Quello degli Spoiler è un concetto nato e cresciuto con la diffusione di Internet e della globalizzazione delle informazioni, accessibili a chiunque dappertutto contemporaneamente. Tutti, oggi, temono gli spoiler. Ma come difendersi da essi quando arrivano inaspettati… in un teaser trailer? Sì, stiamo parlando proprio di Stranger Things 4. Ma non solo.

Stranger Things 4, Hop è ancora vivo

Se un tempo rivelare agli amici che “hai visto Stranger Things 4?? Hop è ancora vivo!!” sarebbe stato normale, e anzi, avrebbe nella maggior parte dei casi invogliato a guardare la serie per capire cosa, come e perché, farlo oggi risulterebbe in una corsa in ospedale con il naso fratturato e la mascella dislocata. Se vi va bene, dato che nel recente passato c’è chi per uno spoiler ha perso la vita. Sul serio, mica per gioco.

Stranger Things 4
Photo Credits: web

Il motivo, come anticipato, è che prima, senza internet, non esisteva quella che possiamo definire oggi come la cultura dell’hype. Invogliare a vedere un film, una serie, a giocare un gioco significava comunicare direttamente un’esperienza vissuta tramite passaparola, incappando, inevitabilmente, in qualche spoiler di troppo. Inoltre, proprio perché non esisteva internet, i trailer erano limitati a immagini pubblicitarie statiche, o a brevi stacchetti per la TV o i cinema. Era difficile che riuscissero a spoilerare qualcosa di concreto. 

Sensazione di Dejavù

Vi è mai capitato di pensare, invece, seduti sulla poltrona del vostro cinema preferito, che un trailer, in effetti, vi stesse facendo vedere di un film più di quanto avreste voluto? Se siete assidui frequentatori di cinema non abbiamo dubbi che capirete. La sensazione di Dejavù è costante, infastidente addirittura.

Rivedere a ripetizione, anche due volte di fila prima della proiezione effettiva, il trailer dello stesso film, fa arrivare al punto che, quando quel film poi lo andrete a vedere, molte delle scene le abbiate già impresse nella mente. Del resto i trailer sono studiati per mostrare le scene più “calde”. Quindi, quelle con la percentuale maggiore di Spoiler. 

Una fra le responsabili è di certo è la Marvel“nuova” di Disney. Che però oltre a rappresentare una delle maggiori “untrici” è anche la più virtuosa in fatto di trailer con spoiler. Infatti, è solita modificare alcune scene dei propri trailer per ingannare lo spettatore, che una volta al cinema avrà conservata intatta la scena. Mostrata nel trailer, sì, ma diversa da come lo sarebbe stata nel film. Come Thor che perde un occhio in Thor: Ragnarock: vi eravate accorti che nel trailer viene mostrato con entrambi gli occhi?

Stranger Things 4

La cultura dell’Hype

L’abbiamo nominata, ora contestualizziamola. Per cultura dell’hype si intende la tendenza a rendere epocale qualunque release o uscita, mettendo, appunto, hype, voglia di vedere, giocare, curiosità. La famosa “scimmia sulla spalla” se preferite, è la stessa cosa.

L’hype, però, si può dire che sia sempre esistito. Siamo sicuri che persino le dame con parrucca in fila per ascoltare una nuova sinfonia di Beethoven appena composta avessero una buona dose di Hype. Tutto cambia, però, quando non si tratta più di produrre qualcosa di tanto valido da diffondersi a macchia d’olio e generare hype nel tempo, per passaparola. Ma di generare hype a scatola chiusa, prima ancora che qualunque prodotto sia disponibile. In modo che, a prescindere dalla sua qualità, diventi virale e venda immediatamente dopo la sua uscita.

Perciò di questo si parla quando sentirete parlare di Cultura dell’Hype. Di rivelazioni shock che avrebbero conservata intatta la loro potenza emotiva anche se non avessimo visto nel trailer che “Hop è vivo”, piuttosto che “Aquaman indosserà la tutina arancione” e così via. Di un lento e progressivo trasformare le nuove generazioni, e anche le vecchie, in hype-dipendenti, al punto che non importa più a nessuno “come”, ma solo “cosa”. 

Stranger Things 4

Non c’è modo di arrestare questa tendenza, che le case produttrici cavalcano ogni giorno con trailer più lunghi, più spettacolari, più rivelatori che mai. Ma ricordatevi, che se ora abbiamo paura degli spoiler degli amici, di internet, del baretto sotto casa è a causa loro. Del fatto che sappiamo già così tanto di un prodotto prima della sua uscita che temiamo, se qualche altro dettaglio ci venisse rivelato, di non avere nulla di nuovo da vedere o giocare dopo. Sempre che ci sia, in effetti, qualcosa di valido al di là dello spoiler in sé. Perché il rischio è proprio quello: trasformare ogni cosa in un veicolo attraverso cui avvalorare pochi, piccoli momenti degni di essere spoilerati. Affogati, però, in un mare di nulla. Gioite, dunque, Hop è vivo! Vi sentite meglio adesso?