Una terra desolata, una razza aliena sconosciuta pronta a dominarla. Una ragazza fin troppo carina per gli standard sarà in grado di salvare il mondo? Questo è ciò che Shift Up Studio, studio coreano second party ci riserva con Stellar Blade, un action rpg, in esclusiva su Playstation 5, nato dal cocktail formato da ingredienti come Nier: Automata da un lato, Devil May Cry dall’altro. Nella recensione di Stellar Blade, che abbiamo giocato in anteprima esclusiva per voi, scopriremo tutta la storia su EVE, la Terra desolata e i Naytiba, la razza aliena che la minaccia.
Shift Up Studio ha fatto il colpaccio
Lo studio sudcoreano SHIFT UP ha annunciato già qualche mese fa di aver sottoscritto un accordo con Sony PlayStation per la produzione e la distribuzione di Stellar Blade. Finora avevamo etichettato lo studio come third-party, ma a quanto pare la collaborazione tra le due parti non si limita alla pubblicazione in esclusiva del gioco su PS5, e di conseguenza Shift Up risulta essere il primo studio sudcoreano second-party di PlayStation. Negli ultimi tempi Sony si è detta molto interessata alle IP sudcoreane, un territorio in grande crescita che negli ultimi anni ci ha regalato prodotti del calibro di Black Desert, Lost Ark e Lies of P, e anche se Shift Up resta uno studio indipendente, l’accordo che lo rende temporaneamente un second-party elimina – di fatto – la possibilità che Stellar Blade finisca su Xbox o altre piattaforme, a meno che non sia la stessa Sony a deciderlo.
Oltre alle gambe c’è di più!
Ebbene no… non ci sarà nessuna censura. Smentendo qualsiasi voce di corridoio, possiamo dirvi che Shift Up ha confermato che Stellar Blade non avrà nessuna censura riguardante il corpo di EVE, già al centro di polemiche nelle scorse settimane per il suo “potenziale” che ha fatto innalzare la fascia d’età consigliata per l’uso del gioco. Il team ShiftUp, evidentemente, ha voluto comunque mantenere tutte le versioni fedeli alla visione originale di Stellar Blade, portando curve ondeggianti e skin effetto “nudo” in tutto il mondo, come una sorta di missione intrapresa dagli sviluppatori coreani.
Tra sessualizzazione e violenza, il gioco farà probabilmente parlare di sé, ma sembra che questi elementi abbiano una notevole importanza per ShiftUp, che ovviamente nel frattempo si gode anche il fatto di essere al centro dell’attenzione, grazie anche al boost di visibilità garantito dal marketing interamente supportato da Sony, che considera il gioco un’esclusiva “second party” di grande rilievo per il 2024 di PS5.
Stellar Blade recensione: settima Unità aerea a rapporto.
L’umanità viene cacciata dalla Terra dopo una guerra persa contro creature mostruose chiamate Naytiba. Per riconquistare la casa perduta, EVE, una combattente della settima Unità aerea e la sua squadra vengono inviati dalla Colonia per combattere i Naytiba e riconquistare la Terra. Dopo essere sopravvissuta insieme ai primi assalti, rimangono EVE e Tachy, un’altra fiera combattente della sua unità. Qui esse vengono attaccate da un Naytiba Alpha, un gigantesco mostro che ha la meglio nello scontro con le due combattenti.
Per il rotto della cuffia, EVE viene salvata da un sopravvissuto di nome Adam, che la conduce al sicuro. Qui EVE inizia il suo viaggio verso la ricerca della sua unità, della verità dietro i Naytiba e del mondo reale. Adam porta EVE a Xion, l’ultima città sopravvissuta dell’umanità sulla Terra. Qui entra in contatto con l’anziano Orcal, un saggio che tramite l’uso del Personal Link riesce a estrapolare informazioni utili per la missione di EVE e stabilisce rapporti con gli abitanti di Xion, al fine di portare avanti la sua missione per salvare l’umanità e reclamare la Terra. Eve scoprirà poi, nel corso dell’avventura, cosa sono davvero questi Naytiba e cosa vogliono dal pianeta, con il giocatore che avrà poi il potere di prendere scelte parecchio difficili.
