Benvenute e benvenuti su CoffeeNSupes, la rubrica sui supereroi da leggere in pausa caffè!
Tazzina alla mano, vi accompagnerò in un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta dei film sui supereroi più e meno conosciuti fino a spingerci nelle profondità della psicologia, filosofia e sociologia nascosta tra le righe degli affascinanti eroi e villain moderni.
In questo appuntamento analizzeremo la figura di Superman, primo supereroe della storia, attraverso il primo film a lui dedicato, Superman del 1978. Ma prima, rewind: nella scorsa puntata abbiamo sorvolato la storia della figura dell’eroe partendo dalla Grecia antica per finire ai giorni nostri. Ora, zuccherate il vostro caffè e allacciate i mantelli…
Nerds, assemble!
Superman: il film
Il piccolo Kal-El viene inviato dal padre Jor-El (Marlon Brando) sulla Terra per salvarlo dall’imminente distruzione del loro pianeta di origine Krypton. Atterrato sulla Terra viene ritrovato dai coniugi Jonathan e Martha Kent che lo crescono come fosse loro e lo chiamano Clark. In seguito alla morte del padre adottivo trova nascosto un cristallo verde attraverso il quale percepisce che deve recarsi nell’Artide per scoprire la sua reale ascendenza. Lì incontra una proiezione del padre biologico che lo sottopone ad una sorta di addestramento per capire come usare le sue abilità. Un trentenne Clark (Christopher Reeve) torna nel mondo umano sotto spoglie di un impacciato giornalista del Daily Planet, e si innamora della collega Lois Lane. Assumendo l’identità di Superman, inizia ad operare contro il crimine della città e finirà per scontrarsi con Lex Luthor (Gene Hackman).
La colonna sonora firmata John Williams è ancora il tema musicale che viene in mente pensando alla figura di Superman. Il film è dedicato al direttore della fotografia Geoffrey Unsworth, scomparso durante la produzione, che lavorò a 2001: Odissea nello spazio, mentre la scenografia è di John Barry, che si occupò anche delle produzioni di Arancia Meccanica e Guerre Stellari. A guardarlo ora, soprattutto per chi non ha avuto il privilegio di assistere alla sua uscita nei cinema, potrebbe sembrare un prodotto di scarsa qualità rispetto ai film di ultima generazione. Tuttavia all’epoca ottenne enorme successo proprio per quegli effetti speciali che oggi possono sembrarci obsoleti, ma è soprattutto grazie a questo indimenticabile film che è nato il filone cinematografico dedicato ai supereroi.
Il simbolismo di Kal-El
Nel 1933, in Germania, Adolf Hitler aveva iniziato la sua scalata verso il potere. Pochi mesi dopo l’emanazione di un decreto che limitò la libertà di stampa, i nazisti bruciarono circa ventimila libri proibiti dal regime. Per gli ebrei, ritenuti responsabili della grave crisi economica che affliggeva il mondo intero, stava per iniziare il periodo più buio della loro storia. Contemporaneamente, Jerry Siegel e Joe Shuster, in America, erano alle prese con la creazione del personaggio di Superman. Ispirati probabilmente dagli avvenimenti storici, così come dalle loro origini ebraiche, i due racchiusero nel personaggio dei simbolismi che possono condurre in primis ad un’analisi dell’Uomo d’Acciaio dal punto di vista biblico.
Già l’etimologia del suo nome originario, Kal-El, è riconducibile al significato ebraico “Voce di Dio”. “El”, che nella storia indicherebbe il nome di famiglia ereditato dal padre Jor-El, è in lingua ebraica derivante dalla parola Elohim, che indica la divinità. Questa componente è fortemente presente nel film del 1978. Così come per Mosè, anche i genitori di Kal-El lo abbandonano per salvarlo da morte certa, lasciandolo in una “cesta” sulle rive dello spazio per essere poi trovato e cresciuto sotto mentite spoglie. Inoltre l’Uomo d’Acciaio ha tre identità: quella natia di Kal-El, quella che assume da terrestre, Clark Kent, e quella in cui unisce le prime due, il supereroe Superman. Troverà l’ultima, che racchiude la sua vera essenza, solo in seguito ad un periodo trascorso in una sorta di “deserto” di ghiaccio.
Gli elementi dell’Uomo d’Acciaio
Non solo simbolismo biblico per il Superman del 1978, ma anche un significato riconducibile agli elementi naturali. Kal-El è di Krypton, il pianeta che esplode nel fuoco distruttore, che è però anche luogo della sua nascita, una nascita segnata dal “fuoco divino” delle sue origini straordinarie. Suo padre, Jor-El, è un influente membro del Consiglio di Governo che punisce il traditore Zod cacciandolo nella fredda “zona fantasma”, e nonostante la sua morte continua a esistere e a comunicare con il figlio grazie all’inserimento della sua coscienza nel cristallo della Fortezza della Solitudine. Essa si trova al Polo Nord, luogo di ghiaccio e quindi di acqua, un posto dove ciò che è stato perso torna ad esistere attraverso la conoscenza che dal padre passa al figlio.
Sul pianeta Terra lui è Clark Kent, è qui che grazie a dei terrestri che lo hanno adottato può crescere al sicuro, ed è qui che successivamente decide di vivere sposando sempre di questa specie l’obbligo al dovere, e quindi al lavoro. L’aria è dove diventa Superman, dove trova l’identità che si è formato staccandosi dal volere del padre ma usando i suoi insegnamenti per il bene dei terrestri. In ultimo, affermando in maniera simbolica la sua morale negativa in contrapposizione con quella di Superman, il sotto terra appare il regno del villain Lex Luthor. Superman incarna quindi l’angelo custode dell’umanità.
I sogni ci salvano. I sogni ci elevano e ci trasformano. E sulla mia anima, giuro, che finché il mio sogno di un mondo dove dignità, onore e giustizia diventino la realtà che noi condividiamo, non smetterò mai di combattere. Mai.
Ci sarebbero ancora moltissimi argomenti da trattare in relazione a Superman e ne avremo sicuramente occasione quando tratteremo i successivi film su di lui. Intanto, vi aspetto giovedì prossimo 20 agosto alle 10:30 per un appuntamento dedicato a Batman e alla pellicola del 1989.
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