Cultura

Teatro Quirino incanta tutti con l’opera: Dieci piccoli indiani…e non rimase nessuno!

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Il 9 gennaio al Teatro Quirino si è svolta l’anteprima stampa di uno dei maggiori capolavori di Agatha Christie: Dieci piccoli indiani… e non rimase nessuno!

La storia è nota: siamo nel 1939, l’Europa è alle soglie della guerra. Dieci sconosciuti per vari motivi sono stati invitati su una bellissima isola deserta. Arrivati nelle camere, trovano affisse agli specchi una scritta, “Dieci piccoli indiani”. La filastrocca parla di come muoiono, uno dopo l’altro, tutti i dieci indiani. Una serie di morti misteriose infonde il terrore negli ospiti dell’isola, che iniziano ad accusarsi a vicenda fino ad arrivare ad una scioccante conclusione. L’assassino si nasconde tra di loro.

E’ forse il romanzo più cupo della scrittrice. Probabilmente a causa proprio degli echi della guerra che di lì a poco si sarebbero fatti sentire. Ma è grazie a questa cupezza che la scrittrice dà sfogo ad una vicenda piena di intrigo e suspense che trova il suo apice in un finale tra i più elettrizzanti e spiazzanti mai scritti.L’uso della filastrocca infantile ribadisce il clima angosciante che pervade tutto il romanzo e che si manifesta tra i due poli contraddittori della colpa e dell’innocenza. La filastrocca “è’ un’arma a doppio taglio, aiuta a creare quell‘atmosfera magica e surreale, scandisce con il suo ritmo inesorabile, la minaccia di morte che incombe su ciascun personaggio. Tutti professionisti sicuri di se e della solida posizione sociale che viene messa in discussione dal preciso momento in cui sbarcano sull’isola”.

La versione messa in scena al Teatro Quirino di Roma con la regia del regista spagnolo Ricard Reguant, è stata un enorme successo sia a Madrid la scorsa stagione che a Barcellona. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e delineati nelle loro profondità interiori. La stessa epoca del romanzo viene rispettata tanto da ambientarla nei suggestivi anni 40’ con una scenografia in stile Art-Decò. A tal proposito si utilizzano i colori bianchi e neri, che danno un suggestivo impatto visivo ad uno spettacolo che vede sul palcoscenico dieci protagonisti della scena italiana, per la prima volta tutti insieme di varie generazioni e background artistici differenti.

Lo spettacolo è suddiviso in due atti separati da una breve pausa, i colpi di scena che vanno aumentando di certo non mancano. Noi di Metropolitan lo consigliamo per la forte spettacolarità e il continuo suspence che mantiene lo spettatore attento e desideroso di scoprire il finale.

 

di Valentina Cetrangolo

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