Mi hanno fatto passare come un donnaiolo perché era la soluzione più comoda, ero io quello mediaticamente più debole”. Così Stefano Bettarini in un’intervista al Corriere della Sera a proposito della fine del matrimonio con Simona Ventura.

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Il matrimonio tra i due è durato dieci anni, dal 1998 al 2008, due figli e molto gossip. Il momento del primo incontro, l’ex calciatore lo racconta così: “Ero in vacanza in Sardegna. Scendo dalla moto d’acqua, mi tolgo il giubbotto di salvataggio. Lei si gira verso Domenico Zambelli, il suo assistente. “Ah, però!”, esclama. La sera mi invita a cena a un evento, con me anche i 12 amici con cui ero partito. La madre non la prende bene. ‘Perché hai chiamato tutte queste persone?’. Poi mi vede e si gira verso la figlia. ‘Ok, ora ho capito’”. Poi il tema della separazione: “Le responsabilità sono sempre 50 e 50. Quando giocavo in altre città, ero sempre io a correre a casa dopo una partita per stare con moglie e figli. Avrei avuto bisogno della sua presenza, certe mancanze le ho accusate. Se preferisci la carriera alla famiglia, prima o poi la paghi”, e la risposta alle tante accuse di tradimento: “Mi hanno fatto passare come un donnaiolo perché era la soluzione più comoda, ero io quello mediaticamente più debole. Poi è venuto fuori che in realtà la separazione è avvenuta in seguito a un suo tradimento. Ingaggiai un investigatore privato, tenni la cosa nascosta per un po’ ma poi sbottai. Se avessi aspettato, avrei scoperto molto altro. La chiamai, dopo due secondi avevo il suo avvocato in casa”. “Ho tradito solo una volta dopo otto anni di matrimonio, dopo tante corna”, ha raccontato Ventura nel 2016.

Bettarini, sempre al Corriere ha raccontato del suo attuale amore con Nicoletta Larini, 22 anni meno di lui: “Non sono mai stato con donne più giovani, lei all’inizio non sapeva neanche chi fossi. Pensavo sarebbe durata come da Natale a Santo Stefano, invece i suoi valori mi hanno conquistato. È una persona sana, virtù rara in questo mondo”.