Turno di “pausa” dal circuito ATP dopo i tornei di Acapulco, Dubai e Santiago, prima che si dia il via ai due Master 1000 americani. Pausa che in realtà tocca solo alcuni, vale a dire quei tennisti facenti parte di nazionali già qualificate alla fase finale della Coppa Davis; gli altri (al netto degli infortunati) si daranno battaglia tra venerdì 6 e sabato 7 marzo.

Croazia – India

Testa di serie numero uno e seconda squadra del ranking di Coppa Davis, la Croazia affronterà l’India venerdì alle 15. La squadra capitanata da Vedran Martic non avrà a disposizione il loro giocatore con il miglior ranking, Borna Coric (problema alla mano per lui), ma almeno potrà contare su Marin Cilic. Insieme a lui Borna Gojo e Nino Serdarusic, rispettivamente numero 277 e 297 del ranking mondiale. Per il doppio invece la coppia che scenderà in campo è formata dagli specialisti Ivan Dodig e Mate Pavic, numero 10 e 15 del ranking di doppio.

L’India per fronteggiare i croati risponde con i suoi migliori singolaristi: Sumit Nagal (n. 127), Prajnesh Gunneswaran (n.137) e Ramkumar Ramanathan (n.182). In doppio giocheranno Rohan Bopanna (n.37) e Leander Paes (n.115 e veterano in Coppa Davis con l’India, nonché detentore di match vinti nella competizione per la propria nazionale). Sia in singolare che in doppio la bilancia dei pronostici pende decisamente sul lato croato, ma quella indiana è una squadra da non sottovalutare. Il 22esimo posto nel ranking di Davis e la loro grande esperienza nel torneo potrebbe anche regalarci qualche sorpresa.

Croazia Coppa Davis
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Ungheria – Belgio

Il Belgio è testa di serie numero 2 (quarto nel ranking di Davis), ma dovrà fare a meno del loro miglior giocatore, David Goffin. Scenderanno in campo allora Kimmer Coppejans (n.154), Ruben Bemelmans (n. 222) e Arthur De Greef (n.332) per il singolare; in doppio invece se la giocheranno Joran Vliegen (n.36) e Sander Gille (n.43), vincitori di tre titoli insieme lo scorso anno. L’Ungheria (24esima nel ranking Davis), di contro, ha a disposizione alcuni singolaristi di livello superiore a quelli belgi.

Koves ha chiamato per la partita che si giocherà venerdì alle 16 i suoi migliori giocatori: Attila Balazs (n.76), Marton Fucsovics (n.84), Zsombor Piros (n.401, Fabian Marozsan (n.523) e Peter Nagy (n.530). Facile pensare che Fucsovics potrebbe giocare sia in singolare che in doppio, dal momento che nella classifica di quest’ultimo è l’ungherese più in alto (338esima posizione). Se quindi i belgi sono i favoriti per la partita di doppio, in singolare gli ungheresi sono nettamente più forti. A discapito delle 20 posizioni di differenza della classifica di Coppa Davis, l’Ungheria è la favorita per la vittoria.

Ungheria Coppa Davis
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Colombia – Argentina

Sfida impari da una parte, il singolare, ed estremamente interessante dall’altra, il doppio. La Colombia, infatti, dispone di singolaristi di non altissimo livello; quello più in alto nel ranking ATP è Daniel Galán, solamente numero 148. Gli altri due convocati sono Santiago Giraldo e Alejandro González, numeri 292 e 431 del mondo. Di tutt’altra caratura i due colombiani che saranno impegnati in doppio. Si tratta del numero 1 e numero 2 del mondo, Robert Farah e Juan Sebastián Cabal, coppia che l’anno scorso si è portata a casa ben 5 titoli, tra cui i Major di Wimbledon e US Open.

A provare a batterli ci saranno Horacio Zeballos e Máximo González. Il primo è il n.4 del mondo in doppio e fresco vincitore, insieme a Granollers, dei tornei di Buenos Aires e Rio; il secondo è il n.41 del mondo, vincitore nel 2019 del torneo di Buenos Aires proprio con Zeballos. In singolare invece non ci saranno i due migliori, Pella e Schwartzaman, ma comunque giocatori un gradino sopra quelli colombiani. Juan Ignacio Londero (n.62), Leonardo Mayer (n.118) e Facundo Bagnis (n.134) sono state le scelte del capitano Gaston Gaudio.