Tra religione e filosofia: Stellar Blade ha chiari riferimenti
Nonostante i temi della creazione e della religione siano trattati in maniera diffusa, Shift Up presenta un panorama intrigante, offrendo un solido background per le vicende. Si possono notare elementi interessanti fin dai nomi dei personaggi principali, come EVE e Adam, e della città di Xion, così come dalla Sfera Madre, di cui eviteremo di discutere dettagli per evitare spoiler, ma che è chiaramente riconosciuta dagli umani come una divinità completa di tutti gli attributi, sia positivi che negativi.
È significativo il fatto che i membri dell’unità aerea vengano chiamati Angeli (così come spesso sarà chiamata EVE), e non sempre sono accolti positivamente, specialmente da coloro che ritengono di essere stati traditi o abbandonati dalla Sfera Madre. Sebbene ci sia molto da dire su tutti questi riferimenti, eviteremo di rovinare la sorpresa, ma è importante notare che questo contesto sarà ricco di spunti per riflessioni e conflitti. I giocatori più curiosi, soprattutto coloro che vogliono comprendere appieno la trama, troveranno molto materiale da esplorare attraverso documenti, ricordi e missioni secondarie.
Stellar Blade: gli ultimi baluardi dell’umanità
Come abbiamo detto prima, EVE in questo viaggio non sarò da sola. Grazie all’intervento di Adam e al passaggio che ci darà con il suo tetrapode, potremmo esplorare le varie parti della terra e scoprire la verità dietro i Naytiba.
Queste forme di vita possono avere forme diverse, assumendo anche tratti biomeccanici. Essi sono capaci di assumere diverse forme e apparentemente infiltrarsi tra gli umani. Gli stessi umani, inoltre, sono ormai dei cyborg. Presentano alcuni tratti biologici, ma molti sono quasi interamente delle macchine. Anche questo è uno degli elementi che andrà in netto contrasto con l’aspetto di Eve.
EVE: Membro della settima Unità aerea. Sembra piuttosto naive, un po’ ingenua. A più riprese, dà la sensazione di non sapere assolutamente nulla del mondo che sta esplorando; si stupisce della pioggia, si incuriosisce davanti una mappa non digitale, quando vede dei libri è incuriosita, chiamandole casse e dispositivi di archiviazione… come se avesse vissuto da sempre in una campana di vetro. Ricorda quasi Aloy, che nel primo titolo ha questo atteggiamento nei confronti del mondo passato
Adam: Un soldato che salva EVE da morte certa e la aiuterà nel suo viaggio alla scoperta della verità sui Naytiba, sulla Sfera madre. Adam sembra sapere molto di più di EVE sulla vita del passato sulla terra, infatti illuminerà EVE (in senso letterale con il drone, figurato con le spiegazioni) nel tragitto alla scoperta della verità.
Lily: giovanissima ingegnera appartenente alla Quinta Unità Aerea inviata sulla Terra alcuni anni prima. Dopo averla trovata in una capsula di salvataggio, essa ci aiuterà con migliorie utili per potenziare gli attacchi e i movimenti di
Il combat system e le Abilità Beta e mosse devastanti
Se nelle prime battute il combat system di Stellar Blade ricorda molto lo stile Hack n’ Slash di DMC, in una seconda fase il gameplay diventa più esplorativo. Con tecniche di combattimento attivabili tramite combo, abilità sbloccabili su schivate perfette, parry e contrattacchi. Insomma, lo stile di combattimento lo decidiamo noi, sia che tentiamo un approccio più sulla difensiva, sia vogliamo essere distruttivi e pensare solo alle combo.
Il nostro amico volante ci farà anche da scanner per tenere sott’occhio gli obiettivi, trovare oggetti, spottare nemici. Una volta migliorato potremo trasformarlo in un blaster e dar fondo alle, ahimè, limitate munizioni trasportate con diversi tipi di munizioni e che potenzieremo durante l’avventura.
Mentre in DMC o Bayonetta si possono sterminare orde di avversari, su Stellar Blade per superare i Naytiba occorre osservare e studiare con attenzione i loro pattern di attacco, anche perché i mostri di SHIFT UP picchiano forte e basta una distrazione anche lieve per capovolgere l’esito di uno scontro.
