Superbonus, oggi l’incontro con banche e imprese: il punto della situazione

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Di Simona Alba

Il governo annuncia che non ci sarà nessun passo indietro sul decreto che affonda il superbonus, ma che è pronto all’ascolto. Si svolgerà oggi a Palazzo Chigi l’incontro tra il governo e i vari attori in campo per valutare la situazione. Le ipotesi in gioco sono finora le richieste avanzate da banche e imprese tra cui la cartolarizzazione e l’ipotesi F24. Le scelte fatte guarderanno ai costi e ai conti pubblici.

Dal governo Meloni nessuna modifica ma pronti all’ascolto

Giorgia Meloni – Ph Credit Wikipedia.org

Parte oggi pomeriggio il confronto tra il governo e i rappresentanti delle banche e delle imprese edilizie sul decreto che ha bloccato la cessione dei crediti fiscali e dei bonus edilizi. Sul tavolo della trattiva l’Associazione Bancaria Italiana e l’Associazione Nazionale Costruttori Edili propongono la cartolarizzazione o le compensazioni tramite i modelli F24 presentati in banca.

La prima ipotesi, già avanzata da Fratelli d’Italia, prevede la cartolarizzazione, un’operazione attraverso la quale un soggetto finanziario, acquista crediti, in questo caso i crediti accumulati attraverso operazioni di ristrutturazione edilizia, e li “impacchetta” emettendo un nuovo titolo liberamente scambiabile sul mercato, così da far fronte alla crisi di liquidità.

La seconda azione invece prevede di sbloccare i miliardi di crediti incagliati attraverso la compensazione fra i vecchi crediti d’imposta e le tasse raccolte dai modelli F24, le banche potrebbero scaricare i debiti compensandoli con gli importi dei pagamenti fiscali fatti dai clienti ai propri sportelli.

Meloni spiega il perché di questa decisone

Giorgia Meloni spiega che le decisioni che hanno portato ad affossare il superbonus:

Il superbonus nasceva con intenti condivisibili ma la misura è stata scritta così male e gestita così male che ha generato una mole enorme di problemi che ora noi siamo chiamati a risolvere.

Aggiunge che sta cercando di sanare una situazione diventata fuori controllo e che ha causato truffe allo stato per 9 miliardi di euro gravando su ogni cittadino:

A ogni italiano il superbonus è costato 2000 euro, quando spende lo Stato non è nulla gratis.

Sulla questione è intervenuto anche Silvio Berlusconi che vede la misura come necessaria e inevitabile per non causare danni al bilancio statale. Oltre le ragioni politiche resta imminente da parte del governo e delle banche la volontà di sciogliere il nodo e decidere sul futuro di milioni d’ imprese e famiglie coinvolte.

Simona Alba

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