Non ce n’è mai abbastanza, anche se sono appena stati rilasciati sia quelli di Commander Masters poco tempo fa, e prima ancora quelli di Mondi Altrove con Il Signore degli Anelli. Stiamo parlando dei deck Commander preconfezionati (precon), nello specifico di quelli di Terre Selvagge di Eldraine. Vediamo insieme quale dei due conviene acquistare e perché, a seconda di che tipo di giocatori siete, di quali strategie propongono e di che ristampe interessanti potete sbustare da uno o dall’altro.
I deck Commander di Terre Selvagge di Eldraine
Come anticipato i mazzi Commander di Terre Selvagge di Edraine sono due, ciascuno con incluso il classico “ben di Dio” a cui Wizard ci ha abituati ultimamente:
- 100 carte (come vuole il formato)
- 2 foil – più un “commander da esposizione” su cartoncino più spesso (non si può usare nei tornei, attenzione!)
- 10 carte inedite
- Un Sample Pack dei Collector Booster dell’espansione, con due carte provenienti dal pool dei migliori pacchetti del momento!
- 10 token double face
- Un deck box e 1 contatore per la vita in partita (valido anche per Commander, arriva fino a 40PV)
Quanto ai nomi dei mazzi, eccoli qua: sono Virtue and Valor (verde-bianco), basato sul commander Ellivere of the Wild Court e Fae Dominion (blu-nero), alla cui testa spicca Tegwyll, Duke of Splendor. Si tratta di due mazzi molto “evocativi” e ben tematizzati, sia a livello di meccaniche che di folklore, sul topic fiabesco dell’espansione Terre Selvagge di Eldraine. Dal punto di vista narrativo, Terre Selvagge di Eldraine prosegue infatti la storia iniziata con Il Trono di Eldraine, l’espansione del 2019 che ha introdotto il piano delle favole classiche in Magic: The Gathering. Uno dei due mazzi commander che vi proponiamo oggi, in particolare, è più calato nella fantasia fiabesca: il grimorio tribale “fata”. Non serve spiegare come mai… vero? L’altro, che si basa sulle aure e i token, è lievemente meno evocativo, almeno a livello meta-narrativo.
Quanto alla complessità ludica, hanno tutti e due diverse frecce interessanti al loro arco, anche se… ci sono sembrati piacevolmente meno ingarbugliati rispetto alle ultime release, soprattutto a quelle di Commander Master, pensate per essere “Premium“. Laddove i due commander in oggetto oggi fanno invece parte del filone “easy going”. Perciò liste meno costose, con meno strategie e una curva di apprendimento più mite. Per questo non ci sentiamo di dire che sia una scelta sbagliata abbassare di tanto in tanto il volume. Anche fosse solo per aiutare i neofiti, per cui sia Virtue of Valor che Far Dominion sono davvero ottime scelte. Brava Wizard of the Coast!
Terre Selvagge di Eldraine Commander Precon Virtue and Valor: la lista
Ecco qui di seguito la lista del primo mazzo dei due, Virtue ov Valor.
Commander (1)
Ellivere of the Wild Court
Creature (30)
Knickknack Ouphe
Destiny Spinner
Jukai Naturalist
Kor Spiritdancer
Paradise Druid
Sanctum Weaver
Starfield Mystic
Sylvan Ranger
Timber Paladin
Tithe Taker
Transcendent Envoy
Aura Gnarlid
Danitha Capashen, Paragon
Eidolon of Countless Battles
Gylwain, Casting Director
Loamcrafter Faun
Setessan Champion
Siona, Captain of the Pyleas
Tanglespan Lookout
Umbra Mystic
Ajani’s Chosen
Archon of Sun’s Grace
Eidolon of Blossoms
Ox Drover
Shalai, Voice of Plenty
Celestial Archon
Syr Armont, the Redeemer
Liberated Livestock
Sun Titan
Realm-Cloaked Giant
Instant (2)
Swords to Plowshares
Generous Gift
Sorcery (5)
Retether
Unfinished Business
Winds of Rath
Austere Command
Rishkar’s Expertise
Enchantment (21)
Ethereal ArmorUtopia Sprawl
Daybreak Coronet
Fertile Ground
Kenrith’s Transformation
Spectral Steel
Warbriar’s Blessing
Ancestral Mask
Careful Cultivation
Enchantress’s Presence
Snake Umbra
Timely Ward
Angelic Destiny
Bear Umbra
Indomitable Might
Sage’s Reverie
Songbirds’ Blessing
Giant Inheritance
Mantle of the Ancients
Verdant Embrace
Pollenbright Wings
Artifact (2)
Sol Ring
Arcane Signet
Land (39)
Canopy Vista
Castle Ardenvale
Command Tower
Forest x15
Fortified Village
Hall of Heliod’s Generosity
Krosan Verge
Myriad Landscape
Plains x14
Sungrass Prairie
Temple of Plenty
Vitu-Ghazi, the City-Tree
Commander, tema e strategie
Virtue and Valor è un mazzo a tema aura, che in più introduce nell’equazione i nuovi “role token” di Wilds of Eldraine. Perciò è pieno di aure armatura, totem e incantesimi generici o di equipaggiamento. Come si vince? Semplice, andando a costruire nel minor tempo possibile anche solo un paio di “grossi problemi” per gli avversari, potenziati dai suddetti ruoli, aure e incantesimi.
