 2004, è stato accolto con favore dalla moglie Agnese Borsellino, che a proposito dell’opera di Cappuccio ha detto come in questa si concretizzasse la resurrezione spirituale di suo marito.

Da quindici anni l’opera attraversa i teatri italiani ed è arricchita dalla deposizione che Borsellino fornìsce dinanzi al Consiglio superiore della Magistratura il 31 luglio 1988. In quell’occasione il giudice viene convocato con la minaccia di provvedimenti disciplinari per le dichiarazioni pubbliche da lui rilasciate in relazione all’inefficacia dell’azione di contrasto che lo Stato avrebbe dovuto svolgere contro la mafia.

Secretata per 24 anni, l’autorizzazione a rendere pubblica l’audizione è stata concessa su richiesta di Cappuccio: gli italiani ora possono leggere le parole pronunciate da Borsellino in un’atmosfera carica di tensione, parlando per quattro ore della solitudine del suo lavoro, dell’immobilismo e dell’ostruzionismo che lo circondavano. Con i disegni di Mimmo Paladino e le fotografie di Lia Pasqualino.

Per info: http://www.teatroeliseo.com/

GIUSEPPE BATTISTON (C) TEATRO AMBRA
ELISEO E AMBRA JOVINELLI JOVINELLI
GIUSEPPE BATTISTON (C) TEATRO AMBRA JOVINELLI

Ambra Jovinelli. Nel calendario del teatro Ambra Jovinelli, diretto da Fabrizia Pompili, segnaliamo, dal 30 ottobre al 10 novembre, lo spettacolo dedicato al regista di film come Quarto potere e Lo straniero, Orson Wells. Artista tra i più geniali e versatili, vissuto dal 1915 al 1985, è stato anche attore, drammaturgo e produttore cinematografico.

Portato in scena dalla compagnia Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo, a impersonarlo è Giuseppe Battiston, reduce dal successo di un altro personaggio pubblico a cui ha dato vita in teatro, Churchill, grazie anche alla sua fisicità. Orson Well’s Roast il titolo dell’opera, letteralmente L’arrosto di Orson Wells, o se preferite Orson Wells messo in pentola, allusione al panergirico con cui spesso vengono decantate le qualità dei personaggi famosi in occasione delle premiazioni.

La trama è un breve incontro tra Wells e il mondo di oggi, un ritorno dall’aldilà che dura solo un’ora. Il fantasma di Wells, con addosso un accappatoio bianco e il sigaro in bocca, arriva sul palco e con un forte accento italo americano inizia a parlare. Come si comporterà? Cosa dirà? Svelerà i suoi segreti che lo hanno reso celebre o divertirà il pubblico con i suoi racconti o, ancora, inveirà contro i suoi nemici?

Scritta da Giuseppe Battiston e Michele De Vita Conti che ne firma anche la regia, l’opera ha ricevuto il Premio Hystrio al Teatro Festival Mantova 2009. Premiato anche Battiston con il Premio Ubu 2009 come Miglior Attore e Premio Olimpico del Teatro 2009.

EMILIO SOLFRIZZI E LISA GALANTINI (C) TEATRO AMBRA JOVINELLI
ELISEO E AMBRA JOVINELLI
EMILIO SOLFRIZZI E LISA GALANTINI (C) TEATRO ELISEO

Emilio Solfrizzi e Lisa Galantini sono invece i protagonisti di A testa in giù – L’envers du decor, di Florian Zeller, in calendario dal 13 novembre al primo dicembre, per la regia di Gioele Dix. Una coppia, Daniel e Isabelle, una cena tra amici, a casa loro.

Tra gli invitati il migliore amico del marito con la sua nuova compagna, una conturbante ragazza che scombina certezze e risveglia gelosie e invidie tra i due uomini. Ecco che la serata inceppa continuamente tra gaffe, equivoci e incomprensioni.

E Daniel, dentro di sé, si ritrova a mettere in discussione gran parte della propria vita, rischiando di cadere in un baratro. Ma l’intervento di sua moglie (che già gli aveva sconsigliato quell’invito) grazie al mix di saggezza e ironia, scongiura il tutto.

Spettacolo originale, grazie alla tecnica del doppio linguaggio, quello parlato e quello dei propri pensieri. Pensieri dei quali ciascuno dei quattro personaggi mette al corrente il pubblico. Si assiste così ad una commedia che si svolge su due piani: la situazione reale, che è la cena, e quella mentale, che sono i pensieri che passano per la testa dei protagonisti. Mettendo a nudo la verità, a volte comica, a volte crudele.

In scena al Théâtre De Paris nel 2016, L’envers du decor, nella versione francese ha avuto Daniel Auteil nel ruolo di protagonista e regista.

