A seguito del terribile incendio che ha colpito il circuito argentino di Termas De Rio Hondo nella notte del 6 febbraio, trapelano notizie incoraggianti dal direttore dell’autodromo. L’entità del rogo è stata considerevole, infatti non sono bastate le squadre di pompieri giunte da Santiago del Estero (il capoluogo della regione). I vigili del fuoco arrivati anche dalle città di La Banda e Clodomira hanno domato definitivamente le fiamme.
I danni a Termas de Rio Hondo: parla il direttore
Le indagini sulle cause dell’incendio sono ancora in corso. Stando ai media argentini, sembra che la sorgente dalla quale sono divampate le fiamme sia stata l’area VIP del Paddock. Come ha dichiarato Héctor Farina, direttore generale del circuito, il rogo ha interessato la parte centrale della struttura dell’autodromo:
“Purtroppo l’intero edificio dei box è stato distrutto dall’incendio. Quel settore includeva anche la sala stampa, la direzione gara e le sale VIP. Sia il museo che la torre di controllo, che si trovano alle estremità, insieme ad altri uffici, il mini ospedale ecc. non hanno avuto danni rilevanti. Il Museo dell’Automobile riaprirà al pubblico nei prossimi giorni.“
La lotta contro il tempo per avere l’Argentina nel calendario 2021
Quelle del direttore sono parole confortanti, soprattutto dopo aver visto le immagini inquietanti dell’incendio. A Termas De Rio Hondo, dopo le fiamme, nessuno è rimasto ferito; elemento di primaria importanza. Inoltre il museo dell’autodromo, dedicato al campione argentino Juan Manuel Fangio, si è salvato dal fuoco. L’atteggiamento propositivo e di reazione di Héctor Farina, di fronte a quella che poteva trasformarsi in una tragedia ben più grande, è promettente:
“L’autodromo è coperto da un’assicurazione completa contro gli incendi, quindi da quel punto di vista siamo sereni, ma ci vorrà sicuramente molto tempo per ricostruire questa importante area necessaria per le competizioni nazionali e internazionali. Lavoreremo d’ora in poi per fare tutto il possibile per rispettare i programmi che abbiamo programmato, compresa la MotoGP a novembre.”
Si tenterà il massimo, quindi, per ospitare la MotoGP nel 2021. La tappa argentina finora è in stand by nel calendario, insieme al Gran Premio Degli Stati Uniti sul COTA di Austin. Se la situazione pandemica mondiale migliorasse visibilmente, la possibilità di vedere la MotoGP nel Nuovo Continente a fine stagione non sarebbe del tutto da escludere.
Le emozioni della MotoGP a Termas De Rio Hondo
Dal 2014 Termas De Rio Hondo è sede del Gran Premio d’Argentina. La pista, che sorge nella parte nord-occidentale della nazione, ha sempre regalato gare emozionanti agli appassionati. I curvoni ad ampio raggio del tracciato e la location immersa nelle selvagge, e un pò sperdute, campagne di Santiago Del Estero si sono dimostrati perfetti per quello che è un appuntamento spesso gradito anche a piloti e addetti ai lavori. La prima edizione del Gran Premio argentino è andata a Marc Marquez, primo alla bandiera a scacchi davanti al compagno di squadra Daniel Pedrosa e a Jorge Lorenzo. Nel 2015, forse, la gara più entusiasmante. Marquez, infatti, va in fuga dopo i primi giri e costruisce un gap di oltre 4 secondi fra sé e gli avversari. Valentino Rossi, però, non ci sta: grazie anche ad una diversa scelta di gomme ricuce tutto il distacco negli ultimi 15 giri e, dopo una battaglia decisamente maschia con lo spagnolo, vince la gara.
L’edizione successiva verrà ricordata per il cambio moto a metà gara (la debuttante Michelin lo aveva imposto per evitare che le gomme si surriscaldassero troppo e scoppiassero), ma soprattutto per il tamponamento di Andrea Iannone ai danni di Andrea Dovizioso all’ultima curva, mentre erano in lotta per il 2° posto. Se il 2016 vede vede il trionfo in fuga di Marquez davanti a Rossi, il 2017 è l’anno di Maverick Vinales, che vince con distacco sempre sul pesarese. Nel 2018 una gara in condizioni miste (asfalto semi-bagnato) premia la sensibilità di Cal Crutchlow, primo davanti Zarco e Rins. Si ripete identico l’episodio del 2016: nella stessa curva questa volta è Marquez a tamponare Rossi, non senza polemiche. Due anni fa l’ultima edizione fin qui disputatasi del Gran Premio d’Argentina. A Rio Hondo Marquez trionfa per la terza volta, mentre Rossi sale sul secondo gradino del podio dopo una pregevole lotta all’ultimo giro con Dovizioso.
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Tommaso Maresca