Supernova, un film personale, controverso, sull’amore e sulla morte. Il regista Harry Macqueen ha affrontato la narrazione di una vicenda drammatica con il massimo della delicatezza. Stanley Tucci e Colin Firth, protagonisti del film, si sono calati nei ruoli in modo composto ma intimo, dando vita ad una storia d’amore dove la sessualità non è un tema chiave ma piuttosto lo è l’intesa, l’appoggio e la tenerezza che lega la coppia indissolubilmente da decenni.
Un film che collega il filone dei road movie a quello dei sick romance e riesce ad unirne le caratteristiche migliori. C’è una coppia minacciata dalla morte, dal lutto, dall’abbandono della persona amata, e la cornice di un’Inghilterra vissuta ed esplorata in un vecchio camper evidenzia la poeticità del viaggio della vita e dell’amore.
Supernova: la trama
Sam (Colin Firth), un pianista, e Tusker (Stanley Tucci), uno scrittore, sono da vent’anni una coppia affiatata e serena. Decidono di prendere una pausa dai rispettivi lavori per mettersi in viaggio sul loro vecchio camper e attraversare l’Inghilterra, ripercorrendo luoghi del loro passato e visitando amici e familiari. Ma quella che inizialmente sembra una vacanza di piacere in realtà è un lento e profondo addio.
Quando due anni prima a Tusker è stata diagnosticata la demenza senile precoce le vite dei due sono cambiate irrimediabilmente. Ora, fa fatica a compiere semplici gesti quotidiani, dimentica volti e perde la percezione della realtà. Sam sa bene che il tempo che gli resta da vivere insieme è la cosa che più a valore, prima che il compagno un giorno si svegli senza riconoscerlo. Ma Tusker fa fatica ad accettare la sua lenta morte. Prima di perdere il controllo su se stesso vorrebbe mettere un punto al dolore che provoca a Sam.
Il peso dell’amore, la dignità della morte
Come sempre succede nei racconti che riescono ad entrare nel cuore, sono le caratterizzazioni dei personaggi ad essere la carta vincente. Sulle spalle di Colin Firth, Sam, è caduto il peso dell’amore, il senso di responsabilità, l’amarezza corrosiva del lutto. Stanley Tucci, Tusker, è uno scrittore testardo che pretende di vivere con dignità il tempo che gli resta. Eppure entrambi, così affaticati, così provati dal destino imminente della coppia, non perdono occasione per sorridere e affrontare insieme la sfida.
Harry Macqueen ha ammesso di aver lavorato a stretto contatto con specialisti del settore, conoscendo personalmente chi è stato colpito dalla demenza senile. Ha costruito così pian piano la storia di una coppia che si ama profondamente da decenni, che ha un equilibrio perfetto rotto improvvisamente dalla notizia della malattia di uno dei due. La sessualità non ha importanza in questo film, ma ha scelto di portare sullo schermo una coppia omosessuale per accentuare l’universalità dell’amore e della tragedia.
Cosa significa amare davanti alla morte inesorabile?
Potremmo dire che l’amore sia come le stelle. Ce ne sono di tipi diversi, di colori diversi, ma tutte brillano infuocate. La supernova è un’esplosione stellare che nell’arco di qualche mese emette tanta energia quanta quella che produce il Sole nella sua intera esistenza. Allo stesso modo alcuni amori terminano con un’esplosione di emozioni incontenibili, talmente intense da inondare un’intera galassia.
L’avventura on the road di Sam e Tusker è un viaggio di accettazione della malattia, una di quelle che pietrifica e fa svanire giorno dopo giorno un’identità. Un viaggio che come ultima fermata ha l’addio taciuto alla vita. Ognuno soffre per il dolore altrui, ognuno è in lutto per l’altro. Perché se Sam è posto davanti alla fine del suo amato compagno, Tusker deve affrontare il lutto di se stesso. È questo il vero cuore di Supernova, l’esplosione contenuta di un lutto che ha inizio quando si è ancora in vita. Il ritratto di un’ondata di energia nucleare che investe due persone che si amano quanto l’universo e che affrontano insieme la morte, essendo l’uno la forza dell’altro l’altro.
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Articolo a cura di Eleonora Chionni