
Ritorna in tv un film che ha riscosso grande successo a livello mondiale. “Parasite“, per chi si fosse perso la visione, si potrà guardare stasera su Rai 4. Diretto da Bong Joon-ho la pellicola si è aggiudicata nel 2020 quattro premi Oscar su sei nomination (miglior film, miglior regista, migliore sceneggiatura originale e miglior film internazionale). Scopriamo assieme la trama e alcune curiosità sul film.
È una pellicola da record per molteplici ragioni, è il primo film non in lingua inglese premiato dall’Academy con la statuetta più ambita di Hollywood. Vittoria che suggerisce un’apertura sempre maggiore verso il cinema sudcoreano, dimostrato anche dall’enorme successo l’anno dopo della serie “Squid Game“. I record non finiscono qui, come indica Movieplayer: i risultati al boxoffice nei giorni post-Oscar hanno fatto registrare un incremento del 234% nella vendita di biglietti. Si tratta del maggior risultato nel periodo successivo alla vittoria della statuetta al miglior film negli ultimi dieci anni.
Trama e curiosità sul film “Parasite”
Cercando di evitare spoiler ecco la trama in breve. Si parla di contrapposizione e lotta tra classi sociali agli antipodi, nello specifico i protagonisti della vicenda sono la famiglia Kim e la famiglia Park. La prima vive in un fatiscente appartamento nel seminterrato di un palazzo, mentre la seconda in una lussuosa villa. Queste due realtà così diverse tra loro si incontreranno attraverso il giovane Ki-Woo, il figlio minore della poverissima famiglia Kim, che decide di falsificare i propri documenti e i propri titoli scolastici, reinventandosi come tutor e dare lezioni a Da-Hye, la figlia dei coniugi Park. Sarà l’inizio di una storia che porterà i Kim a introdursi sempre più nella vita dei Park diventandone dei parassiti.
Il regista, già volto noto nel cinema per film come “Snowpiercer“, “Okja” e “Madre“, ha preso ispirazione dalla propria vita personale infatti da giovane, quando studiava all’università, ha lavorato come tutor per una famiglia agiata, rivelando di essersi sentito come se in alcuni momenti li stesse spiando. Un altro aneddoto interessante è legato al titolo che inizialmente doveva essere “The Décalcomanie“, il motivo lo spiega il regista durante un’intervista. Nel risultato finale del processo di stampa, entrambi i lati sembrano identici, ma se si guarda meglio, non lo sono affatto. Questo racconta qualcosa di entrambe le famiglie.
Nel corso del film gli eventi e i colpi di scena non mancheranno rendendo la pellicola raffinata, ma incisiva. Assolutamente da non perdere.
Francesca Agnoletto