Per riuscire nell’impresa, come anticipavamo poco più su, servono meno combo complesse e circonvoluzioni del solito. Ma comunque, come sempre in modalità commander, serve pescare il più possibile e sfoltire il mucchio da 100 carte. Può aiutare in tal senso Ellivere of the Wild Court, il comandante in capo al grimorio. Crea virtuous role, pompa le creaturine più piccole per bene e mette in campo incantesimi. E tutto mentre ci fa pescare a profusione. Non costa nemmeno molto evocarla (in termini di mana), anche se l’alternativa prevista a monte da Wizard of the Coast, Gylwain, Casting Director, costa meno. Tuttavia, è anche assai meno versatile, e non permette di aumentare il vantaggio carte velocemente come Ellivere. Che è parecchio più adatta anche seguendo l’ottica di “semplificare” le strategie per ottenere il massimo vantaggio con il minimo sforzo.
Ci sono 22 aure nel deck, senza contare quelle messe in campo come ruoli dal Commander. Come anticipato poco fa, una delle possibilità è pompare a più non posso poche creature da usare come arieti, ma non è l’unica via. Anzi, forse con una simile mole di potenziamenti pronti per essere castati, la cosa migliore è distribuirli in modo che l’avversario non sappia più dove dirigere le sue attenzioni… sperando che lui o lei non abbia una rimozione di massa, il che sarebbe devastante. Ma è ovvio, tutti i mazzi di questo genere a metà tra sciame e beatdown soffrono le risposte ad ampio raggio.
In ultimo, quindi, il consiglio definitivo: perdete meno tempo possibile in chiacchiere, e picchiate in faccia più che potete, con più creature possibili e magari super gonfiate.
Le migliori carte del grimorio
Di seguito, le migliori carte, secondo noi, presenti nel mazzo in base alla loro efficacia nel deck precostruito, ma non solo. Se sono davvero “le migliori” ce lo devono far vedere in campo aperto, fuori dalla confort zone pensata da Wizard per accoglierle E a prescindere dal loro valore esclusivamente monetario. Dunque, eccole qua!
Abbiamo scelto tre carte, per semplificarci un po’ il lavoro, ma siamo convinti di ogni decisione. Hall of Heliod’s generosity non è solo una delle ristampe più di valore del mazzo, dato che si aggira sempre intorno ai 10 euro. Ma è anche uno strumento di recupero incantesimi, una terra per giunta, economico (in mana) ed efficiente. Certo, in tema recupero dal cimitero Retether non ha rivali: fa tana libera tutti e per di più consente di scegliere i bersagli degli incantesimi recuperati. Ultima ma non ultima, Umbra Mystic, che avvolge le creature incantate in un’armatura che permette loro di sopravvivere se vengono distrutte, sacrificando le aure in dotazione. E ne avranno sempre parecchie, fidatevi.
Terre Selvagge di Eldraine Commander Precon Fae Dominion: la lista
Di seguito, la lista di tutte le carte del mazzo Fae Dominion:
Commander (1)
Tegwyll, Duke of Splendor
Creature (28)
Faerie Seer
Cloud of Faeries
Hypnotic Sprite
Nightveil Sprite
Obyra, Dreaming Duelist
Picklock Prankster
Quickling
Brazen Borrower
Faerie Bladecrafter
Halo Forager
Mocking Sprite
Nettling Nuisance
Scion of Oona
Alela, Cunning Conqueror
Blightwing Bandit
Glen Elendra Archmage
Glen Elendra Liege
Malleable Impostor
Rankle, Master of Pranks
Sower of Temptation
Spellscorn Coven
Archmage of Echoes
Faerie Formation
Nymris, Oona’s Trickster
Puppeteer Clique
Oona, Queen of the Fae
Hullbreaker Horror
Shadow Puppeteers
Instant (17)
Consider
Opt
Arcane Denial
Reality Shift
Run Away Together
Snap
Spell Stutter
Frantic Search
Keep Watch
Reckless Spite
Repulse
Theoretical Duplication
Fact or Fiction
Illusionist’s Gambit
Perplexing Test
Thrilling Encore
Dig Through Time
Sorcery (4)
Distant Melody
Nightmare Unmaking
Tegwyll’s Scouring
Kindred Dominance
Enchantment (2)
Reconnaissance Mission
Reflections of Littjara
Artifact (9)
Sol Ring
Wayfarer’s Bauble
Arcane Signet
Dimir Signet
Fellwar Stone
Mind Stone
Talisman of Dominance
Midnight Clock
Misleading Signpost
Land (39)
Bojuka Bog
Choked Estuary
Command Tower
Darkwater Catacombs
Dimir Aqueduct
Exotic Orchard
Faerie Conclave
Island x13
Myriad Landscape
Path of Ancestry
Secluded Glen
Sunken Hollow
Swamp x12
Tainted Isle
Temple of Deceit
Temple of the False God
Commander, tema e strategie
Fae Dominion è un deck tribale, anzi “typal“, dal momento che Wizard of the Coast ha deciso di cambiare la nomenclatura. Il tema resta coerente con quello delle piccole creaturine magiche degli altri set, e il grimorio è pieno di negazioni blu, peschini e creature con volare, flash e pochi punti di attacco, ma un gran numero su cui contare.
