Steelrising I Segreti di Cagliostro DLC Recensione, troppo conservativo

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Di Lorenzo Mango

Steelrising I Segreti di Cagliostro DLC Recensione | La versione vanilla, cioè lriva di aggiornamenti o DLC, di Steelrising ci aveva soddisfatto. L’opera prima (in ambito Soulslike) dello studio Spider aveva un suo equilibrio peculiare, un modo di raccontare i Soulslike e interpretarli in chiave meno ostica e più action che aveva dimostrato potenziale da vendere; aiutava, e molto, il setting distopico della rivoluzione Francese robotizzata e steampunk, evocativo anche solo a nominarlo: figuratevi a vederlo messo in scena con dovizia di particolari nei vasti setting e open map di Steelrising.

Perciò, per il DLC I Segreti di Cagliostro le aspettative erano elevatissime, almeno da parte nostra, pir sapendo che però, probabilmente, per avere qualcosa di diverso da Steelrising avremmo dovuto attendere un nuovo ipotetico capitolo, piuttoato che un DLC. Avevamo ragione: I Segreti di Cagliostro non ci hanno colpito, non più di quanto non avesse fatto il gioco base, con in meno la sensazione di novità legata all’ambientazione e all’atmosfera (che sono rimaste identiche e perciò statiche). Ci sono alcuni picchi qualitativi da considerare, certo. Ma non abbastanza da far superare, e nemmeno raggiungere, la qualità di quanto visto in Steelrising. 

STEELRISING I SEGRETI DI CAGLIOSTRO DLC RECENSIONE | TESTATO SU PC

Disponibile anche su: PS5, Xbox Series X|S 

VOTO: 7

+Level design sempre molto buono
+Nuove Boss Fight titaniche divertenti
+Se vi piaceva Steelrising, questo è PIU’ STEELRISING per voi

-Niente di nuovo sopra la Senna
-I nuovi nemici base sono meno interessanti di quelli Vanilla
-Sembra più cut content che un DLC

Steelrising I Segreti di Cagliostro DLC Recensione, squadra che vince poteva cambiare (ma non lo ha fatto)

Avrei preferito scrivere entusiasticamente del DLC descritto in questa recensione, intitolato I Segreti di Cagliostro. Che fa da ponte tra Steelrising e un futuro per la serie soulslike action dello studio Spider,. Magari, che è capace di tenere testa ai grandi nomi dell’industria e persino a From Software stessa: la “madre” dei Souls. Tale era la forza evocativa con cui l’ambientazione francofona di Steelrising (di cui potete leggere QUI la recensione) mi aveva catturato. Tenendomi avvinto come abbracciato da una Lady di ferro per tutta la durata dell’avventura. Purtroppo, però, con il DLC I segreti di Cagliostro lo studio si è limitato a “mettere in bella forma” contenuti evidentemente tagliati dal gioco in forma base: il cosiddetto cut content.

Anche senza sapere che già da tempo erano leakate info provenienti direttamente dai codici di gioco, allusive a un dialogo con Cagliostro che nel gioco base non era presente, risulta evidente che il DLC non sia nato con un’animo proprio, evidenziabile se confrontato con il titolo vanilla.

Non che ci aspettassimo un gioco nuovo e diversissimo al prezzo di un DLC, uno Steelrising 2. Ma se From con i DLC vari ed eventuali pubblicati per i suoi souls ci ha insegnato qualcosa, oltre che alla disperazione non c’è mai limite, è che un buon DLC può far assumere un sapore diverso alle stesse azioni che avremmo compiuto nel titolo vanilla. Basta qualche accorgimento, qualche virtuosismo di level o art design, magari più di letteralmente un paio di nuove tipologie di nemico base. Non sarebbe stato niente di astruso. Sono campi in cui Studio Spiders ha dimostrato di eccellere, o di star progredendo di videogioco sviluppato in videogioco rilasciato con sempre più maestria. 

Steelrising I Segreti di Cagliostro Recensione

Invece, partendo da presupposti curiosi, basandosi su dialoghi e location potenzialmente esaltanti (un ospedale ricolmo di macchine semidistrutte e cadaveri poteva aprire a uno spiraglio più “horror”) Spiders fa solo il minimo indispensabile per recapitare una manciata di ore in più ai fan di Steelrising. Di certo, infatti, c’è che se vi è piaciuto il titolo “nudo” non potrete che divertirvi anche con questo DLC. Tuttavia, I Segreti di Cagliostro sembra non esplodere mai davvero. Potenziando la sensazione di ripetitività che nel titolo base non si faceva in tempo a elaborare del tutto. Non basta qualche nuovo equipaggiamento, per di più con statistiche discutibili, qualche arma o gear in più; specialmente perchè già Steelrising di per sè scricchiolava sotto il peso di qualche imprecisione tecnica. Che, ora, condivide con I Segreti di Cagliostro (dimostrando che proprio di imperfezioni si trattava, più che di scelte di design) .

A scanso di equivoci lo ripeto: non è un contenuto aggiuntivo da buttare, tutt’altro. Ma se in Steelrising si perdonava la mancanza di verve, quell’ultimo gradino lasciato inesplorato che avrebbe consegnato ai fan un titolo molto più strutturato, per questo DLC non si può nè vuole fare altrettanto. La speranza in un nuovo “Steelrising 2” rimane ma, personalmente, sarebbe rimasta con o senza DLC. Si poteva fare bene, si poteva fare male, rischiando un po’ di più. Invece, si è scelto di restare “neutrali”, forse per il timore di sbagliare, forse per affrettare i tempi e avere un DLC più rapidamente. Ma un prodotto estratto da una costola rubata da sè stesso, non può cambiare sapore. E se la bocca fosse già piena, non ci convince a inforcare un nuovo boccone.

Il popolo ha ancora fame, Studio Spiders. Lo accontentiamo?

Steelrising I Segreti di Cagliostro Recensione

Giustizia per le build pesanti? | Di buono nel DLC di Steelrising oggetto di questa recensione, I segreti di Cagliostro, c’è che per alcune selezionatissime istanze si è evidentemente cercato di fare di più rispetto al gioco base. È il caso delle build con armi pesanti, che grazie a qualche nuovo gear ricevono una spintarella verso l’usabilità.