Sono stati incriminati 13 cittadini cinesi per aver commesso attività di spionaggio negli Usa. L’FBI sta proseguendo le indagini, alcuni di loro sono stati arrestati. Tra le accuse quella di aver cercato di ottenere informazioni su un’indagine su un’azienda di telecomunicazioni. Potrebbe trattarsi dell’azienda cinese Huawei
13 cittadini cinesi accusati di spionaggio negli Stati Uniti
Cercare informazioni su un’indagine federale, riportare in Cina tecnologie sottratte agli Stati Uniti insieme a presunti dissidenti scappati dal Paese. Sono queste le accuse che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha rivolto a 13 cittadini cinesi, reputati spie attive negli Usa.
In particolare due di loro sono stati incriminati per aver cercato di corrompere con soldi e gioielli un funzionario della polizia. L’intento era quello di ottenere informazioni su un’indagine federale in corso su un’importante compagnia di telecomunicazioni. Non si sa con certezza di quale compagnia si tratti, ma i media parlano dell’azienda cinese Huawei. Il funzionario però stava collaborando con l’FBI, i due sono stati denunciati.
Due le accuse per gli altri 11: due di loro avrebbero utilizzato un centro studi falso nel New Jersey per attirarvi funzionari pubblici e accedere a nuove tecnologie da poter utilizzare in Cina. Potrebbero essere agenti dell’intelligence cinese. Altri 7 avrebbero cercato di far rientrare nel Paese dissidenti o cittadini ritenuti tali. Arrestati due di loro.
Francesca De Fabrizio
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