Così, il comandante delle armate mistiche è Tegwill, Duke of Splendor. Nemmeno lui esce dal personaggio fiabesco del Lord dei Pixie maestoso a cui Magic ci ha abituato, e trae vantaggi sia dai successi che dagli insuccessi delle sue armate. Ogni volta che una fata muore, peschiamo e l’avversario perde un punto vita. Infine ha volare, death touch e conferisce +1/+1 a tutte le fate.
Il suo secondo è Alela, Cunning Conqueror, e come per Virtue and Valor è un backup meno diretto e più arzigogolato, che ci piace di meno anche se forse, nelle mani giuste, può regalare qualche soddisfazione “originale”. È perciò un sostituto più che valido, se mai voleste divertirvi con il precon e cambiare, letteralmente, le carte in tavola.
Quindi, rispetto a Virtue and Valor Fae Dominion è decisamente più riflessivo e lento, un vero control d’altri tempi. Che sia così proprio per mantenere le due opzioni commander in contrasto anche tipologico? Comunque sia, la strategia principale del mazzo è semplice: interrompere le strategie degli altri, e superare le loro creature con una miriade di piccole, fastidiose fatine.
Le migliori carte fata: ristampe e novità
Come per il mazzo precedente, abbiamo isolato una sorta di Top 3 delle carte più valide del mazzo Fae Dominion. Che tenendo conto del solo valore monetario, calcolatrice alla mano è meno costoso della controparte, ma non meno interessante lato ristampe, specialmente se siete seguaci del mondo segreto e delle fate.
Brazen Borrower ci piace perché è un’interruzione tediosa al punto giusto, che volendo può essere una creatura con volare… tediosa al punto giusto: ha senso no?. Mentre per quanto riguarda le altre due nostre scelte, sono ricadute su Scion of Oona e Secluded Glen, stavolta con una motivazione agli antipodi rispetto a quelle dei ragionamenti fatti con Virtue and Valor. Sono infatti due ottime carte, ma… solo in questo precon, o in un altro grimorio fatato. Siamo più che favorevoli, ogni tanto, a vedere in commercio prodotti che mettono in risalto archetipi specifici e poco sfruttati, anche se poi le carte che contengono vanno bene praticamente solo per quelli…
Terre Selvagge di Eldraine Commander Precon il verdetto finale: qual è il mazzo migliore?
Infine, siamo giunti al confronto finale tra i due mazzi. Posto che, come avrete capito, li reputiamo entrambi scelte valide come punto di partenza per l’avventura nel mondo di Commander, con un filo meno di attrattiva per i player più esperti. Quelli con un pool di carte già più vasto, insomma, che potrebbero trovare meno interessanti le liste e le poche ristampe proposte. Perciò, andiamo con ordine.
Allora, Virtue of Valor è divertentissimo. Si potenziano e si evocano miriadi di creature e token, il deck non “bricka” (gira male, o ha delle brutte mani di partenza) quasi mai e anche senza sostanziali modifiche si difende bene. Perciò le sue strategie sono semplici ed efficaci e il commander principale è un amore. Anche volendo, infine, modificarlo ci sono tantissime opzioni disponibili anche in ambito budget, per innalzare sostanzialmente il suo livello di forza e non stravolgere la strategia principale: il beatdown puro a suon di incantesimi!
Quanto a Fae Dominion, come vi abbiamo già ampiamente detto è sicuramente un’opzione più di nicchia, per giocatori con le idee chiare sul tipo di gameplay che desiderano portare in tavola. Le strategie di base senza attuare cambiamenti strutturali sono semplici, ma nel caso specifico non è per forza un bene. Il regno delle fate è pensato, in Magic, per lavorare con sinergie e condizioni di vittoria derivanti da combo che nella scatola di base di Fae Dominion, ovviamente, non ci sono. Per potenziare questo deck, quindi, potrebbe essere necessario più lavoro di quanto non ne richiede Virtue of Valor. Ma è anche vero che, una volta raffinate le strategie e trovata la propria win condition preferita con le fatine, il grimorio che ne risulterà ha molto più potenziale rispetto al mazzo delle aure.
In definitiva, decidere quale dei due precon sia davvero il migliore dipende moltissimo da come lo si vuole usare. Ovvero, per divertirsi e basta con gli amici? Per imparare a giocare a Commander, o addirittura a Magic in generale? O ancora, per spendere una considerevole cifra e potenziarlo fino a renderlo competitivo (posto che nessuno dei due comandanti si presta davvero a quest’ultimo scenario, ci sono bombe troppo grandi al momento nel Commander “serio”). Di sicuro, è bello che Wizard of the Coast sia tornata ad alternare prodotti Commander premium, dal costo più alto ma con un valore in carte superiore e ristampe succose, ad altri più accessibili e con meno pretese.
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