Tempesta solare ”cannibale”, sulla Terra in arrivo lo spettacolo delle aurore boreali

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Di Redazione Metropolitan

Una nuova tempesta solare arriverà sulla Terra, e potrebbe essere talmente intensa da replicare il meraviglioso spettacolo delle aurore boreali avvenuto lo scorso novembre. Secondo le previsioni della National Oceanic and Atmospheric Administration statunitense, la tempesta geomagnetica potrebbe raggiungere la classe G3 in una scala che va da G1 a G5; la stessa classe dello scorso 5 novembre.

Tempesta solare in arrivo: cosa dicono gli esperti

Tempesta solare
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La tempesta solare, secondo gli esperti, dovrebbe colpire l’atmosfera terrestre durante la metà della giornata di oggi e sembra che potrebbe dar vita a un brillante spettacolo come quello delle aurore boreali, già verificatosi lo scorso 5 novembre.

Queste le dichiarazioni di Mauro Messerotti, professore di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste, intervistato dall’Agenzia Ansa:

“Secondo le previsioni della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) statunitense, la tempesta geomagnetica potrebbe raggiungere la classe G3 in una scala che va da G1 a G5, la stessa classe dell’evento del 5 novembre scorso, quindi abbastanza forte. Non è però il brillamento a produrre la tempesta geomagnetica ma la bolla di plasma che viene accelerata dall’eruzione solare, fino a interagire con l’atmosfera terrestre”.

Perché tempesta ”cannibale”? Lo spiega la Nasa

La Nasa riferisce che durante una tempesta solare un alone di particelle si libera a seguito di un’espulsione di massa coronale accaduta di recente. Gli esperti parlano di ”cannibalismo” in riferimento alle tempeste solari perché l’espulsione di massa coronale riguarda il fenomeno secondo cui la materia solare espulsa dal Sole si muove più celermente di quella liberata da espulsioni precedenti. In questo modo può raggiungere e fondersi con quella di eventi antecedenti.

Questa situazione può generare quella che si definisce espulsione ”cannibale”; un evento che a sua volta genera espulsioni che possiedono “una struttura complessa”, rispetto a quelle consuete, e produco “tempeste magnetiche prolungate” quando avvolgono la Terra.

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