I bonus facciate e per l’abbattimento delle barriere architettoniche dureranno fino al 31 dicembre 2022. Diverse sono le scadenza per il superbonus del 110% prorogato con diverse percentuali in alcuni casi fino al 2025 o bonus come l’ecobonus, il sismabonus e il bonus mobili prorogati fino al 2024. Queste scadenze però non sono definitive perchè diversi cambiamenti potrebbero essere messi in atto dal prossimo governo Meloni. Il nuovo esecutivo vorrebbe riformare e rivedere l’entità del bonus adoperando aliquota massima dell’80%
Superbonus e bonus edilizi, le scadenze e le proroghe
Dopo il 31 dicembre 2022 non sarà più possibile utilizzare il bonus facciate che prevedeva il 60% di detrazioni sulle spese sostenute per il restauro delle facciate delle proprie abitazioni. Stessa scadenza prevista anche per il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche che prevedeva la copertura del 75% delle spese. Il superbonus edilizio del 110% scadrà il 31 dicembre di quest’anno per le villette monofamiliari a condizione che entro il 30 settembre sia stato eseguito il 30% dei lavori. Il bonus invece è stato prorogato fino al 2025 per altri immobili. L‘aliquota del 110% varrà però solo per il 2023 mentre scenderà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
Per gli interventi di Iacp su immobili di proprietà o gestiti dai comuni e di cooperative di abitazione con immobili assegnati ai soci la scadenza del superbonus è del 31 dicembre 2023 a condizione dell‘esecuzione di oltre il 60% dei lavori entro il 30 giugno 2023. Diversi sono invece i bonus che scadranno invece il 31 dicembre 2024. Tra di essi ricordiamo il bonus ristrutturazione che prevede la detrazione Irpef del 50% delle spese. Detrazione che arriva ad un massimo del 75% per l’ecobonus dedicato alla ristrutturazione energetica dell’immobile in scadenza nel 2024. Stessa scadenza per il sismabonus che arriva ad un massimo del 80% delle spese per adeguare la capacita antisismica di immobili presenti nelle zone ad alto rischio 1,2 e 3. Prorogato fino al 2024 anche il bonus mobili per l‘acquisto di mobili ed elettrodomestici per la copertura del 50% delle spese con il tetto massimo di spesa che passerà da 10mila a 5mila euro.
Le ipotesi di cambiamento del prossimo governo Meloni
Si è ipotizzato in questi giorni come la strutturazione e l’entità dei bonus decisi dall’ultimo governo possano cambiare con il nuovo esecutivo in arrivo. In particolare nel mirino del prossimo governo Meloni c’è il superbonus del 110%. La stessa neopremier Giorgia Meloni aveva dichiarato un probabile intervento “sull’entità dei bonus che non dovrebbero mai superare l’80% del costo sostenuto”. “Personalmente”, ha continuato la Meloni, “lo indirizzerei prevalentemente verso la prima casa, semplificando le norme. Ma abbiamo bisogno di tutelare i cosiddetti esodati del 110%”.
Un 80% valido solo per le prime case mentre per le seconde si scenderebbe tra il 50 e il 65% . Un idea che si associa al cambiamento proposto dal programma elettorale di Fratelli d’Italia in cui si parlava di “salvaguardia delle situazioni in essere e riordino degli incentivi destinati alla riqualificazione, alla messa in sicurezza e all’efficientamento energetico degli immobili residenziali pubblici e privati”.
Stefano Delle Cave
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