Unico centauro in grado di mettere, leggermente, in difficoltà l’incedere impetuoso di una BMW che si è scoperta dominante e velocissima durante il weekend italiano di Misano 2024. La Superbike ha finalmente scoperto la grandissima avversarie (ma adesso è la favorita?) di un’Aruba.it Ducati che aveva imperversato per due stagioni di fila lasciando solo le briciole alle avversarie. La rossa sotto ai riflettori, però, non è stata la numero uno di Alvaro Bautista, ma l’undici di Nicolò Bulega. Al suo primo anno in Emilia-Romagna nella SBK, l’azzurro ha disputato una tre giorni estremamente positiva arrendendosi, solo, a re Toprak Razgatlioglu. Prestazioni che hanno permesso al rookie di posizionarsi al secondo posto della classifica mondiale scavalcando, proprio, il compagno di squadra e campione del mondo.

Superbike, le parole di Nicolò Bulega: “BMW è migliorata moltissimo e Toprak è un campione”

(Credit foto – pagina Facebook ufficiale del pilota di Aruba Racing Ducati)

Mi sento molto bene. Toprak questo weekend è stato di un altro livello. Ho provato a passarlo ma in questo weekend è stata davvero tosta stare con lui soprattutto per via di problemi all’anteriore. Con le gomme nuove ho delle buone sensazioni ma quando ho iniziato a sentire il calo ho deciso che 20 punti erano meglio di niente. Il sogno era vincere ma tre podi non sono male – le parole di Nicolà Bulega ai microfoni della WorldSBK.com –. No, non c’è stata una parte specifica quanto dei piccoli step ovunque. Dobbiamo lavorare dato che BMW è migliorata tanto e Toprak è un gran campione”. Nicolò Bulega ora precede Alvaro Bautista: “Essere il miglior pilota della tua Casa è sempre speciale perché significa che sto sfruttando il 100% della moto e questo mi rende felice. Non mi aspettavo di andare così forte a Misano al mio primo anno nel WorldSBK. Donington mi piace tanto; è un gran circuito e ho dei bei ricordi dall’anno scorso. Quest’anno sarà sicuramente più difficile. Mi preparerò per Donington nello stesso modo in cui ci siamo preparati per queste prime quattro gare“.

(Credit foto – Ducati)

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