Strage di Kenosha, Kyle Rittenhouse giudicato non colpevole

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Kyle Rittenhouse, il 18enne accusato di aver ucciso con un fucile due persone e di averne ferita una terza durante le proteste razziali nell’estate del 2020 a Kenosha, Wisconsin, è stato dichiarato non colpevole dalla giuria per tutte le imputazioni.

Il giovane, che all’epoca dei fatti aveva 17 anni, ha sostenuto di aver agito per legittima difesa contro i manifestanti.

Il verdetto era atteso da tre giorni in una città blindata per il timore di proteste. “Rispetto cio’ che la giuria ha concluso. Il sistema giudiziario funziona e dobbiamo rispettarlo”: il presidente americano Joe Biden ha commentato così il verdetto, mentre l’ex presidente Donald Trump si è congratulato con l’imputato.

Rittenhouse era accusato di diversi capi di imputazione, tra cui omicidio colposo di primo grado per aver sparato a Joseph Rosenbaum, omicidio volontario di primo grado nei confronti di Anthony Huber e di tentato omicidio preterintenzionale di primo grado e uso di un’arma pericolosa nei confronti di Gaige Grosskreutz, l’unica sopravvissuta.

Rittenhouse era anche accusato di possesso abusivo di arma da fuoco in quanto all’epoca minorenne, ma il giudice Bruce Schroeder ha respinto l’accusa, affermando che la legge sul porto d’armi non era chiara in questo senso.Il giudice, inoltre anche respinto tutte le accuse relative alla violazione da parte di Rittenhouse del coprifuoco della polizia a Kenosha quella notte.

“Mi attengo a ciò che la giuria ha deciso. Il sistema della giuria funziona. Dobbiamo rispettarlo”, ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ai giornalisti dopo l’annuncio della decisione.