Teatro della Cometa: in scena lo spettacolo 7 Anni

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Di Redazione Metropolitan

L’opera teatrale di Josè Cabeza e Julia Fontana in scena al Teatro della Cometa fino al 1 dicembre.

A due passi da Piazza Venezia vi è Il Teatro della Cometa, dove fino al 1 dicembre va in scena “7 Anni”, il nuovo spettacolo di Josè Cabeza e Julia Fontana. Diretto da Francesco Frangipane, l’opera si svolge in una sola stanza.
I soci fondatori di un’importante azienda di software applicativi scoprono che il fisco ha messo gli occhi sul loro conto segreto in svizzera, su cui hanno depositato grandi somme di denaro non dichiarato. Per il bene dell’azienda, uno solo dei quattro dovrà assumersi la colpa e scontare così 7 anni di carcere.

E’ quindi la situazione che evidenzia il carattere dei personaggi, i rancori e i segreti nascosti. Tra tutti primeggia il mediatore, che li invita a specchiarsi l’uno nell’altro. Sono infatti le sfumature umorali che muovono i personaggi, e quello del mediatore è un ruolo che serve proprio a far emergere sentimenti inespressi. Punti di somiglianza sono anche le tensioni narrative che esplodono in punti di rottura.

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7 anni la locandina dello spettacolo al teatro della cometa – foto dell’autrice

Gli attori mantengono vivo lo spettacolo teatrale tramite rivelazioni, cinismo, votazioni e sofismi verbali.

È una lotta di tutti contro tutti che vede emergere gli egoismi. Inoltre rappresenta uno spaccato della società e di come il denaro alteri l’amicizia e la solidarietà. L’attenzione è rivolta soprattutto su delle precise domande:

“Quanto valgono 7 anni? 15 o forse 30 milioni? Quanto vale un’amicizia decennale davanti al mors tua vita mea?”


Senza mai uscire dalla stanza, il livello di attenzione resta comunque alto per tutta la durata dell’opera, e lo spettatore vive con animo le discussioni. La narrazione descrive il conflitto interno dei personaggi: dal commerciale di azienda un po’ ruffiano, all’impacciato ideatore del software, in bilico tra genio e insicurezza. Da chi ha in mano la strategia aziendale, alla contabile molto attenta ma anche molto vulnerabile, infine il mediatore che supporta i protagonisti.

Quello del Teatro della Cometa diventa un palco dove recitare significa mettere a nudo le reazioni dei personaggi coinvolti e le loro verità. Il ritmo è incalzante e lo spettatore si siede per godersi lo spettacolo. La tensione emotiva e psicologica anima tutta la rappresentazione grazie alla combinazione di azione e reazione, oltre all’equilibrio tra ritmo e pause. L’argomento è moderno perché ci si concentra sull’avidità dei singoli personaggi, anche se si ignora quasi del tutto che questa avidità personale dipende dal capitalismo.

Uno spettacolo degno di attenzione. Teatro della Cometa, Via del Teatro di Marcello, Roma, fino al 1 dicembre.

Simona Nati