Tangenti: agli arresti Generale e Colonnello dell’Aeronautica

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Di Redazione Metropolitan

I vertici dell’Aeronautica accusati di aver versato tangenti sulle forniture militari e truccato appalti. 64 gli indagati tra ufficiali e imprenditori

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Tangenti e appalti truccati nell’Aeronautica

La polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di alcuni esponenti delle forze armate, pubblici ufficiali e imprenditori. 31 i provvedimenti cautelari, 64 gli indagati totali. Il tribunale di Roma ha disposto gli arresti domiciliari per un Colonnello e un Generale dell’Aeronautica. Cinque persone sospese dai pubblici uffici. Altre diciannove non potranno contrattare con la Pubblica Amministrazione ed esercitare attività imprenditoriali. L’accusa è quella di aver commesso frodi nelle forniture dei materiali, corruzione e turbativa d’asta. Si utilizzava un canale preferenziale per gli imprenditori che fornivano arredi, distintivi e infrastrutture. I pubblici ufficiali incassavano le tangenti pari al 10% dei contratti, oppure ottenevano favori personali.

L’indagine è iniziata un anno fa, quando vennero rilevati alcuni episodi di frode contrattuale sulla fornitura di materiali. Gli inquirenti hanno scoperto un sistema corruttivo ben collaudato. Per l’inchiesta sono state determinanti le intercettazioni telefoniche e quelle ambientali, oltre a vari pedinamenti.

Forniture sotto la lente degli investigatori

Come già scritto in precedenza, l’indagine riguardava le forniture truccate. Gli imprenditori avevano raggiunto un accordo per evitare di farsi concorrenza e garantendo agli altri un pezzo del lavoro. Un’altra truffa riguardava la fornitura di tende modulari a struttura pneumatica per l’Esercito Italiano. Quest’ultima fornitura veniva assegnata tramite una ‘gara a procedura aperta‘, con un costo di circa 9 milioni di euro. Sotto la lente anche la digitalizzazione degli aeroporti di Pratica di Mare e Centocelle. Le gare e gli appalti fruttavano in totale 18 milioni di euro.

Difesa parte lesa

La Difesa si dichiara parte lesa“. Questo è quanto comunicato dal ministro Lorenzo Guerini. “Abbiamo fiducia nella magistratura. Ci sarà la piena collaborazione per individuare le responsabilità. Attendiamo l’evoluzione dell’indagine. Se tutte le accuse dovessero essere confermate, sarebbe un fatto grave perché compiuto da ufficiali delle Forze Armate“, conclude il ministro.

Andrea Caucci Molara

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