Abilità Beta e tattiche saranno d’obbligo
Le sorti della battaglia si capovolgono grazie alle abilità Beta, che sbloccheremo con il corso del tempo. Queste devastanti abilità, in grado di capovolgere le sorti della battaglia infliggendo gravi danni ai nemici, saranno migliorabili grazie ai punti abilità e renderanno il combattimento più fluido e divertente.
Grazie all’accumulo dell’Energia Beta potremmo utilizzare queste mosse soprattutto contro i boss, con combo o colpi speciali dall’alto tasso di spettacolarità e con la regia in grado di esaltare le doti atletiche della protagonista.
Essi avranno a disposizione una barra dell’equilibrio, che perderà punti ogni volta che manderemo a segno una parata perfetta. Una volta destabilizzato il nemico, potremo infliggere la gustosa feature del “Castigo”, un QTE che si attiva quando nemici elite o boss vedono privati totalmente dei loro scudi: in questi casi EVE gli farà davvero tanto male, in modo meno eccentrico di come fa la Strega di Umbra, ma in modo squisitamente brutale.
A seconda del contesto, i giocatori possono decidere se attaccare con aggressività o ritirarsi temporaneamente dalla linea di fronte. Le abilità disponibili in EVE, come il “Flash”, che consente di teletrasportarsi dietro a un avversario in procinto di eseguire un attacco mortale, e la “Respinta”, che permette di respingere un avversario per poi contrattaccare, offrono un’ampia gamma di opzioni. Tuttavia, per utilizzarle efficacemente è necessario padroneggiare la meccanica del gioco.
Finalmente un po’ di relax
Direttamente dai soulslike, invece, avremo gli accampamenti e i più forniti campi base, che come i falò consentono all’Angelo di riposarsi, potenziare l’equipaggiamento, sbloccare nuove abilità del drone, recuperare gli oggetti curativi trasportati, effettuare acquisti presso l’apposito distributore o semplicemente spostarsi da un checkpoint all’altro.
Stellar Blade recensione: enigmi, esplorazioni e open world lineare
Il gioco si presenta pieno di enigmi vari, dal trovare password per aprire cancelli a sequenze con frecce da cliccare nella sequenza giusta (grazie Helldivers 2 per l’allenamento con quest’ultimo).con elementi distruttibili, casse dove possiamo trovare elementi per migliorare armi, abilità ed equipaggiamenti.
C’è da dire però che c’è un ottimo sviluppo tridimensionale, che sfrutta molto anche l’estensione in verticale delle mappe e degli edifici, ci farà sempre scovare qualcosa di nuovo. Elementi che a dire il vero sono poco ispirati e che si ripetono all’infinito in ogni singolo territorio del mondo post-apocalittico.
Casse da spostare per raggiungere elementi sopraelevati, corse sui muri e arrampicate rendono il gameplay più ripetitivo per sbloccare scorciatoie o casse più rare. Tutto ciò rallenta il ritmo frenetico che racchiude il mondo di gioco dipinto da SHIFT UP, che appesantisce la componente esplorativa di Stellar Blade.
Un’altra cosa che infastidisce sono i danni da caduta che non si amalgamano al resto in quanto cozzano con le portentose capacità fisiche della protagonista, che nelle cutscene vanta di una resistenza da caduta impressionante. Non è un errore, ma un controsenso semplicemente in confronto ai “piccoli salti” di oltre 50 metri con atterraggi rocamboleschi durante le fasi con boss, che fanno rialzare senza un graffio la povera EVE.
Arte e spettacolo…stellare
Un plauso speciale è dovuto agli artisti responsabili della creazione dei Naytiba, creature grottesche e incredibilmente ispirate che si integrano perfettamente con l’atmosfera post-apocalittica del racconto e la corruzione che dilaga su tutto il pianeta Terra. Tuttavia, è un peccato che diversi boss siano stati riciclati più volte per riempire le aree più ampie o per complicare il completamento delle missioni secondarie.
Per quanto riguarda il design dei livelli, abbiamo riscontrato una varietà di qualità. Alcuni presentano suggestive città in rovina, come la splendida Eidos 7, mentre altri mostrano deserti privi di vita, che purtroppo si ripresentano in modo ricorrente in molti giochi del genere.
