Tabooteca: ecco perchè la sessualità va spiegata ai bambini

Foto dell'autore

Di Giorgia Lanciotti

«Il bambino è una persona seria» scriveva Elena Gianini Belotti nel 1973 nel saggio di pedagogia Dalla parte delle bambine. E proseguiva: «Da quando viene al mondo, è un insaziabile, temerario, curiosissimo esploratore che usa sensi e intelletto come uno scienziato, teso con tutte le sue energie alla conoscenza. Prova e riprova, fallisce e ritenta con pazienza infinita finchè non raggiunge una sua personale perfezione, sempre pronto a esporsi, rischiare in un mondo di adulti fatto per gli adulti».

Nasce a Bologna la prima tabOOteca

tabooteca © associazione orlando

Nei primi anni di vita, il nostro cervello è una spugna. I bambini hanno un grande potenziale di apprendimento, ancora migliorabile se verrà opportunamente stimolato. Però, la qualità di ciò che bambini e bambine apprendono non dipende da loro, ma dagli adulti. Proprio da qui muove l’apertura, il 12 novembre scorso, della prima tabOOteca all’interno del Centro documentazione delle donne di Bologna.

L’iniziativa di Orlando, associazione femminista, è stata prontamente sostenuta anche da Cassero, Non una di meno, Mujeres Libres e della Regione Emilia Romagna. “L’idea nasce dalla necessità di supportare percorsi educativi nel nostro territorio in un’ottica di rete tra diversi soggetti e luoghi della conoscenza e della cultura. Pensiamo in primis ai consultori, associazioni, ma anche librerie e biblioteche” – scrive l’Associazione sul sito ufficiale. Nel nostro Paese siamo indietro anni luce sia rispetto all’educazione sessuale e affettiva. In Francia, l’educazione sessuale è materia di insegnamento a scuola già da anni, mentre in Italia la sessualità è ancora un tabù.

Con gli strumenti a disposizione nella tabOOteca, Orlando vuole favorire – a partire dai più giovani – l’educazione alla cultura e alla consapevolezza della propria sessualità, ma anche al consenso e alle differenze di genere. Il catalogo – ancora in evoluzione – contiene suggerimenti di lettura, giochi da tavolo e modelli anatomici di difficile reperibilità o troppo costosi. I materiali che questa biblioteca sui generis offre, sono i tipici strumenti di approccio alla realtà che mettiamo in mano ai bambini a partire dai primissimi anni: libri, cartonati, pop-up e giochi. Agli adolescenti, invece, sono destinati dei giochi con le carte, come Taboo, o giochi di ruolo. Rispetto ai giochi tradizionali, qui a cambiare sono i temi, affini all’educazione al benessere sessuale. Si parla dunque di mestruazioni, contraccezione, anatomia, affettività, ma anche di orientamento sessuale e identità di genere.

La tabOOteca insegna: quanto è scomodo educare alla sessualità

Ovviamente, l’Associazione Orlando prevedeva di non passare indenne al vaglio delle forze politiche affrontando determinati argomenti, e così e stato. Ad essersi scomposta è stata soprattutto la destra, che non ha perso l’occasione per ribadire la propria posizione riguardo queste tematiche. La consigliera regionale Marta Evangelisti di Fratelli d’Italia ha definito l’iniziativa «inaccettabile». La stessa ha poi lanciato un appello: «tutelare i più piccoli e le loro famiglie da imposizioni ideologiche».

L’Associazione, in risposta, ha pubblicato sul sito ufficiale una precisazione. Orlando ha ribadito che la tabOOteca offre «un servizio di prestito destinato ad adulti che già svolgono, nel loro ambito professionale e associativo, percorsi volti all’educazione sessuale in età evolutiva e oltre». É stata riconfermata la premura con cui i giochi e gli strumenti educativi sono stati selezionati, e l’attenzione con cui verranno dati in prestito. Infatti, ciò che la taBOOteca spera di realizzare con la messa a disposizione dei materiali in catalogo, è una mappatura dei laboratori in cui questi verranno usati in giro per l’Italia.

Sessualità. Ma cosa vuoi che ne capiscano, son bambini

Normalizzare la sessualità e poterne parlare liberamente; promuovere la conoscenza e i valori dell’amor proprio, del rispetto altrui, dell’affetto sano, è ciò da cui bisogna partire per combattere la cultura dello stupro e prevenire la violenza di genere. E bisogna cominciare a farlo con i bambini e le bambine, con i giovanissimi e le giovanissime. Il nostro corpo è un testo, e come tale va letto, e la tabOOteca fornisce degli strumenti per farlo.

Le biblioteche sono luoghi di libertà e i libri che le abitano sono strumenti necessari per imparare a guardare con occhio critico la cultura in cui siamo immersi. Ma abbiamo creato noi tale cultura, e siamo sempre noi a poterla cambiare, per liberarci finalmente dagli stereotipi e dai tabù.

Nella società adultocentrica in cui viviamo, occuparci dell’ educazione sentimentale, affettiva e sessuale dei giovanissimi è un doveroso gesto di generosità nei loro confronti. Così, soddisferemo la curiosità delle bambine e dei bambini che sono oggi. Li renderemo in seguito adolescenti in grado di parlare liberamente della loro sessualità, e di viverla in maniera sana, perchè ne conosceranno il linguaggio. Ed infine, è così che saranno donne e uomini pronti, rispettosi di sé e degli altri, consapevoli ed empatici.

Giorgia Lanciotti

Seguici su Google News