Argentina
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USA – Uzbekistan

Per gli Stati Uniti queste qualificazioni passeranno alla storia come l’ultima partita in Coppa Davis dei fratelli Bryan. Bob e Mike, infatti, hanno già da tempo annunciato il loro ritiro al termine degli US Open 2020. Non sarà quindi Rajeev Ram, fresco vincitore degli Australian Open col britannico Salisbury, a scendere in campo contro gli uzbeki, ma una delle coppie più forti della storia del tennis. Per bilanciare un po’ l’età dei gemelli Bryan (82 anni in due) ci sarà un trittico che insieme fa a malapena 66 anni. Si tratta dei ventidueenni Taylor Fritz (n.24), Reilly Opelka (n.38) e Tommy Paul (n.57).

Basterebbero loro tre per considerare la squadra a stelle e strisce come la favoritissima ad accedere alle fasi finali della Coppa Davis. L’unica speranza a cui l’Uzbekistan si aggrappa si chiama Denis Istomin. Il trentatreenne numero 156 del mondo è il migliore dei suoi sia in singolare che in doppio. I restanti convocati per la partita di sabato notte sono tutti oltre la 300esima posizione: Khumoyun Sultanov (n.305), Sanjar Fayziev (n.498) e Olimjon Nabiev (n.1264). Non esattamente la migliore squadra per poter impensierire il team di Mardy Fish.

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Australia – Brasile

Partita che aprirà questo turno di qualificazione della Coppa Davis, Australia contro Brasile può essere una partita molto interessante, anche se apparentemente a senso unico. L’Australia, infatti, anche con i forfait di Kyrgios e DeMinaur, ha comunque un’ottima squadra, con tre singolaristi nei primi 100 del mondo. John Millman (n.43), Jordan Thompson (n.63), James Duckworth (n.83) e Alex Bolt (n.146) formano un team molto solido, a cui si aggiunge un buon doppista come John Peers (n.31), uscito vincitore da Dubai col neozelandese Venus.

Il Brasile non dispone di tutti questi giocatori in Top 100, ma non è neanche troppo sprovveduto. Accanto all’unico giocatore tra i primi cento, Thiago Monteiro (n.82) troviamo il tennista di cui si è parlato di più negli ultimissimi giorni, Thiago Seyhoth Wild. Il diciannovenne vincitore del Chile Open è il primo 2000 a vincere un titolo ATP e il più giovane brasiliano di sempre a farlo. Una vittoria che gli ha fatto fare un salto di ben 69 posizioni portandolo alla 113esima. Joao Menezes (n.181), Felipe Meligeni (n.344) e il doppista numero 48 del mondo Marcelo Demoliner completano il roster verdeoro.

Brasile
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Italia – Corea del Sud

Nonostante le assenze di Berrettini (tormentato ancora dai problemi addominali) e di Sinner (il quale però ha più volte ribadito di non avere particolare fretta di giocare in Coppa Davis), la qualificazione della nazionale azzurra non dovrebbe essere in discussione. Coach Barazzutti ha a disposizione una squadra di tutto rispetto, con il solito Fabio Fognini (n.11), Lorenzo Sonego (n.46), Gianluca Mager (n.79) e Stefano Travaglia (n.86) come singolaristi. In doppio ci sarà invece Simone Bolelli (n.71), il quale molto probabilmente farà coppia con Fognini.

Un’ottima squadra che sicuramente non avrà particolari difficoltà nel battere i sud-coreani, orfani dei loro due migliori giocatori, Soon-woo Kwon (n.69, unico Top 100 del suo Paese) e Hyeon Chung (n.142). I cinque convocati per la sfida di Cagliari di venerdì sono quindi Ji Sung Nam (n.238), Duckhee Lee (n.251), Yunseong Chung (n.333), Min-Kiy Song (n.983) e Hong Chung (n.1326). I doppisti dovrebbero essere Ji Sung Nam e Min-Kiy Song, rispettivamente n.103 e n.113 del ranking mondiale di doppio. L’Italia, insomma, non dovrà fare una passeggiata ma quasi, con la voglia di riscattare (anche se in minima in parte) la brutta esperienza dello scorso anno.