CAROLINA ROSI E GIANFELICE IMPARATO (C) FABIOLOVINOFOGGIAELISEO E AMBRA JOVINELLI
CAROLINA ROSI E GIANFELICE IMPARATO (C) FABIOLOVINOFOGGIA

Gianfelice Imparato e Carolina Rosi in Ditegli sempre di sì, sono invece in scena dall’8 al 19 gennaio. Nella commedia di Eduardo De Filippo, una delle prime che ha scritto, nel 1927, il protagonista, l’uomo al quale bisogna sempre dire di sì a cui allude il titolo, è Michele Murri.

Si tratta di uno squilibrato con la mania della perfezione che dopo aver passato un anno in manicomio, grazie alla fiducia di uno psichiatra ottimista, è potuto ritornare alla vita normale. Michele è infatti un pazzo tranquillo, socievole, gentile e all’apparenza normale. La sua follia consiste nel confondere i suoi desideri con la realtà che lo circonda.

Prende infatti tutto alla lettera, non capisce le metafore, puntualizza e spinge ogni cosa all’estremo. Tornato a casa della sorella si deve confrontare con un mondo lontano anni luce dagli schemi coi quali è stato rieducato in manicomio. e tra equivoci e fraintendimenti ad un certo punto ci si chiede se il pazzo sia davvero lui o le persone normali. Regia di Roberto Andò.

FERZAN OZPETEK (C) TEATRO AMBRA JOVINELLIELISEO E AMBRA JOVINELLI
FERZAN OZPETEK (C) TEATRO AMBRA JOVINELLI

Dal 19 febbraio al primo marzo è la volta di Ferzan Ozpetek che firma la sua prima regia teatrale mettendo in scena l’adattamento di uno dei suoi film più conosciuti, Mine vaganti, del 2010, commedia ambientata all’interno dei Cantone, una famiglia pugliese dove si aspetta con impazienza il ritorno da Roma del figlio minore, Tommaso, per potergli affidare la gestione del pastificio di famiglia.

Una nonna anticonformista che non è riuscita a realizzare il suo sogno di ribellione, una madre assillante, un padre deluso dalle troppe aspettative riposte sui figli, una sorella che non vuole fare la casalinga. Questo il quadretto familiare che lo aspetta. Un’opera corale, in cui cadono tutti tutti i luoghi comuni legati alla famiglia tradizionale del sud.

Con Francesco Pannofino nel ruolo del padre, Paola Minaccioni, Arturo Muselli e Giorgio Marchesi. Il film, nel cui cast figuravano Riccardo Scamarcio, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Alessandro Preziosi, ha ottenuto 13 candidature ai David di Donatello 2010, vincendo due statuette per i migliori interpreti non protagonisti (Ilaria Occhini ed Ennio Fantastichini), e nello stesso anno ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria al Tribeca Film Festival. Ha vinto 5 Nastri d’argento ed è stato candidato al Premio del Pubblico Europeo degli European Film Awards.

A Ravenna, Amleto take away di Berardi Casolari

Per la Stagione dei Teatri 2019-2020 di Ravenna, a cura di Ravenna Teatro segnaliamo tra gli spettacoli in calendario, Amleto take away di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, in scena al teatro Rasi l’11 gennaio.

Protagonista il dubbioso Amleto, il personaggio ideale cui affidare il testimone di una curiosa indagine sul mondo contemporaneo dove “tutto è schiacciato fra il dolore della gente e le temperature dell’ambiente, fra i barbari del nord e i nomadi del sud. Le generazioni sono schiacciate fra gli under 35 e gli over 63, fra avanguardie incomprensibili e tradizioni insopportabili…” .

AMLETO TAKE AWAY (C) RECENSITO
AMLETO TAKE AWAY (C) RECENSITO

Logico che a un certo punto irrompa, in piena sovraesposizione social, anche il dubbio se sia meglio essere o apparire, “dimostrare a tutti i costi di essere contento, pubblicare foto di tramonti e spiagge tropicali e farsi dei selfie perché tutti sappiano dove sono, con chi sono, e come sto, se sia meglio to be or fb, this is the question”.

Info: ravennateatro.com

Su Elena Sofia ricci ed Ennio Fantastichini vi rimandiamo anche al link di Metropolitan Magazine Italia https://metropolitanmagazine.it/david-di-donatello-15-nomination-garrone/ con l’articolo di Stefano Dalle Cave, intitolato David di Donatello|15 nomination a Garrone. Ecco tutte le novità di quest’edizione del 19 febbraio scorso.

a cura di Anna Cavallo