Siamo giunti al quarto appuntamento in cui riveliamo come sono stati realizzati i film della saga di Harry Potter. Oggi tocca a Harry Potter e il Calice di Fuoco, stasera in tv su Canale 5 in prima serata.
Harry Potter e il Calice di Fuoco: tra set e magia
Partiamo dallo stadio dove si disputa la Coppa del Mondo di Quidditch tra Irlanda e Bulgaria, tutto realizzato al computer, mentre le tribune sono state costruite in teatri di posa.
L’ispirazione architettonica per il set del tribunale dei maghi, dove avviene il processo a Barty Crouch Jr., proviene direttamente dall’arte bizantina. A ospitare il Ballo del Ceppo invece il set della Sala Grande, completamente ri-arredato per l’occasione al fine che ogni cosa presente fosse di mille sfumature d’argento.
Le prove del torneo Tremaghi
Nella prima prova del torneo Tremaghi Harry deve fronteggiare un drago Ungaro Spinato, che è stato davvero realizzato in scala “naturale” per girare alcune scene. La finta bestia, lunga 12 metri e con un’apertura alare di 20, era anche in grado di sputare fuoco, ma per la scena della prova sia set che drago furono realizzati in digitale.
Le scene della seconda prova invece sono state girate in una cisterna larga 18 metri e profonda 6 che simulava le profondità del Lago Nero; è proprio Daniel Radcliffe a recitare sott’acqua, mentre i ragazzi da salvare sono manichini animatronici realizzati in life cast.
Assolutamente vero anche il labirinto per la terza prova, composto da una serie di meccanismi mobili e tubi idraulici all’interno il quale era realmente possibile perdersi.
Personaggi peculiari: Malocchio e i Mangiamorte
La cosa per cui i Mangiamorte sono più famosi, oltre la loro fedeltà a Voldemort, è sicuramente il tatuaggio del Marchio Nero, che pulsa man mano che il Signore Oscuro diventa sempre più forte. Per realizzare questo effetto i truccatori hanno prima creato una decalcomania simile a un tatuaggio sbiadito per poi applicarvi strati di trucco prostetico affinché sembrasse gonfio e pulsante.
L’iconico occhio del nuovo insegnate di Difesa contro le Arti Oscure Malocchio Moody invece era magnetico e collegato a dei radiocontrolli, mentre il soprabito logoro ha richiesto 80 ore di lavoro… la maggior parte delle quali per rovinarlo, poiché doveva dare l’impressione che l’uomo non lo togliesse mai, sempre pronto all’azione da non aver neanche tempo di toglierlo per dormire.
Per approfondire:
• Harry Potter e il calice di fuoco: il ritorno di Voldemort
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Crediti fotografici: catania.liveuniversity.it; eateseseirimastoconharry.com; librisognierealta.it; stelladelnerd.it
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