Nel 2014, proprio a natale, l’astrofisico americano Neil deGrasse Tyson scrisse un Tweet che gli sarebbe costato non poche critiche: “On this day long ago, a child was born who, by age 30, would transform the world. Happy Birthday Isaac Newton b. Dec 25, 1642″
“In questa giornata, molto tempo fa nacque un bambino che giá a 30 anni avrebbe cambiato il mondo. Buon compleanno Isaac Newton, 25/12/1642”

Come successivamente lo stesso deGrasse Tyson ha dichiarato, lui non credeva di sollevare un polverone con questo messaggio: noi invece intendiamo cogliere questa occasione per parlare di Newton e della sua dicotomica figura.

La figura di Isaac Newton

Il mondo per sempre associera’ la figura di Sir Isaac Newton a quella del grande scienziato: padre delle leggi della Gravitazione universale, ma anche autore di saggi su forza centrifuga, sul moto dei corpi e sulla diffrazione della luce, e di un interessante saggio su come la gravita’ influenzi il moto delle maree.
La sua intera vita fu un susseguirsi di successi, tanto scientifici quanto politici.
Dopo aver capeggiato una protesta contro re Giacomo II, per la sua decisione di volere solo esponenti della chiesa Cattolici Romana nei posti cardine del potere politico e culturale, successivamente alla cacciata di re Giacomo da parte di Guglielmo D’Orange (la Gloriosa Rivoluzione) fu eletto in parlamento. Nel suo periodo “londinese”, sicuramente prevalse in lui l’amore per la vita politica, che rallento’ molto le sue ricerche.

Newton ed il tweet incriminato di Neil deGrasse Tyson del 2014. Questo tweet costera’ all’astrofisico non poche grane.
I problemi di salute ed il lavoro presso la zecca

Figura estremamente geniale ma fragile, Newton fu molto rallentato nel suo lavoro da frequenti esaurimenti nervosi, dal primo, nel 1679, che interruppe temporaneamente la sua attivitá di ricerca, fino all’ultimo (1693) che lo spinse ad allontanarsi definitivamente dalla ricerca “pura” e dedicarsi invece al lavoro presso la zecca Reale (di cui prima fu custode e successivamente direttore).
Piccola chicca: una mente geniale come la sua non poteva rimanere confinata in un lavoro “da scrivania”. Durante la sua permanenza presso la zecca, infatti, Newton si occupo’ moltissimo di tecniche per la prevenzione della contraffazione della moneta inglese.

Il Calcolo integrale: la disputa tra Newton e Leibniz

Nota, infine, e’ la “disputa” sull’invenzione del Calcolo. Se infatti giá per la teoria della gravitazione universale Newton aveva utilizzato delle nozioni che oggi definiremmo di Calcolo, il primo a diffondere questo concetto ed a formalizzarlo in modo coerente fu il matematico Leibniz (che introdusse anche il simbolo di integrale: non una I come alcuni pensano bensí una S stilizzata e significante la parola latina Summa). Proprio questa diatriba segno’ gli ultimi anni della vita dello scienziato, fino alla sua morte nel 1727.

Due ulteriori curiositá:
  1. come molti scienziati del suo tempo, Newton era un appassionato di alchimia e misticismo
  2. La storia della mela e’ sicuramente stata romanzata nei secoli. Eppure Newton stesso riferí a Stukeley (archeologo) di come la nozione della gravita’ fosse stata ispirata dal cadere di una mela