Recensione “Tales From The Ocean” dei We Are The Bears

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Di Redazione Metropolitan

Chi sono i We Are The Bears? Stiamo parlando di un emergente duo psychedelic desert nato alle pendici del Vesuvio, proprio come “la ginestra” di Giacomo Leopardi. Vincenzo Sorrentino si occupa di voce, chitarre e suoni, mentre Gaetano Garofalo di drums e percussioni.

Siamo in macchina, a moltissimi kilometri da casa, un lungo viaggio ci aspetta. Esplorare nuovi orizzonti è il nostro obiettivo: isolarsi dal mondo a noi conosciuto per vivere un’esperienza unica alla “Into The Wild”. Dunque lasciamoci cullare dalla musica, le note viaggeranno più veloci di noi, o meglio faremo in modo che ci superino per dare libero sfogo alla nostra immaginazione. L’intento artistico dei We Are The Bears è proprio questo, comporre canzoni da “viaggio”, con un ricercato sound estraneo ai confini italiani. Perchè questa scelta? L’impulso a viaggiare è è parte integrante della natura umana, è una passione che incuriosisce e spinge oltre i limiti, come il desiderio della felicità. Non tutti i viaggi hanno un preciso scopo, ma è chiaro quel che resta: un briciolo di conoscenza in più. Viaggiare significa avere un alternativa. Spezzare le catene. Esplorare ciò che si è dentro e ciò che vi è fuori. Chi meglio della musica può essere un degno compagno? Spingi play, presta attenzione, questo è “Tales From The Ocean”.

A seguito del loro primo disco“Blue Desert Fuzz” uscito nel 2016 la band ha ricevuto buoni riscontri ed è tornata in studio per un lavoro più maturo del predecente, senza snaturare l’essenza dell’esordio. Il 10 ottobre uscirà il nuovo album “Tales From The Ocean”: l’esperimento è riuscito, il duo ha trovato la sinergia per un ottimo risultato finale. Tutto il lavoro in studio ha avuto la durata complessiva di due mesi. Dieci sono le tracce che compongono l’album. A proposito di esso, Vincenzo afferma:

Il titolo “Tales From The Ocean” è nato il giorno in cui sono andato in studio. Dovevo registrare le prime  demo, ero solo e a farmi compagnia c’era il mare. Mi ha osservato dalla grande finestra che c’è in studio. Ho iniziato a lavorare ai suoni di “Tales From The Ocean” subito dopo l’estate 2016. Venivamo da un bel po’ di date e – dal vivo – avevo iniziato a sperimentare sempre più delay che si rincorrevano e riverberi leggermente più corti sulla voce rispetto al nostro primo lavoro discografico. Una volta composta la catena di suoni che volevo per questo nuovo disco ho iniziato a lavorare con Gaetano alle drums e a tutta la parte di percussioni.

In questo disco Vincenzo e Gaetano hanno avuto modo di sperimentare e giocare con le melodie. Il brano “Pompei” è il loro cavallo di battaglia, estratto come primo singolo. Nasce dopo una visita presso i celebri e magici scavi. Nel video sono rappresentati scenari e paesaggi del Vesuvio.“Lights Out” è il secondo singolo estratto dall’album. Il protagonista del video è un ragazzo con il suo skateboard, style underground, ci sono scritte sui muri e stencil da attaccare. La location scelta è il porto di Granatello, Portici. Cosa vuole dirci questa canzone? E’ un invito a prendere le cose con più leggerezza e il video rispetta a pieno il consiglio. “Fly High” è il brano più emozionante dell’album. Registrato di notte, ha un ritmo tribale che sembrerebbe tipico di un qualche rito. Il testo recita “waiting for the stars … we fly high”: ad occhi chiusi, o guardando le stelle, sembra davvero di volare alto. Il resto della tracklist è coerente con quello che vuole rappresentare il disco. “Flamingo’s Lips” chiude il tutto in bellezza con piacevoli percussioni in sottofondo. E’ una melodia che non solo rilassa, ma libera la mente. 

Il pregio dei We Are The Bears è la versatilità, la maniera sempre nuova di intrecciare più strumenti musicali. Il loro progetto musicale è veramente interessante: è difficile trovare uno studio così accurato del suono. Se siete alla ricerca di atmosfere soffuse e rarefatte, se volete sounds diversi dal solito, se volete semplicemente provare un’esperienza nuova che non è puro “indie” ma è di più, allora questo album fa al caso vostro. 

Cover album – Credits ufficio stampa

TRACKLIST

  1. Pompei
  2. Fly High
  3. Lights Out
  4. Everything Is Loud
  5. Shadow Of Your Eyes
  6. Tumbao
  7. Feeling Blue
  8. From Far Away
  9. Feel The Voice
  10. Flamingo’s Lips

 

Giulia Pappalardo