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Tamberi, chi è il padre allenatore e la rottura definitiva: “Non lo sento dal giorno del matrimonio”

Le strade tra Gianmarco Tamberi e suo padre-allenatore, Marco, si dividono. E’ lo stesso campione olimpico del salto in alto ad annunciarlo: “E’ una decisione che stavo considerando da tempo, perché in questi anni di collaborazione a grandi risultati si sono alternate altrettanto grandi divergenze”. La scelta alla vigilia dei mondiali di Eugene “presa con doverose cautele e un pizzico di coraggio, nasce dall’analisi della stagione fin qui disputata. Siamo ben al di sotto delle aspettative tecniche e c’è stato uno scambio di opinioni su cosa non stesse funzionando, ed è emersa una diversità di vedute”.

Gianmarco Tamberi è pronto a ripartire. Rigenerato dalla luna di miele con la moglie Chiara, sposata lo scorso 1 settembre dopo 13 anni di fidanzamento, il 30enne campione olimpico di salto in alto inizierà lunedì prossimo la preparazione in vista della nuova stagione. L’ultima si è chiusa alla grande, con la vittoria dell’oro agli Europei di Monaco di Baviera che ha cancellato almeno in parte la delusione il quarto posto ai Mondiali di Eugene.

Tamberi: “Con mio padre non ci sentiamo dal giorno del matrimonio”

Tra Maldive, Bali e Singapore, Tamberi ha ricaricato le pile. “Dopo un anno tanto complicato – ha detto in un’intervista alla Gazzetta dello Sport – abbiamo ripreso a respirare”. Al suo fianco, nella nuova stagione, non ci sarà il padre nelle vesti di allenatore. La rottura, annunciata a luglio e poi messa in stand by in occasione dei Mondiali, è diventata ufficiale: “Non ci sentiamo praticamente dal giorno del matrimonio, dovremo incontrarci, ma per entrambi è giusto così. Eravamo sul filo da anni. Abbiamo bisogno di battere strade diverse. Ognuno seguirà il proprio percorso, papà se sarà d’accordo, potrà continuare a farmi da manage per le gare”.

Cosa è successo

Il rapporto tra Gianmarco e suo padre pare si sia interrotto a luglio, prima dei Mondiali di Eugene, occasione in cui Tamberi si è qualificato quarto, per poi riprendere in vista degli Europei di Monaco di Baviera, vinti dal campione marchigiano. Gianmarco ora dice di voler puntare sui Mondiali di Budapest 2023, gli Europei di Roma e i Giochi di Parigi del 2024. L’atleta azzurro, poi, esclude l’ipotesi di allenarsi da solo come fa il suo amico Mutaz Barshim e spiega: “per come sono fatto io ho bisogno di un preparatore atletico e di un coach che mi aiutino senza stravolgere la mia routine. Perché a 30 anni è difficile cambiare”. Non circolano nomi sicuri al momento, ma al padre riserverebbe comunque un ruolo di “manager per le gare, se lui lo vorrà”, dice.

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