I giudici della Cassazione hanno depositato le motivazioni sulla sentenza dello scorso 8 gennaio relativa all’incidente, noto come la “strage di Viareggio” avvenuto la notte del 29 giugno 2009 e costato la vita a ben 32 persone, ma è caduta l’aggravante del mancato rispetto delle norme della sicurezza sul lavoro, facendo scattare la prescrizione.

Strage di Viareggio: “Un controllo avrebbe evitato l’incidente”

Una corretta manutenzione avrebbe evitato l’incidente ferroviario che provocò la “strage di Viareggio“, in cui morirono 32 persone. Lo affermano i giudici della Corte di Cassazione, riportando le motivazioni della sentenza che l’8 gennaio scorso ha sancito 11 condanne per disastro ferroviario colposo. 

Il deragliamento di un treno merci danneggiò una cisterna contenente GPL, la cui fuoriuscita innescò un incendio, degenerato in un’esplosione, che interessò il sedime della stazione di Viareggio, qualche centinaio di metri a sud del fabbricato viaggiatori e le aree abitate circostanti. La Cassazione sostiene che sin da prima del verificarsi del sinistro, tutti gli operatori del settore ferroviario erano a conoscenza del fatto che, una manutenzione non eseguita a regola d’arte era stata all’origine di alcuni incidenti ferroviari.

Si legge ancora nella sentenza, che anche le prassi instaurate per i carri merci nazionali attestano la conoscenza del rischio derivante da una inadeguata manutenzione degli assili. Non è stato mai anche solo rappresentato che il carro sviato a Viareggio avesse caratteristiche costruttive tali da renderlo significativamente diverso da quelli nazionali. 

Riprendendo quanto sostenuto dai colleghi della corte d’ appello di Firenze, un adeguato controllo sulla corretta manutenzione, avrebbe evitato il sinistro, perché sarebbe emersa l’assenza della documentazione inerente alla storia manutentiva del carro e dei suoi componenti e quindi esso sarebbe stato escluso dalla circolazione.

Prescritto il reato di omicidio colposo

La riduzione della velocità a 60 km/h al passaggio del treno cisterna in stazione, non era una regola prevedibile quando si verificò la strage di Viareggio ed è stata introdotta successivamente come norma, la Cassazione ha quindi dichiarato prescritto il reato di omicidio colposo per il venir meno dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro.

Nelle motivazioni della sentenza, si legge anche che l’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza su lavoro non può essere applicata al reato di omicidio colposo, contestato per le morti della strage di Viareggio perché le vittime non sono assimilabili a lavoratori, e dunque non può essere loro riconosciuto il rischio lavorativo.