Stasera in tv andrà in onda su Iris Zodiac, film del 2007 di David Fincher in cui si porta all’attenzione degli spettatori un capitolo nero della storia americana degli anni ’60. È infatti il 1968 quando un serial killer comincia a diffondere il panico a San Francisco, uccidendo delle coppiette e mettendo in crisi la polizia con messaggi da decifrare (uno dei quali decifrato solo due mesi fa).
La figura di Zodiac ha affascinato da tempo immemore il mondo del cinema e delle serie tv, passando da Clint Eastwood e arrivando fino a Ryan Murphy in American Horror Story (Hotel e Cult), ma di cosa parla il film di David Fincher?
Zodiac: indagine senza precedenti dell’essere umano
I protagonisti di Zodiac sono un vignettista (Jake Gyllenhaal), un giornalista (Robert Downey Jr.) e un ispettore di polizia (Mark Ruffalo): personalità molto diverse accomunate dall’obiettivo di stanare l’assassino che teneva San Francisco nel terrore. Questo compito diventerà presto un’ossessione, e l’indagine criminale si intreccerà presto con quella personale: vediamo infatti i comportamenti e le reazioni dei tre uomini nei confronti di un compito che si rivela a mano a mano più grande di loro, lasciandoli insoddisfatti e frustrati.
Sebbene il caso sia a tutt’oggi senza un colpevole, il film volge i suoi sospetti su Arthur Leigh Allen, il primo uomo a essere sospettato. La polizia aveva raccolto abbastanza prove contro di lui, ma nessuna di queste conduceva alla certezza. Allen non fu perciò mai formalmente accusato, ma visse per sempre con il sospetto cucitogli addosso.
David Fincher torna sulla scena del crimine dopo Se7en prediligendo anche in questo caso un’indagine doppia: sulle tracce dell’assassino e all’interno della mente dei personaggi.
Crediti fotografici: shelftalkblog.wordpress.com, talkfilmsociety.com
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CHIARA COZZI
