Una grande amicizia che è scaturita, ovviamente, da una passione in comune: il tennis. Tante le battaglie che i due connazionali hanno combattuto sulle varie superfici del movimento sportivo della racchetta internazionale e tante le sfide che hanno giocato fianco a fianco durante la Coppa Davis. Jannik Sinner e Matteo Berrettini rappresentano la certezza e la speranza di un bel lieto fine del nostro tennis: il primo è il numero uno del mondo dopo aver alzato, anche, il trofeo degli US Open battendo in finale Taylor Fritz; il secondo è il “vecchio faro azzurro” della disciplina che sta progressivamente cercando di ritornare ai fasti del passato. Per adesso, però, il leader assoluto e fonte d’ispirazione dello squadrone italiano è l’altoatesino. Parola del romano.
Le parole di Matteo Berrettini su Jannik Sinner: “Lui è il leader, noi tutti cerchiamo di seguirlo”
“Jannik è il leader di questo movimento, quando partecipa a un torneo è sempre il favorito. Tutti noi cerchiamo di seguirlo, da Musetti fino a Cobolli. È bello, emozionante e stimolante. Grazie a loro sono qui di nuovo perché quello che ho vissuto lo scorso anno mi ha dato l’energia per tornare – le parole al miele di Matteo Berrettini per il connazionale, attuale numero uno del Ranking ATP, riportate da Sportmediaset.it –. A Wimbledon è stata una partita speciale perché ho sentito di essere di nuovo a quel livello, qualcosa che mi ero chiesto nei mesi difficili. Quella partita mi ha dato una grande spinta, dopo ho vinto due tornei. Vedere Jannik così in alto sorprende fino a un certo punto, la sua strada è sempre stata chiara. Adesso è il più forte di tutti. A Jannik ruberei la dedizione al lavoro e la capacità di voler migliorare sempre. È arrivato giovanissimo nell’élite del tennis e non si è mai fermato. Ascoltandolo è sempre orientato al futuro, questa è una capacità che hanno i grandissimi. Sto cercando di fare lo stesso, trovando stimoli importanti e la gioia nel migliorare“.
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