Per quanto riguarda le prestazioni, Stellar Blade offre tre modalità grafiche: “Risoluzione”, per coloro che desiderano massimizzare la resa visiva della produzione current-gen; “Prestazioni”, che garantisce un fluido frame rate a 60 fps; e infine “Bilanciata”, che offre un compromesso a 40 fps tra le prime due opzioni.
Nonostante la cura negli effetti particellari e nei personaggi, soprattutto nelle sequenze di viaggio, come i paesaggi sono stati lasciati un po’ a desiderare concentrandosi più sul design dei personaggi e dei mostri.
Stellar Blade recensione: voci angeliche e K-pop…ma anche un po’ meno
Realizzata da un team di diversi artisti, tra cui spiccano nomi come Hwang Joo-Eun, Oliver Good, Keita Inoue e altri compositori affiliati all’agenzia giapponese fondata da Keiichi Okabe (noto per il lavoro su NieR), la colonna sonora di Stellar Blade offre un accompagnamento musicale malinconico, evocativo e sempre attentamente calibrato per integrarsi perfettamente con le tonalità della narrazione.
Sebbene i delicati cori vocali che caratterizzano la colonna sonora siano apprezzabili, cozzano con alcune aree più terrificanti, o con combattimenti più intensi. Durante le boss fight invece possiamo apprezzare la carica che danno, ma riteniamo che un tocco di K-pop avrebbe potuto arricchire le battaglie e rafforzare l’identità del gioco. Sul versante musicale, Stellar Blade risulta troppo simile a NieR.
Passando alla localizzazione in italiano, eccezion fatta per alcuni trascurabili errori, la traduzione appare fluida. Tuttavia, per quanto riguarda il doppiaggio italiano, è palese la mancanza di profondità nelle performance degli attori, con alcuni casi in cui si ha l’impressione che stiano leggendo le battute anziché interpretarle. Purtroppo, non essendoci la lingua giapponese (disponibile solo in Giappone), abbiamo optato per alternare traccia inglese e italiana che, a parte qualche accostamento vocale infelice, offre una recitazione nettamente superiore alla nostrana.
In Conclusione: Stellar Automata?
Stellar Blade è un videogioco che, semplicemente, prende il meglio di tante opere, espandendone i concetti a proprio modo. È una produzione calda e longeva, appagante e di reale azione, che potrebbe di sicuro riuscire a fare del suo meglio con un secondo capitolo. SHIFT UP Corporation, confezionando accuratamente la sua opera, ha dato vita a una nuova serie e creato un personaggio che potrebbe sorprendere nel futuro.
Nonostante sia derivativo e dotato di un combat system non particolarmente sofisticato, l’opera di Shift Up risulta convincente in quasi tutti gli aspetti.
La trama tiene il passo, con una caratterizzazione dei personaggi che si adatta bene alla narrazione. Artistico e stilisticamente, ci sono chiari richiami a NieR Automata, il che non è necessariamente negativo. La colonna sonora è eccezionale, mentre dal punto di vista grafico ci sono pochi difetti significativi. Tuttavia, l’esplorazione talvolta manca di una progressione fluida, specialmente nelle zone open map che sembrano create per allungare il gioco, anche se le aree più lineari compensano questa mancanza.
Il livello di difficoltà è leggermente elevato, ma gestibile, specialmente con la modalità facile disponibile. È importante non sottovalutare i nemici, poiché ogni scontro richiede strategia e riflessi pronti. Anche le boss fight sono ben realizzate, sebbene avremmo preferito un maggior numero di esse.
STELLAR BLADE| PROVATO SU PS5
- Sistema di combattimento solido, con una progressione ben congegnata
- Curva della difficoltà ben calibrata
- Background narrativo più elaborato e interessante del previsto,
- Buona varietà di quest, mappe e longevità
- I boss migliori sono tutti concentrati nella parte finale del gioco
- Alcune fasi lineari della campagna sono piuttosto piatte
- Le musiche K-Pop cozzano con alcuni ambienti che richiedevano altre OST
- La gestione di certe meccaniche difensive poteva essere migliore