Susanna e Carlotta Proietti: chi sono le figlie di Gigi Proietti: “Ci manca”

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Di Redazione Metropolitan

Carlotta e Susanna, figlie dell’indimenticabile Gigi Proietti, intervistate: la prima racconta del rapporto del papà con i vari fidanzatini, Susanna parla di come Gigi le supportava nella loro carriera artistica. “Papà ci dava consigli, sempre di mantenere una propria linea e di non farsi influenzare troppo dagli altri, andare dritti sulla propria strada. Per lui era importante trovare una propria identità.”, ha ammesso la donna. Poi, più nel personale, ha concluso: “La prima cosa che mi viene in mente pensando a lui? Il rapporto molto tenero che c’era tra noi. Noi siamo state fortunate.”

Susanna e Carlotta Proietti: chi sono le figlie di Gigi Proietti

Susanna Proietti, 42 anni, è la prima figlia di Gigi Proietti e della storica compagna Sagitta Alter. Susanna ha seguito le orme del padre nel mondo dello spettacolo e lavora come costumista e scenografa, anche se qualche volta è salita sul palco accanto al padre. Gigi Proietti, scomparso il 2 novembre 2020, era il suo “papieruzzo” e per lei non è stato sempre facile condividerlo con il resto del mondo: “I miei primi ricordi sono tutti uguali: io, mia madre e mia sorella sedute in prima fila, e a fine spettacolo una coda di persone adoranti che volevano stringergli la mano. Mi dava fastidio, a più di uno avrei dato un morso. Faceva strano perché dentro casa eravamo una famiglia davvero normale, ma quando uscivamo eravamo circondati da scocciatori, dal mio punto di vista, che volevano l’autografo”, ha raccontato Susanna qualche anno fa al Corriere della Sera.

Anche in vacanza, la famiglia Proietti è stata più volte infastidita da fan dell’attore che non avevano “la delicatezza di pensare che per noi era un momento privato”. Al Corriere della Sera, Susanna Proietti ha ricordato una vacanza in Egitto: “Quando siamo noi quattro ci divertiamo molto, amiamo prenderci in giro, scherzare. Mio padre fa una battuta dietro l’altra. Poi ama disegnare, fa vignette e caricature. Allora si divertì a riempire un quaderno mio e di Carlotta: Tutankhamon divenne Tutancamion o Tutancarmen”.

È stato ricordato dalla figlia Carlotta nell’ambito di un’intervista concessa ai colleghi del quotidiano “La Repubblica”. La donna è una delle due eredi del grande attore romano e ha dichiarato che gli ultimi dodici mesi non sono stati molto semplici da gestire: “Diventa difficile essere obiettivi, per me che lo adoravo, come tutti i miei – ha sottolineato –. In mezzo ai tantissimi messaggi e commenti di vicinanza e stima che ho letto, mi sono accorta che una persona come mio padre non è facilmente riassumibile. E quando si fa appello a lui come a un grande comico, è inevitabile che sfuggano aspetti, vocazioni, gesti e approfondimenti del suo infinito lavoro di decenni”.

Carlotta Proietti ha aggiunto che a mancarle di più è il continuo scambio che aveva con il suo genitore, la possibilità di confrontarsi sui titoli e sulle idee. Tuttavia, adesso porta comunque avanti i progetti nati insieme a lui: “A me, mia sorella Susanna e mio cugino Raffaele Proietti servirebbe pure una casa teatrale, uno spazio da gestire. Si tratta di un’altra passione paterna ereditata”.