Italia Coppa Davis
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Germania – Bielorussia

Non ci sarà Sascha Zverev, ma nonostante questo la Germania ha un’ottima squadra ed è la favorita per il passaggio del turno contro la Bielorussia. I singolaristi scelti dal capitano Michael Kohlmann sono tutti e tre rientranti nei primi cento del mondo; si tratta di Jan-Lennard Struff (n.34), Philipp Kohlschreiber (n.73) e Dominik Koepfer (n.92). Sul fronte doppio la situazione è addirittura migliore di quella del singolare. La coppia doppista, infatti, è formata dal 13esimo e 14esimo del mondo, Kevin Krawietz e Andreas Mies, due che lo scorso hanno si sono portati a casa tre titoli tra cui il Roland Garros.

La Bielorussia non ha altrettanto talento con cui rispondere; il loro miglior giocatore è l’unico presente in Top 100, Egor Gerasimov. Il 27enne probabilmente giocherà anche la partita di doppio, in quanto tra i convocati l’unico che ha una vera reputazione da doppista è Andrei Vasilevski, n.75 nel ranking di doppio. Il resto della compagine bielorussa è formato da Ilya Ivashka (n.138), Alexander Zgirovsky (1144) e Martin Borisiouk (n.1302). Anche per la Germania non dovrebbero esserci particolari difficoltà.

Germania
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Kazakistan – Olanda

Se in doppio la sfida tra kazaki e olandesi potrà risultare avvincente, in singolare l’ago della bilancia si sposta decisamente verso i primi. Il Kazakistan ha, infatti, nel suo arsenale due tennisti in Top 100, Alexander Bublik (n.51) e Mikhail Kukushkin (n.91). I due rientrano non solo tra i primi cento della classifica del singolare ma anche in quella di doppio: Kukushkin si trova in 67esima posizione e Bublik in 100esima. Potrebbero fare tutto loro venerdì, ma il capitano Yiury Schukin avrà a disposizione anche Dmitry Popko (n.175) e i compagni di doppio Andrey Golubev (n.125) e Aleksandr Nedovyesov (n.140).

Di doppisti l’Olanda in Top 100 ne ha addirittura sei, e per la sfida con il Kazakistan ha scelto i migliori due, Wesley Koolhof (n.17) e Jean-Julien Rojer (n.21). Ottimo materiale per il doppio che però non è eguagliato da quello in singolare: i tre singolaristi infatti sono Robin Haase (n.169), Botic Van Zandschulp (n.177) e Tallon Griekspoor (n.196). Il divario in singolare potrebbe facilmente decidere il passaggio del turno in favore dei kazaki, ma nel caso in cui scappasse qualche sorpresa, il doppio risulterebbe decisivo e sicuramente molto combattuto.

Kazakistan Coppa Davis
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Slovacchia – Repubblica Ceca

Quella tra Slovacchia e Repubblica Ceca probabilmente rappresenta la partita più equilibrata tra le dodici di questo turno di qualificazione. Gli slovacchi però sono considerati i favoriti, perché se in singolare se la possono giocare con i cechi, in doppio hanno a disposizione il migliore tra i doppisti convocati dalle due squadre. Filip Polasek è infatti il numero 8 della classifica mondiale, con in bacheca 10 titoli conquistati in doppio. Ad affiancarlo probabilmente Andrej Martin, 356esimo nel classifica di doppio e 95esimo in quella di singolare.

Gli altri due convocati per la sfida sono Norbert Gombos (n.109) e Jozef Kovalik (n.121). Per la Repubblica Ceca invece il fattore da sfruttare è Jiri Vesely, numero 64 del mondo. Per il resto, sia in singolare che in doppio, non ci sono eccellenze; l’altro singolarista dovrebbe essere Lukas Rosol (n.179), mentre in doppio dovrebbero giocare Zdenek Kolar (n.214) e Vit Kopriva (n.373). Nel match di doppio non ci dovrebbe essere partita, mentre nei singolari la sfida è più aperta. Probabilmente saranno questi due a decidere chi passerà il turno.

