Intorno alle 19 di mercoledì sera (l’una di notte in Italia) ci sono stati due attacchi armati a Lewiston, nello stato americano del Maine: diverse persone sono state uccise e decine sono state ferite. Le autorità locali non hanno ancora comunicato ufficialmente quante persone siano state uccise, ma alcuni funzionari delle forze dell’ordine che hanno parlato in forma anonima con diversi media americani – tra cui l’agenzia di stampa Associated Press e il Washington Post – hanno detto che sarebbero almeno 16.
Il bilancio provvisorio è di almeno 22 morti e 50-60 feriti ma, avvertono fonti vicine alla polizia, potrebbe aggravarsi nelle prossime ore. L’aggressore, identificato nel 40enne Robert Card, ex militare istruttore d’armi, è ancora in fuga e la polizia, con l’aiuto dell’Fbi, è impegnata in una caccia all’uomo senza sosta.
Ai residenti è stato ordinato di restare in casa e chiudersi dentro perché l’aggressore è “armato e pericoloso”. L’allarme è scattato intorno alle sette di sera: da allora decine di agenti perlustrano quella che fino a poco tempo tempo era considerata una tranquilla cittadina del Maine di 40mila abitanti. “Per favore restate in casa. Se vedete attività o individui sospetti chiamate il 911”, è il messaggio subito diffuso dalla polizia. Pubblicata dalla polizia anche una foto dell’aggressore armato e un’immagine della sua auto, una Subaru Outback bianca, augurandosi che qualcuno lo riconosca e faciliti la cattura.
Card resta ancora affiliato all’esercito nei riservisti e di recente avrebbe avuto dei problemi mentali, per i quali sarebbe stato ricoverato due settimane in estate prima di essere dimesso. Ultimamente, secondo indiscrezioni, avrebbe perso il suo lavoro.
L’aggressore ha aperto il fuoco – secondo quanto riportato dai media locali – in tre diverse aree: in un bar-ristorante, Schemengees, in un centro di distribuzione Walmart e nella sala da bowling Just-In-Time dove, secondo indiscrezioni, era in corso una festa per bambini. Un’informazione che, se confermata, renderebbe ancora più grave la sparatoria.
Mentre la caccia all’uomo procede, Lewiston fa sapere che le scuole saranno chiuse per precauzione nella giornata di giovedì
Sui social media circola anche un video – al momento non verificabile – che si asserisce mostri il momento dell’arresto: c’è un uomo nel mezzo di una via, circondato da altri uomini armati che impugnano anche torce elettriche. Si sente uno sparo, l’uomo cade a terra, gli altri in pochi secondi gli si avvicinano e lo ammanettano.
Anche l’ospedale della città conferma che sta facendo fronte a un’emergenza dovuta a una “sparatoria di massa”, coordinandosi con gli altri ospedali della zona.