Slovacchia
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Austria – Uruguay

Anche con l’assenza di Dominic Thiem (fresco di terzo posto in classifica ATP) l’Austria è chiaramente la favorita per passare il turno di qualificazione. In singolare il talento c’è ma non è neanche tantissimo; a guidare la squadra ci sarà l’unico Top 100 austriaco, Dennis Novak, numero 85 del ranking ATP. Con lui in singolare Sebastian Ofner (n.162) e Jurij Rodionov (n.168), mentre in doppio due specialisti, Oliver Marach (n.23) e Jurgen Melzer (n.35). Ed è proprio in doppio che l’Austria ha più chance di vincere una partita con l’Uruguay.

Quest’ultimo, infatti, non dispone di doppisti del calibro, ad esempio di Marach (vincitore due anni fa degli Australian Open). Per il team uruguagio la coppia di doppio sarà formata da Ariel Behar (n.72) e Pablo Cuevas (n.111). E lo stesso Cuevas è lo scrigno in cui è riposta la speranza dell’Uruguay in singolare. Pablo è, come Novak per l’Austria, l’unico giocatore in Top 100, precisamente alla 60esima posizione. Per il resto davvero poco per la selezione celeste: Martin Cuevas (n.487), Franco Roncadelli (presente solo nel ranking di doppio, alla posizione 2248) e Francisco Llanes (17enne non presente in nessuna classifica e con all’attivo appena 7 partite).

Austria Coppa Davis
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Giappone – Ecuador

La punta di diamante del tennis giapponese, Kei Nishikori, dovrebbe finalmente ritornare in campo contro l’Ecuador in Coppa Davis, ma un po’ per l’infortunio che lo tiene fuori dagli ultimi US Open, un po’ per il Coronavirus in Giappone, la sua presenza non è data per scontata. Nel caso in cui non dovesse prendere parte alla competizione, la nazionale asiatica ha comunque ottimi giocatori su cui contare: Yoshihito Nishioka (n.48), Yasutuka Uchiyama (n.90) e Go Soeda (n.117). Uno di questi poi dovrà fare coppia con l’unico vero doppista dei convocati nipponici, Ben Mclachlan, numero 58 della classifica ATP di doppio.

Davvero una gran bella squadra che gli ecuadoriani avranno grande difficoltà a battere. Per il singolare sono stati convocati i primi tre loro giocatori in classifica ATP: Emilio Gómez (n.151), Roberto Quiroz (n.276), Diate Hidalgo (n.361) e Antonio March (n.674). In doppio potranno contare su un giocatore discreto in questo ambito, Gonzalo Escobar, n.69 del mondo. Per l’Ecuador resta comunque molto difficile passare il turno di qualificazione e battere il Giappone, decisamente superiore sotto tutti i punti di vista.

Giappone
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Svezia – Cile

Senza le assenze di Christian Garin e Nicolas Jarry, probabilmente parleremmo di un’altra partita, ma i problemi alla schiena del primo e la temporanea sospensione per doping del secondo, regalano alla Svezia un grande vantaggio e la forte possibilità di approdare alla fase finale della Coppa Davis. Garin e Jarry, infatti, sono i due migliori giocatori cileni non solo in singolare ma anche in doppio, e senza di loro non resta moltissimo. Alejandro Tabilo (n.173), Marcelo Barrios (n.282), Bastian Malla (n.517) e Matías Soto (n.872) sono i convocati del Cile, con i primi due che probabilmente giocheranno anche la partita di doppio.

Una squadra sicuramente inferiore a quella scelta dal capitano Soderling. L’ex numero 4 del mondo ha convocato per il singolare i fratelli Ymer, Mikael (n.67) ed Elias (n.202), Markus Erikson (n.314) e Carl Soderlund (n.820); in doppio invece ci sarà Robert Lindstedt (n.79), il quale probabilmente farà coppia con Erikson. Insomma, una partita che ci avrebbe potuto regalare una serie combattuta ma che con le due assenze pesanti di Garin e Jarry rischia di essere una molto meno complicata da superare per gli svedesi.

Svezia Coppa Davis
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